Pubblicata la Green List della I.U.C.N.: Sono ben 3 i parchi italiani presenti nella classifica.

Nella Green List stilata a livello mondiale entrano tre Parchi Nazionali italiani. Il Parco Arcipelago toscano e il Parco Foreste Casantinesi entrano per la prima volta. Il Gran Paradiso rinnova la presenza per la quarta volta dal 2014. Il ministro della Transizione Ecologica Cingolani dichiara: "Riconoscimento che ci incoraggia a investire nella rete delle aree protette e renderle protagoniste del Pnrr"

23 aprile 2021 - 13:09

L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha stilato l’annuale Green List che certifica le 46 aree protette a livello globale che hanno raggiunto standard particolarmente elevati nella conservazione, tutela e pianificazione del Capitale Naturale.

Quest’anno nella lista sono entrati ben tre Parchi Nazionali Italiani: il Gran Paradiso, il Parco delle Foreste Casentinesi e il Parco dell’Arcipelago Toscano. Tre aree che, per motivi, diversi si sono distinte nella tutela e valorizzazione delle aree protette.

La Green List IUCN è il primo e più importante standard globale per la valorizzazione delle aree protette. Una classifica che guarda alle azioni messe in campo per ottenere un’efficiente conservazione e gestione del patrimonio ambientale.

Il Comitato di Valutazione che redige la lista prende in considerazione tutte le aree protette del pianeta, ciascuna con le sue unicità, per verificare quelle che agiscono in modo più innovativo ed efficace.

L’Italia, come abbiamo detto, quest’anno ne conta ben tre. Con il Parco del Gran Paradiso che è presente in questa classifica per la terza volta dal 2014, mentre i parchi nazionali delle Foreste Casentinesi e dell’Arcipelago Toscano compaiono per la prima volta dalla loro creazione.

 

Un riconoscimento all’azione di tutela e di innovazione delle Aree Protette

Per ottenere questo prestigioso riconoscimento, le aree protette sono sottoposte dal comitato ad attente analisi e valutazioni.

Entrare nella Green List vuol dire avere messo in campo un’efficiente gestione e tutela del capitale naturale, ma non basta, occorrono azioni per per garantire un futuro sostenibile.

In particolare è importante che le aree protette coinvolgano nella tutela dell’ambiente anche i territori e le comunità locali, attraverso progetti coordinati e partecipati.

L’obiettivo è creare infrastrutture ed economie locali che siano davvero sostenibili, eco compatibili, e quindi in grado di garantire uno sviluppo e un futuro duraturo.

Solo così, infatti, si possono davvero proteggere i patrimoni naturali del pianeta. Le aree protette che sono riuscite a sviluppare le microeconomie locali verso una transizione ecologica vengono premiate con l’inserimento nella Green List.

Così da diventare modelli di tutela e sviluppo per tutte le altre aree protette del pianeta.

Il Parco del Gran Paradiso è il più antico d’Italia, nato nel 1922, il Parco delle Foreste Casentinesi e quello dell’Arcipelago Toscano sono invece più recenti, rispettivamente del 1993 e del 1997.

ll Parco delle Foreste Casentinesi si estende su un’area di circa 368 chilometri quadrati tra l’Emilia Romagna e Toscana, il Presidente del Parco, Luca Santini, ha dichiarato “la Green list rappresenta l’apogeo di un palmarès d’eccezione, dopo il riconoscimento, nel 2017, come patrimonio dell’Umanità Unesco, il primo in Italia per il valore ecologico di un ambiente naturale“.

L’Unesco aveva dato il proprio riconoscimento al Parco in particolare per le faggete vetuste e la riserva integrale di Sasso Fratino, oggi diventate mete riconosciute a livello internazionale in particolare per grande spettacolo del foliage autunnale.

Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano è stato riconosciuto dall’Unesco come Riserva della biosfera e ha ricevuto la certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette assegnata da Europarc Federation.

Adesso è arrivato anche quest’altro importante riconoscimento a testimonianza del grande lavoro portato avanti sul territorio.

L’importanza di tutelare e ampliare Parchi e Aree Protette 

Il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha accolto con estremo favore questa notizia, esprimendo tutta la soddisfazione per l’operato dei Parchi Nazionali Italiani.

Enti fondamentali per il contrasto al cambiamento climatico, per la tutela della biodiversità e per la promozione di stili di vita sostenibili.

Il Ministro, inoltre, ha anticipato che proprio i Parchi e le Aree Protette avranno un ruolo da protagonisti nel Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.

L’obiettivo dichiarato dal Governo per i prossimi anni è aumentare l’estensione dei Parchi in Italia, fondamentali presidi di cura e protezione del territorio e del patrimonio naturale nazionale.

Oggi il nostro paese può contare su 871 aree protette, per un totale di oltre 3 milioni di ettari tutelati di terra, circa 2.850mila ettari di mare e 658 chilometri di costa.

I 24 parchi nazionali coprono quasi 1,5 milioni di ettari di terra e 71 mila di mare, cui si aggiungono i 222 mila ettari tutelati dalle 32 aree marine protette.

Le aree interne e il patrimonio naturalistico italiano giocheranno un ruolo centrale nella ripresa post pandemica e, soprattutto, nelle azioni di contrasto alla crisi climatica.

 

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