Arriva l’estate: come preparare lo zaino da trekking, 6 consigli fondamentali

18 giugno 2024 - 8:05

Arriva l’estate: come preparare lo zaino da trekking

Non importa che stiate percorrendo il Cammino di Santiago oppure “semplicemente” vi troviate suun sentiero a pochi chilometri da casa, il vostro zaino per quelle ore di cammino è come la vostra casa, una casa da portare sulle spalle.

Ecco perché poche altre attrezzature richiedono un tale bilanciamento di interessi.

Abbiamo bisogno di avere tutto quello che occorre durante il cammino e il viaggio ma, allo stesso tempo, dovremmo cercare di contenere il peso il più possibile.

Facciamo un elenco delle cose più importanti a cui prestare attenzione.

 

1 – Via le confezioni per creare più spazio

Tutto quello che compriamo di solito ha una custodia o una confezione.

Nella maggior parte dei casi però, questi involucri, hanno la sola utilità di “rubare” spazio prezioso nello zaino oltre ad aggiungere qualche grammo di peso.

Ph.: Gettyimages/andreusK

Abbiamo un sacco a pelo, un paio di ciabatte o magari delle barrette energetiche da portarci dietro?

In tutti questi casi mettete le cose sciolte nello zaino.

Il sacco a pelo, gli asciugamani o i vestiti metteteli in fondo alla zaino, comprimendoli per bene, così che possano costituire un’ottima base per le altre cose.

I generi alimentari come panini, frutta secca, barrette energetiche e quant’altro mettetele solo alla fine, in modo da poterle utilizzare per riempire e occupare gli interstizi e i buchi che dovessero rimanere vuoti.

 

2 – L’arma segreta: il sottovuoto

I sacchetti di plastica dai quali estrarre l’aria per confezionare oggetti sottovuoto sono molto utili per il trekker.

Iniziamo dalla questione principale, lo spazio nello zaino, infatti se il vostro viaggio durerà più di un giorno (ma anche per quelli giornalieri è utile) lo zaino dovrà ospitare anche dei capi di abbigliamento di ricambio.

Questi ultimi sono anche tra gli oggetti più voluminosi che abbiamo, perché trattengono molta aria e tendono a rimanere gonfi anche se schiacciati.

Proprio per questa ragione trasportarli in buste sottovuoto è una soluzione veramente utile, riducendo di molto il loro volume.

La seconda ragione è che questi sacchetti garantiscono un surplus di impermeabilità.

Infatti per quanto il nostro zaino sia in tessuto idrorepellente, l’acqua trova sempre il modo di entrare, specie in caso di piogge forti e prolungate.

Ecco che questi sacchetti potrebbero essere la salvezza per i nostri vestiti di ricambio e, ancor di più, per i nostri “aggeggi” tecnologici.

 

3 – Il posizionamento: dove mettere le cose pesanti

Abbiamo detto che il sacco a pelo, lo stuolo e vestiti dovrebbero stare ben compressi sul fondo dello zaino, ma cosa dobbiamo mettere subito sopra, nella parte centrale dello zaino?

Questo è il luogo adatto per gli oggetti più pesanti, che dovrebbero essere posizionati anche nella parte più vicina allo schienale, per evitare di sbilanciarci durante il cammino.

Questa è una logica antica, che ha le sue radici nella civiltà contadina, infatti la Gerla utilizzata per trasportare il fieno sulle spalle era a forma di cono, in cui il peso maggiore si concentrava nella parte medio-alta dell’oggetto.

Negli zaini moderni è presente anche una cintura in vita che permette di scaricare buona parte del peso direttamente sulle gambe, elemento essenziale per uno zaino ben equilibrato.

Questo non deve farci però dimenticare le regole essenziali per un buon carico dello zaino che, poi, dovrà essere indossato nel modo giusto.

Dell’ergonomia dello zaino e di come regolarlo parliamo qui.

4 – Il bilanciamento, per camminare in comfort

Un aspetto importante è quello delle tasche esterne dello zaino, infatti quello che alloggiamo in questi spazi se troppo pesante o non sufficientemente bilanciato, rischia di destabilizzarci durante l’escursione.

Infatti avere uno zaino con i pesi non perfettamente equilibrati, influisce direttamente sul nostro modo di camminare.

Ph.: Gettyimages/dimarik

Una volta terminata la camminata ci troveremo probabilmente a fare i conti con dei fastidiosi mal di schiena.

Il consiglio è quello di controbilanciare sempre, quindi se nel tascone destro ho una borraccia d’acqua piena, in quello sinistro non dovrò dimenticare qualcos’altro che abbia un peso per lo meno equivalente.

Per le tasche posteriori invece, evitiamo oggetti troppo pesanti e in ogni caso non appendiamo mai nulla.

 

5 – Attaccare oggetti all’esterno non è una buona idea

Non appendiamo oggetti allo zaino, molti hanno l’abitudine di caricare lo zaino con attrezzi appesi esternamente come torce, una maglietta arrotolata o magari un telo.

Evitiamo di farlo, piuttosto prendiamo l’abitudine di impacchettare questi oggetti e di inserirli all’interno dello scomparto.

Anche in questo caso è una questione di comfort e sicurezza, tutto quello che abbiamo appeso fuori dallo zaino è esposto a intemperie, urti e si può impigliare durante il percorso.

 

6 – Tenere a portata di mano solo le cose essenziali

Nella parte alta dello zaino, nelle tasche laterali esterne e nei taschini della cintura mettiamo sempre quello che potrebbe esserci più utile in caso di emergenza oppure di sosta.

Per esempio nella parte alta dello zaino teniamo il kit di primo soccorso, mentre nelle tasche esterne possiamo trasportare torce elettriche, barrette energetiche e magari un coltellino svizzero per ogni evenienza.

 

Vediamo alcuni modelli di zaino da trekking disponibili sul mercato e su Amazon

 

Ferrino – Transalp 100 

Uno zaino da trekking di grande robustezza e con molteplici dotazioni, ottimo per lunghe escursioni di più giorni o viaggi avventura.

Il dorso ergonomico ha un sistema di regolazione double ergo adjustment, che avviene mediante lo scorrimento della slitta spallacci su un’armatura doppia in alluminio automodellante, per una ottima distribuzione dei carichi in corrispondenza della fascia a vita.

Le tasche abbondano: doppia sul cappuccio, di sicurezza, laterali, frontale, su fascia a vita.

I porta bastoncini sono utilissimi e funzionali.

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Deuter – Aircontact Pro 70 + 10, per i trekking di più giorni

Uno zaino ideale per viaggiare e per trekking di più giorni.

Il nuovo, robustissimo, materiale esterno provvede a una lunga durata, il sistema Vari Flex ad un inimitabile comfort.

Le alette lombari ergonomiche rinforzate distribuiscono il carico omogeneamente e con il loro aggancio mobile riescono a seguire sovranamente anche movimenti più complessi.

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Ferrino – Finisterre 28, l’ecosostenibile

Creato con materiali 100% riciclati questo zaino è una vera e propria icona degli zaini da trekking.

La tecnologia è di alto livello: dorso con sistema “Dry Net System e bastino in acciaio flessibile, oltre a garantire una perfetta distribuzione del carico, permettono di mettere in tensione la rete che separa lo zaino dalla schiena dell’utilizzatore, garantendo un elevato livello di aerazione.

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Salewa – Alp Trainer 25, comodo e versatile

Uno zaino tecnico creato per il comfort durante il cammino.

Comodo e ben aerato da trekking e hiking, con ridotta superficie di contatto e spallacci dissociati – per una maggiore traspirazione e un doppio sistema di compressione per un migliore controllo del carico.

Grazie al fissaggio è sicuro trasportare bastoncini da sci alpino o da escursionismo.

Le tasche a rete laterali sono inclinate per un accesso facile e immediato agli oggetti più importanti senza dover togliere lo zaino.

Il design della cintura riduce il contatto con la superficie, migliorando la traspirabilità

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Deuter – Futura 30 Sl, pensato per le donne

Gli zaini Futura sono dotati di un sistema di trasporto più volte premiato da test indipendenti e pensato specificamente per l’anatomia femminile.

Il sistema Aircomfort FlexLite con la costruzione da trasporto a doppia intelaiatura estremamente flessibile e l’effettiva aerazione trilaterale, offre il massimo comfort nel trasporto con il minor peso possibile.

Questi zaini, in colori forti e in materiali pregiati, ci accompagnano sia per compiere passeggiate giornaliere, sia in tour alpini di più giorni o sulle ferrate.

Sono dotati di spallacci più corti e sottili e con le tipiche alette lombari di forma conica. Per la schiena lunga delle persone più alte è stata realizzata la versione EL.

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