MURGIA: Le Grandi Doline

20 maggio 2017 - 12:42

Pedalare nel territorio di Altamura e del vicino borgo di Santeramo è un po’ come sfogliare un compendio degli aspetti più caratteristici e affascinanti del territoriodell’Alta Murgia. Ci sono le stradine interminabili di campagna, un dedalo di “comunali esterne” dove c’è solo l’imbarazzo della scelta di dove ti puoi andare a perdere.

 

Attorno campi di grano e brughi, tessuti su un sottilissimo lenzuolo di terra rossa. È una tovaglia vecchia e sopra ci sono disseminate ovunque le briciole dei pasti dei titani, indigeste per gli uomini-contadini che da millenni le accumulano con pazienza e rassegnazione in lunghe file bianche, a confine e riparo loro campi. Ogni tanto c’è uno strappo nel lenzuolo (qui li chiamano gravine) e allora si vede la tavola di calcare sopra cui poggia il Tacco d’Italia. Sarà colpa dell’umidità del vicino mare, ma la mensa è cariata: ci sono buchi e grotte profonde, capaci di inghiottire interi laghi. Certi nostri antenati lì ci avevano fatto la casa. La sensibilità ecologica era quella che era, e ancor’oggi, dopo innumerevoli secoli, si trovano in giro le loro cianfrusaglie: amigdale, ceramiche e anche rare conchiglie, come quella ritrovata nell’impressionante voragine del Pulo di Altamura. Qualcuno ci lasciò pure le ossa, rotolando giù nel fondo di una grotta della contrada Lamalunga. Gli speleologi le rinvenirono nel 1993, svelando che fra i progenitori dei “Sapiens sapiens” c’era anche un misterioso “Uomo arcaico”, di cui nessuno ancora sapeva nulla.

Santeremo, le quite

Dal punto di partenza in via La Carrera ci si allontana da Altamura in direzione nordest, seguendo la strada che conduce in contrada Lamalunga dove è possibile visitare il Centro Visite dell’Uomo di Altamura. Proseguendo si giunge in prossimità del Pulo, una delle più spettacolari doline del territorio. Dopo un lungo percorso lungo le strade comunali Università, San Rocco, Corvo, Fiscale e Cerasuolo si arriva in località Casette di Castigliolo, un antico insediamento con cinta muraria di forma ellittica, il cui perimetro supera i 2 chilometri e l’altezza è di circa 2,5 metri. Dopo la visita a questo affascinante agglomerato ci si sposta verso l’area detta del Lago Mallarda. Qui, lungo la provinciale per Corato, si possono ammirare i gravi Tre Paduli e Gurlamanna, due doline. La dolina di Gurlamanna presenta al centro un “votano”, un pozzo di forma cilidrica è rivestito di pietre o tufo a secco. Rientrando verso Altamura lungo il tratturo Scannapecora è doveroso fermarsi un’ultima volta per visitare lo Jazzo lama di Nervi, tipica struttura rurale delle Murge. Gli jazzi sono rigorosamente rivolti verso sud con le “spalle” riparate dai venti di tramontana.

 

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