Armonie del Bernina 2010

18 marzo 2020 - 0:01

Il capiente rifugio, primo ad essere costruito sulle Alpi lombarde dal CAI (1880), si trova su un panoramico terrazzo roccioso nell’affascinante anfiteatro naturale cinto dal gruppo del Bernina e dalle cime di Musella, con una splendida vista sul gruppo del Tremogge e sul ghiacciaio dello Scerscen inferiore.

L’eccezionalità dell’evento – un mix di musica, escursioni e incontri dedicati alla montagna – ha fatto registare il tutto esaurito, grazie all’afflusso di un pubblico assai eterogeneo che contava, oltre ai giovani cui era particolarmente rivolta l’iniziativa, famiglie con bambini, pensionati e alpinisti, giunti anche da altre regioni italiane: si è così raggiunto l’obiettivo di avvicinare alla montagna anche persone che la frequentano raramente.

L’équipe dell’ Arseniko Film pubblicherà a breve i filmati con le fasi salienti della manifestazione, avviatasi nella mattina di sabato con la salita alla Marinelli accompagnati dai giovani del CAI.

Dopo tre ore di cammino, intervallate da una sosta al Rifugio Carate Brianza, un caldo sole di mezzogiorno ha accolto i partecipanti nella location dei concerti, il piazzale antistante la Capanna, dotato di un’acustica che non ha nulla da invidiare ai più celebri progetti architettonici.

Alle ore 17 si è entrati nel pieno di Armonie del Bernina.

Ad aprire l’evento il gruppo rock comasco Tirlindana, composto da Andrea “Nobono” Solinas (voce), Roberto “Vobirock” Lisignoli (batteria), Andrea “Andrexs” Frangi (chitarra) e Simone “Sancho” Prina (basso).

La prima esibizione assoluta di un gruppo rock fra i ghiacciai a 3000 m si è caricata di un’atmosfera densa di suggestione, complici uno straordinario tramonto sul “tetto” delle Alpi Lombarde, una band entusiasta e l’interazione di un pubblico che non ha esitato a scatenarsi nel ballo fino a concludere con giochi e palle di neve.


 
Lungo il concerto happy hour con la birra di Livigno e, in attesa del proprio turno a tavola (ce ne sono stati ben tre!), proiezione di filmati da Le Montagne Divertenti.

Nel dopocena è intervenuto Giuseppe “Popi” Miotti, uno dei pionieri del sassismo negli anni Settanta, che ha tenuto una conferenza sulla storia dell’alpinismo carica di curiosità e aneddoti.

La giornata di domenica si è aperta con un’ascesa verso la semplice ma assai panoramica Punta Marinelli (3180 m), cui hanno partecipato una cinquantina di persone, fra cui due bambini di 5 e 9 anni!

Alle ore 11 il maestro Gian Pietro Marazza si è esibito con la sua fisarmonica in un concerto solistico che dall’alto delle Alpi ha accompagnato i presenti in un viaggio fra le melodie popolari dall’Italia fino ai paesi dell’est.

E’ stato dedicato un brano di rara bellezza a Lucia e Guido Boffi, nella certezza che quella musica potesse giungere fino a loro fra gli sconfinati spazi delle cime che tanto hanno amato.

Dopo un ottimo pranzo nel salone del rifugio, alle ore 14 si è esibito il gruppo Karabàs con Gian Pietro Marazza (fisarmonica), Paola D’Alessandrio (voce), Stefania Yermoshenko (violino) e Alberto Gramolini (chitarra).
Musica di altissima qualità e spessore espressivo che ha avvicinato tutti alla bellezza delle melodie klezmer e dei popoli dell’est.

Alle ore 15 i Tirlindana hanno regalato un finale col botto, che ha lasciato tutti carichi di nostalgia e di voglia di tornare, insieme, fra le cime: questo a testimoniare che la montagna non è solo luogo di fatica, ma soprattutto di convivialità.

Armonie del Bernina segna un trionfo e una svolta storica nel CAI Valtellinese, che, attraverso la fiducia accordata al neonato Gruppo Giovani, con questa manifestazione e col successo del Sondrio Street Climbing (dicembre 2009) ha dimostrato una ferma volontà d’innovarsi, un marcato interesse verso i giovani e, soprattutto, la capacità di usare linguaggi moderni per attrarre le nuove generazioni verso la montagna e le diverse modalità in cui essa può essere vissuta.

Il tutto è stato possibile anche grazie a Giuseppe Della Rodolfa, gestore del Rifugio Marinelli, e agli sponsor che condividono col CAI l’idea di montagna come luogo ancora attuale che può e deve essere investito di valore umano e interessi culturali: Credito Valtellinese, Banca Popolare di Sondrio, Crazy Idea, Vis, 1816 la birra di Livigno, Unione dei Comuni della Valmalenco, Maiuk Sport, Fiorelli Sport.

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