Young couple hiking outside in sunny winter mountains
Partire per un’escursione invernale richiede, innanzitutto, diversi accorgimenti, a cominciare delle attrezzature e dai capi di abbigliamento più adatti per la stagione.
Chi ama camminare sulla neve, con l’ausilio di ciaspole o ramponcini, si immerge nella natura alla ricerca di pace e benessere interiore, per farlo però è necessario avere sempre la giusta attrezzatura.
Il nostro corpo durante i trekking a basse temperature è un cliente molto severo per l’abbigliamento poiché ci sono due opposte esigenze da soddisfare.
Ph.: Gettyimages/Nazar Rybak
Da una parte, la dispersione del calore e dell’umidità per evitare il sudore stagnante e, dall’altro, il mantenimento di una temperatura corporea confortevole e costante.
Ecco un po’ di consigli da leggere prima di preparare lo zaino o la valigia per un fine settimana in montagna.
È sempre una delle parti del corpo più esposte e, al contempo, quella che disperde più calore.
Stiamo parlando della nostra testa che, troppo spesso, viene ignorata nella selezione dell’abbigliamento da portare nello zaino.
Ph.: Gettyimages/LeonidKos
Quante volte avete camminato al freddo, con il corpo ben protetto e al caldo, e tuttavia con la testa scoperta a subire vento, neve e intemperie.
La prima protezione potrebbe essere una cuffia tecnica, unita anche ad un passamontagna per le condizioni un po’ più estreme che sia in grado di coprire sia bocca che guance.
È sempre un bene ricordare che tutte le giacche da montagna sono dotate di cappucci protettivi che si possono chiudere e aiutano a proteggere la testa e il collo.
Alcune persone tendono a staccarli ma, forse, meglio evitarlo: ne sentirete la mancanza proprio nel momento del bisogno.
Ecco alcuni modelli consigliati di cappelli per il trekking e la montagna:
_ Columbia Watch Cap
_ Napapijri Semiury
_ Carhartt Watch Cap Beanie
_ The North Face – Salty Bae Lined
_ Salewa Puez Merino Beanie, Flame
Trattiamo ora un’altra parte del corpo che, abitualmente, non trova spazio nella lista delle cose da proteggere: le nostre mani, che sono messe troppo spesso a dura prova.
Le immergiamo nella neve, le esponiamo al vento, le usiamo per arrampicarci in passaggi un po’ scoscesi, ma le lasciamo troppo spesso scoperte.
Anche le mani possono essere vestite a cipolla, ovvero con più strati.
Ph.: Gettyimages/ZavgSG
Per esempio, l’utilizzo di un paio di guanti leggeri da indossare sotto dei guanti tecnici più pesanti garantisce sia l’utilizzo di macchina fotografiche che di svolgere altre azioni di maggior “precisione” senza dover lasciare le mani scoperte.
Tuttavia, esistono anche le manopole oppure le muffole che integrano entrambi questi strati e sono più adatte ad un utilizzo in montagna durante la stagione invernale.
Ecco alcuni modelli di guanti consigliati per il trekking invernale:
_ Salewa Ortles 2
_ The North Face Etip
_ Salewa WS Finger
_ Ferrino Bergen
_ Reusch Multisport Gore-tex
_ Salewa Ortles Dst/Am M Gloves
_ The North Face Apex Etip
Come dimenticarsi di uno degli indumenti più importanti e, al contempo, sottovalutati, da tutti gli appassionati di outdoor: le calze.
Una calza tecnica di alta qualità può fare davvero una grande differenza tra un trekking confortevole e una tortura cinese.
Ph.: Gettyimages/Mikhail Blavatskiy
Questo perché spetta proprio a loro garantire la perfetta aderenza tra il piede e lo scarpone, garantendo un primo isolamento termico e un presidio contro la sudorazione.
Ecco alcuni modelli consigliati di calze per il trekking invernale:
_ Danish Endurance
_ Salomon Spark, Socks
_ Salewa Mtn Trn Sal. Am M Crew Sock
_ CMP Calza da sci in lana Unisex
Non è possibile camminare sulla neve con gli stessi scarponi utilizzati in agosto per fare un’escursione sul Sentiero degli Dei.
In inverno, del resto, sono necessari scarponi tecnici che non garantiscano soltanto un’elevata impermeabilità, ma anche un mantenimento costante della temperatura del piede: lo standard di isolamento termico è, infatti, decisamente più elevato in questo caso.
Ph.: Gettyimages/Pappersmint
Ma visto che il trekking d’inverno, spesso, fa rima con ciaspole o ramponcini, la struttura esterna dello scarpone dovrà essere più rigida e resistente, adatta a fornire il giusto supporto per le due attrezzature appena citate.
Ecco alcuni dei modelli consigliati di scarponi per il trekking invernale:
_ Salewa Ms Mountain Trainer Mid Gore-Tex
_ Salewa WS Crow Gore-Tex
_ The North Face Men’s Verto Alpine Mid Gore-Tex
_ Salomon Quest Element Gore-Tex
Il ruolo principale di questo strato, definito anche abbigliamento base layer, è quello di veicolare lontano dal corpo il sudore prodotto durante il cammino e il movimento, allentandolo verso gli strati successivi.
Il calore dapprima tende ad andare verso il mid layer — pile e maglione— e, successivamente, verso il “guscio” impermeabile, prima di andare a disperdersi verso l’ambiente esterno.
Ph.: da www.odlo.com
Da questa descrizione si può cogliere l’importanza di questo strato che ha il compito di disperdere, assieme all’umidità, il calore in eccesso che si sviluppa durante l’attività fisica.
Ecco alcuni capi intimi e base layer consigliati:
_ Salomon Essential Seamless
_ Gore Wear Windstopper
_ Salewa Puez Polarlite Polar Jacket
_ Columbia Klamath Range 2 Half Zip
La parte del re, in questo ambito, la ricopre senza alcun dubbio lui: il pile per il trekking e la montagna.
Leggero, idrofugo e traspirante, insomma tutte le carte in regola per diventare il protagonista assoluto di tutti i maglioni e le felpe tecniche per l’attività outdoor.
A differenza della lana, molto utilizzata in passato, le fibre di pile sono più leggere e altamente idrofughe.
Ph.: Gettyimages/Zhanna Danilova
Questo significa che tendono a non impregnarsi di acqua o sudore, continuando a svolgere la propria funzione isolante anche in condizioni di sudorazione estrema.
Inoltre, un’altra importante caratteristica, sono i tempi di asciugatura molto rapidi, dunque perché non sceglierlo?
Alcuni modelli di pile consigliati:
_ Patagonia M’s R1 Techface
_ Salewa Paganella Pl M Jkt
_ Patagonia W’s Better Sweater Jkt
_ The North Face Yumiori Full Zip
Sono la protezione finale, quella che va a coprire e proteggere tutti gli altri strati e avrà il compito di combattere tutti gli elementi atmosferici che, durante l’escursione, si scontreranno con i suoi tessuti. Stiamo parlando dei gusci impermeabili.
Ph.: Gettyimages/santypan
Sul mercato ne esistono due grandi famiglie: i softshell, che sono i gusci più morbidi e confortevoli e molto apprezzati per per la loro vestibilità e per il modo in cui “seguono” i movimenti del trekker.
Ci sono poi gli hardshell, i gusci più duri, che hanno quel classico effetto “cartonato” e che, tuttavia, garantiscono il massimo della performance. Questi gusci offrono prestazioni molto elevate in termini di impermeabilità, traspirazione e leggerezza.
Ecco alcuni gusci hardshell consigliati:
_ Montura Gore-Tex
_ Salewa Ortles 3
_ Salewa Puez (Aqua 3) Ptx M Jkt
_ The North Face Quest
_ Patagonia M’S Torrentshell 3L Jacket
_ Salomon Outlaw 3l Jktm
Ecco, invece, alcuni gusci softshell tra cui sbirciare:
_ The North Face Diablo Softshell Detachable Hood
_ Columbia Gate Racer Softshell
_ CMP Softshell Jacket With Climaprotect Wp
_ Jack Wolfskin Northern Point
_ Leggi gli altri nostri articoli sull’abbigliamento e le attrezzature tecniche
Seguici sui nostri canali social!Instagram – Facebook – Telegram