Il nostro direttore Michele Dalla Palma non se lo è fatto ripetere due volte e, fedele alla linea come sempre, invece di comprarsi un Pinguino è andato a cercare refrigerio fra le valli del Cevedale, concedendosi quattro giorni di trekking sulle alte vie, in compagnia del figlio Attila: un’alternativa ecocompatibile al condizionatore, il cui costo non si calcola in kw/ora, ma in chilocalorie spese per superare i 3000 metri di dislivello che separano la canicola dalla frescura dell’aria sottile.
Un po’ più soft la soluzione scelta da Fabio Guglielmi che ai ghiacciai perenni ha preferito il conforto bucolico delle pinete costiere e delle onde del basso adriatico, un vero e proprio toccasana per recuperare le energie dopo una giornata di appassionanti escursioni nell’assolata campagna del territorio del Sud Est Barese.
Le splendide fotografie e i testi di Cesare Re ci richiamano ancora fra le alte vette, in uno degli angoli più selvaggi e meno conosciuti delle Alpi: quel Parco Nazionale della Val Grande che si estende ai piedi del Monte Rosa fra il Verbano e l’Ossola e che è considerato l’area wilderness più grande d’Europa.
A mettere insieme mare e montagna ci pensa il caporedattore Enrico Bottino (sarà merito delle sue radici liguri?) che, nel bel mezzo del Mediterraneo, ha scovato l’anima alpina della Corsica: la Valle Restonica, incastonata fra alte montagne granitiche e rinfrescata dallo scrosciare di torrenti dalle acque freschissime.
Serafino Ripamonti il suo “locus amoenus” lo ha trovato invece all’ombra dei vicoli e delle piazzette dei borghi bianchi della Puglia, piccoli gioielli della Valle d’Itria, un incantato mondo rurale tutto da scoprire, camminando o pedalando lungo il dedalo delle stradine che si perdono fra gli olivi secolari, i vigneti, le antiche masserie e gli immancabili trulli.
Sono ancora Italo Clementi insieme a Fabio Guglielmi a guidarci alla scoperta di altre montagne e altri insospettabili angoli di frescura. La regione è la Basilicata e il territorio è quello che si estende dalle celebri spiagge di Maratea fino propaggini meridionali dell’Appennino Lucano e alle vette più Alte del Pollino, dove il vento soffia sempre fresco all’ombra dei pini loricati.
Le motivazioni che hanno portato l’antropologa Anna Rizzo e la fotografa Chiara Tebaldi nella Valle del Sagittario sono invece di natura scientifica. Ma anche il più rigoroso dei ricercatori non sarebbe potuto restare indifferente alla bellezza di un luogo che ha saputo ispirare scrittori e poeti come d’Annunzio. Il loro non è soltanto un interessante articolo culturale, ma un piacevolissimo omaggio all’incanto delle montagne abruzzesi.
Come di consueto il nostro viaggio si chiude con un reportage dedicato alle mete più lontane. Il racconto e le straordinarie foto di Sandro Giaretta ci portano nel cuore dell’Africa meridionale, nello stato dello Zambia, per un’immersione completa nella natura più selvaggia e stupefacente.
Buona lettura e buon cammino a tutti!