Il Tour delle cime di Velino e Sirente (Parte 1)
Si parte da Massa d’Albe, alla base del monte Velino, per risalirlo tramite l’impegnativo sentiero nr. 6 (direttissima del Velino) e poi rimanere in quota in un tour delgruppo che permette di goderne i paesaggi.
Dopo la discesa in valle è la volta del Sirente, con le Gole di Celano e la vetta dell’omonimo monte, costeggiando poi la cresta settentrionale, che offre una stupenda vista sulla piana sottostante.
La sera del quarto giorno è possibile fermarsi al Rifugio La Vecchia, gratuito e sempre aperto, oppure proseguire fino in valle, verso il paese di Rovere.
Le due opzioni sono equivalenti dal punto di vista dell’impegno fisico richiesto e la scelta deve essere condotta semplicemente in base al tempo a disposizione.
La sosta al Rifugio La Vecchia è comunque consigliata, per l’incantevole fascino della struttura sul crinale della montagna e per la possibilità di una salita avventurosa all’adiacente Colle di Mandra Murata, incantevole punto panoramico sul quale è consigliato salire verso il tramonto (lasciando gli zaini nel rifugio la salita è veloce e divertente, da provare).
È sicuramente da sottolineare l’impegno fisico richiesto dall’intero itinerario, soprattutto nella dura salita al Velino, il primo giorno, che affronta anche passaggi di I grado, per i quali bisogna servirsi delle mani, seppur non esposti.
L’intero gruppo del Velino è inoltre abbastanza povero d’acqua; è quindi essenziale programmare al meglio le soste ed effettuare rifornimenti ovunque possibile.
1° TAPPA – MASSA D’ALBE – RIFUGIO SEVICE
Partenza: Massa d’Albe (m 850)
Arrivo: Rifugio Sevice (m 2139)
Difficoltà: EE+
Dislivello: + 1700 metri – 350 metri
Tempo di percorrenza: 6.30 ore
Da Massa d’Albe si arriva all’imbocco dei sentieri, passando sulla destra della chiesa del paese e proseguendo su una sterrata fino a Fonte Canale, da cui partono diversi itinerari per l’intero gruppo. Si prosegue sulla sinistra seguendo le indicazioni per i sentieri nr. 4, 5 e 6, salendo in mezzo a un ripido prato e ad alcuni gruppi di aghifoglie.
Il sentiero continua evidente in salita costante ma non impegnativa, fino a 1400 metri di quota, dove si divide dagli altri due, puntando dritto verso la vetta.
La salita continua inerpicandosi fra l’erba sempre più rada, fino a raggiungere una placca calcarea sulla quale l’uso delle mani può rivelarsi utile. La salita continua ripida, senza rilevanti tratti in piano, fino all’inizio di un canalino, dove è necessario arrampicarsi.
I passaggi sono comunque non esposti (I grado), ma è bene prestare attenzione a non rimanere incastrati per via degli zaini di più giorni.
Usciti dal canalino la salita continua sulla cresta, sempre con buona pendenza, fino ad arrivare in vetta, e alla grande croce d’acciaio, issata da tre escursionisti del Dopolavoro della Banca d’Italia, negli anni ’50 del Novecento.
Dopo una sosta per godere al meglio la vista – che abbraccia il gruppo montuoso, le valli circostanti e, in alcuni casi, il massiccio del Gran Sasso – si scende per il sentiero nr. 3.
Costeggiando i costoni rocciosi che si gettano sui circhi glaciali sottostanti e sulla valle dei Briganti, si arriva al solitario Rifugio Sevice (m 2146 ), in uno stupendo avvallamento ai piedi dell’omonimo monte.
A circa 20 minuti di cammino dal rifugio, seguendo il sentiero nr.3 è presente inoltre la Fonte Sevice (m 1955), dov’è possibile rifornirsi d’acqua.
TAPPA 2 – RIFUGIO SEVICE – RIFUGIO SEBASTIANI
Partenza: Rifugio Sevice (m 2139)
Arrivo: Rifugio Sebastiani (m 2102)
Difficoltà: EE
Dislivello: + 550 metri – 600 metri
Tempo di percorrenza: 5 ore
Dal Rifugio Sevice si segue il sentiero nr 3 A, salendo lungo il vicino pendio a Sud della struttura, puntando verso la croce del monte Sevice. Dalla cima si scende verso il Costognillo, ricongiungendosi alla parte finale del sentiero nr. 3 percorso il giorno precedente.
All’attacco della salita finale per il Velino si svolta per il sentiero nr. 1 fino al bivio che porta, dopo una brevissima ma impegnativa salita, alla cima del monte Cafornia (m 2424).
Si scende poi per la stessa via, tornando all’incrocio dei sentieri già toccato e proseguendo verso il Rifugio Sebastiani (sulla destra scendendo dalla cima del Cafornia) lungo sul sentiero nr. 1.
Si prosegue su un sentiero a mezza costa, con una bella vista sulla Cimata Fossa dei Cavalli, e si continua fino al monte Bicchero (m 2161) e, dopo una lunga discesa e una salita in buona pendenza, fino al Colle dell’Orso, imboccando il sentiero 1G verso Ovest.
Dopo un veloce tratto in cresta si ridiscende a mezza costa su un sentiero roccioso e in pochi minuti si è al Rifugio Sebastiani.
Dal rifugio merita una visita il lago della Duchessa (m 1788), circa due ore di cammino passando per il sentiero 1A che sale sul Costone e sulla Vena Stellante.
Al ritorno si chiude l’anello, sempre nello stesso tempo, per i sentieri 1E e 1Cbis del Passo del Puzzillo. A meno di un chilometro dal lago della Duchessa si trova la Fonte Salamone (m 1836), utile nei periodi in cui il rifugio è chiuso.
La deviazione per il lago della Duchessa non è inclusa nel conto della distanza e del tempo dell’itinerario.
Informazioni utili:
Monte Velino GEV
Cell. 328.3612107 (Idrofano Giuseppe, Presidente) www.montevelinogev.it
Parco Naturale Regionale Velino Sirente
Tel. 0862.9166 www.parcosirentevelino.it
Centro Visita del Camoscio
Cell. 333.2900632 – 333.2211441 – 348.3850226
Centro Visita Riserva Naturale Orientata
Cell. 347.5256868
Leggi anche la seconda parte: Il tour delle cime di Velino e Sirente (Parte 2)