Il 28 aprile il Ministro Galletti ha convocato una conferenza presso la sede del Ministero dell’Ambiente di Roma, per presentare l’avvio dei lavori sulle “Linee guida nazionali sulla gestione dell’erosione costiera”. Il documento sarà redatto da un tavolo di lavoro nazionale composto da membri delle istituzioni e ricercatori. La pubblicazione è prevista per giugno 2016.
I lavori saranno coordinati dall’ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in collaborazione con il Cnr e la rete delle università. Fondamentale sarà il contributo delle amministrazioni di tutte le regioni costiere. Il piano si inserisce in uno scenario più ampio, in cui l’intento del Ministro è una collaborazione sovranazionale con gli altri paesi del Mediterraneo colpiti dalla stessa problematica.
Gli effetti dell’erosione su una spiaggia australiana. Foto di Citt.
Sono principalmente due le cause che contribuiscono all’erosione costiera:
Secondo uno studio del Ministero dell’Ambiente condotto nel 2006, lungo tutta la fascia litoranea italiana sono a rischio circa 540 chilometri di costa. Lo stesso studio ha certificato che tra il 1960 e il 2000, la riviera nazionale abbia subito un arretramento di 70 chilometri quadrati lungo tratti di 1600 chilometri, mentre nello stesso periodo, l’avanzamento di costa nel mare è stato pari a 55 km2 per una fascia di 1400 chilometri.
Un sintomo che esemplifica il malessere delle coste italiane è il ritiro delle terre emerse nell’area del Delta del Po, pari a 25 km2 su un’area complessiva di 32 km2.
Una piccola imbarcazione naviga sul Delta del Po. Foto di Guido Andolfato.
Gli obiettivi principali delle linee guida nazionali sono essenzialmente 4:
Per raggiungere gli obiettivi di queste quattro grandi macro-aree, il tavolo di lavoro presterà particolare attenzione agli interventi di controllo e protezione della costa già in atto, così come all’efficacia e alla durabilità prevista delle risoluzioni da intraprendere.
Operazioni di dragaggio. Foto di Greens MPs
Sarà inoltre necessario adattare i provvedimenti in base alle diverse caratteristiche geo-morfologiche della costa, avendo un particolare occhio di riguardo per le aree ad alto valore naturalistico e valutando in maniera approfondite gli effetti ambientali delle azioni di difesa.
Secondo il Ministro Galletti, le linee guida che verranno tracciate da qui a giugno andranno ad integrare gli interventi sull’erosione che già sono in atto grazie ai fondi legati al dissesto idrogeologico.
La Scala dei Turchi in Sicilia, pochi giorni prima di un’imponente frana. Foto di Dirklaudio.
In apertura: gli effetti dell’erosione costiera. Foto di Stephen Bowler.