South Dakota: Pedalando tra Toro Seduto e Monti Rushmore
È necessario iniziare a pedalare presto per due motivi. Il sole, paragonato alla stessa ora in Italia, è in anticipo di una buona mezz’ora: arriverete dunque a SylvanLake con una luce ottimale, e soprattutto inizierete la discesa della Needles Highway senza automobili a rovinarvi le foto ed a ingombrare la strada.
Dal centro di Hill City percorrere circa tre miglia in direzione Sud sulla US hwy 16/385, e dunque prendere a sinistra la 87 che, salendo mai troppo dura, consente in sei miglia di reggiungere un dislivello di 1171 piedi alla Sylvan Lake area, situata a 6145 piedi. Mezzo miglio prima del lago passerete il primo dei tunnel scavati nella roccia, una caratteristica locale.
È un ambiente alpino bellissimo, con il lago e sullo sfondo la punta più alta dello stato, l’Harney Peak.
Tutto attorno foreste di pini e pinnacoli di granito, l’inizio dei Needles appunto. Tirate diritto in falsopiano ed in un miglio arrivate al secondo tunnel, dove alla piazzola antistante il suo ingresso noterete sulla destra “The Needles Eye”, una spettacolare cruna incavata dalla natura in un monolite di circa trenta metri. Passata la galleria inizia la discesa, in un ambiente notevole e, ad ogni curva, ad ogni finestra che si apre sul basso viene voglia di una nuova foto.
Il fondo è ottimo, gli automobilisti prudenti e cortesi e sui lati si ha sempre l’opportunità di fermata sicura. Trascorso un miglio, in prossimità di una curva a destra con posteggio, inizia sul lato opposto il sentiero per le famose Cathedral Spires, paradiso dei climbers.
Continuate a scendere in un paesaggio dove piano piano il granito cede spazio ai pascoli ed arrivate all’intersezione, sulla sinistra, con la 753. Attenzione a non perderla, è meglio segnalata come Black Hills Playhouse Road.
Si tratta di un percorso ondulato, paesaggisticamente non particolare, ma in un ambiente molto isolato, immerso nelle foreste: la strada che sogni per le uscite quotidiane in Italia.
Arrivate così in cinque miglia alla intersezione con la US hwy 16 A, più nota come Iron Mountain Road.
Svoltate dunque a sinistra e poco dopo, in un bellissimo scenario di verde prateria, arrivate in prossimità dell’ “Elk Haven”, classico store in legno con pensilina e balaustra per sosta cavalli, un buon posto per una merenda e per rifornimento liquidi. Da qui in poi sarà solo salita per un buon tre miglia, pedalabile, impegnativa solo nel breve tratto finale che porta al Norbeck Memorial, da dove inizia la discesa.
Si attraversano tre tunnels nella roccia, incisi in maniera che le facce del Mount Rushmore appaiano sempre come in un cannocchiale naturale sul fondo di essi; si percorrono i famosi “Pigtails Bridges” ideati proprio da Peter Norbeck per rendere più lento il traffico, e si scende in un bel bosco alla confluenza con la 244.
A questo punto, continuando diritti sulla US hwy 16A, si arriva in un miglio a Keystone, minuscola cittadina western. Si ritorna al bivio, e si prende a destra (arrivando da Keystone) in direzione Mount Rushmore National Memorial, che si raggiunge in un miglio di strada.
Lasciate le biciclette dove volete, non siamo in Italia, anche se il breve tour pedestre circolare del sito permette di portarle alla mano, godetevi i connotati granitici di Washington, Jackson, Lincoln e T. Roosevelt da tutte le angolazioni possibili ed eruditevi al visitor center su come l’ingegno di Gutzon Borglum, attraverso quattordici anni di lavori, tra il 1927 ed il 1941, riuscì a portare a termine tale opera.
Tornati alla strada riprendete verso destra in direzione Hill City. La strada è piacevole e quasi tutta in discesa, una decina di miglia per nemmeno trecento piedi di dislivello negativo, un fine giornata entusiasmante. Raggiunta la US hwy 16/385 girate a destra ed in tre miglia rieccoci ad una bella birra in compagnia di Dick, al “Desperados” ovviamente.