Puglia: la Via Francigena del Sud

Dopo Roma, la Via Francigena prosegue verso Sud, fino in Puglia e la sua Green Road

20 maggio 2017 - 13:39

Gli undici Comuni – Carosino, Crispiano, Faggiano, Grottaglie, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e Statte – si prestano perfettamente ad essere cuore pulsante di quell’energia positiva che cattura lo spirito di chiunque conosca l’emozione di camminare in mezzo alla natura e di scoprire l’anima di un territorio lentamente.

È da questa convinzione che è nata la “Green Road”, una straordinaria rete di sentieri che collega gli undici borghi del Gal, realizzata per offrire al visitatore un’immersione nella cultura dei suoi paesaggi nel pieno rispetto dell’ambiente e delle tradizioni.

Un cammino attraverso un paesaggio ricco, una cultura rurale millenaria, autentica, e siti di particolare interesse artistico, archeologico e antropologico.

La Green Road Francigena è un percorso di pellegrini, ma anche di commercio, miti e leggende, tratto identitario dell’archeologia rurale volto a promuovere i principi della Green Economy e del turismo sostenibile. Da Crispiano, terra delle Cento Masserie, l’itinerario si dipana fino a Grottaglie, paese delle ceramiche, attraverso i borghi rurali, i luoghi di culto, i siti archeologici, cantine e frantoi ipogei.

Il percorso, percorribile a piedi, bicicletta o a cavallo, è suddiviso in tre tappe. Si parte dalla Chiesa di S. Maria situata sul costone roccioso del “Vallone li Castelli”, percorrendo sentieri immersi nella natura tra le storiche e tradizionali masserie di Crispiano e la profumata macchia mediterranea delle colline Joniche, lungo la Green Road Francigena.

In alternativa è possibile effettuare il percorso ricettività “100 masserie”: il percorso è fattibile a cavallo in sentieri anche non asfaltati che raggiungono luoghi naturali come parchi, aree archeologiche, gravine e dimore storiche.

Dalla Masseria Francesca si raggiunge il fragneto del bosco delle Pianelle, dove è possibile ammirare, oltre alle splendide orchidee selvatiche, anche diverse specie di rapaci diurni. Lungo il percorso vengono effettuate diverse tappe presso le masserie per un ristoro a base di prodotti tipici locali.

Nella seconda tappa si scoprirà la fiorente e tipica arte della produzione di ceramiche a Grottaglie. Dopo la visita del quartiere delle ceramiche si prosegue per il centro storico racchiuso tra due gravine di piccole dimensioni, la gravina di S. Elia a nord e quella di S. Giorgio a sud.

L’itinerario termina con l’escursione naturalistica nella , insediamento delle prime civiltà rupestri. Il pellegrinaggio verso la Chiesa della Madonna della Mutata, chiude l’itinerario nella terza tappa e viene effettuato da diversi paesi del territorio una settimana dopo la Pasqua.

 

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