Come scegliere un sacco a pelo: 4 consigli fondamentali e i migliori modelli

Poche cose sono belle tanto quanto passare una notte sotto le stelle in mezzo la natura. La primavera è uno dei periodi perfetti per dormire in outdoor. Tuttavia, è importante avere con sé un ottimo compagno di nottata: il sacco a pelo. Ecco le caratteristiche principali e i migliori modelli in offerta

19 marzo 2024 - 10:00

Come scegliere un sacco a pelo per il trekking

Il sacco a pelo è un’attrezzatura essenziale per chi sta pensando a un trekking di più giorni pernottando “sotto le stelle”.

Il suo compito è quello di mantenerci caldi nelle ore notturne durante le quali la temperatura esterna si abbassa e il metabolismo del nostro corpo a riposo riduce al minimo indispensabile la produzione di calore.

Il “funzionamento” del sacco a pelo non è però diverso da quello dei vestiti che indossiamo durante il giorno.

L’intreccio delle fibre (o delle piume) crea un sistema di “cellette” che imprigionano le molecole d’aria attorno al corpo limitandone i movimenti convettivi responsabili della dispersione del calore verso l’ambiente esterno più freddo.

In sostanza, attorno al corpo si viene a creare un cuscinetto isolante.

Proprio questa capacità di isolamento termico è anche la caratteristica essenziale di ogni sacco a pelo, che, in base al regolamento europeo EN 13537, deve essere chiaramente indicata sull’apposita etichetta.

Leggendola si possono scoprire i dati emersi dai test di laboratorio effettuati su quello specifico prodotto secondo standard ben determinati che tengono conto delle caratteristiche del metabolismo sia maschile e femminile.

1 – Attenti all’etichetta del sacco a pelo

Sono diversi i valori che qualsiasi etichetta presente su un sacco a pelo deve indicare:

In primo luogo la temperatura massima, cioè la temperatura esterna più elevata rispetto alla quale un maschio adulto può trascorrere una notte di sonno confortevole, senza sudare eccessivamente.

C’è poi anche la temperatura comfort, ovvero la temperatura esterna più bassa alla quale una donna adulta standard può trascorrere una notte di sonno confortevole senza interruzioni.

Troviamo anche la temperatura limite, cioè la temperatura esterna più bassa rispetto alla quale un maschio adulto standard è in grado trascorrere una notte di sonno confortevole senza interruzioni (si tratta di un parametro di circa 5°C inferiore rispetto alla temperatura limite femminile)

Infine, è segnalata anche la temperatura estrema, ossia la temperatura esterna più bassa rispetto alla quale una donna adulta standard è protetta dall’ipotermia (ma non dal congelamento delle estremità), che permette di trascorrere 6 ore di sonno non confortevole e non continuativo.

 

2 – Temperatura e zona comfort per un sonno inattaccabile

Per la scelta del proprio sacco a pelo il parametro della temperatura è sicuramente il primo di cui tenere conto.

Bisogna quindi cercare di scegliere un prodotto la cui “zona comfort” corrisponda il più possibile alle temperature che si dovranno affrontare.

Per un utilizzo estivo in zone di media montagna, ad esempio, può essere adeguata una temperatura comfort fra i +5°C e i +10°C.

Mentre per un bivacco in alta montagna sarà necessario utilizzare, anche in estate, un sacco con temperature comfort inferiori agli 0°C.

Foto d’archivio

Oltre alla temperatura, ci sono altre caratteristiche che determinano le qualità di un sacco a pelo e che vanno valutate sempre sulla base delle modalità di utilizzo.

Di seguito trovate quelle principali.

 

3 – La forma ideale: a ciascuno la sua

Sul mercato si possono trovare sacchi di due diverse forme.

Quelli “rettangolari”, i quali hanno il vantaggio di lasciare ampio spazio per il movimento di gambe e braccia risultando molto confortevoli.

Questi spazi ampi, tuttavia, determinano il fatto che l’aria si possa spostare più liberamente.

Di conseguenza, questi lasciano spazio a quei movimenti convettivi che influiscono negativamente sulle capacità di isolamento termico del sacco.

Più spazio significa poi più tessuto e più imbottitura, quindi più peso e più ingombro.

Tutte queste caratteristiche fanno del sacco rettangolare un prodotto adatto generalmente per climi miti e per chi non deve stare a centellinare i grammi che si deve portare sulle spalle.

Il tipico sacco a pelo da outdoor è invece quello “a mummia”, sagomato sulle forme del corpo umano, che ottimizza sia pesi che spazi.

In generale, quest’ultima tipologia tipo di sacco è dotata anche di un cappuccio imbottito, essenziale per l’utilizzo in climi freddi.

La testa, infatti, è una delle zone del corpo che produce la maggiore dispersione di calore.

 

4 – I materiali: scegliere la qualità

Un’altra caratteristica fondamentale riguarda i materiali impiegati per realizzare il sacco.

La classica imbottitura dei sacchi a pelo è la piuma, da sempre apprezzata per la sua capacità di isolamento termico, per la leggerezza e la comprimibilità.

A fronte di queste indubbie qualità, però, ci sono alcuni inconvenienti di cui tenere conto.

La piuma, infatti, tende ad assorbire l’umidità, asciuga molto lentamente e, una volta bagnata, perde gran parte delle sue capacità isolanti.

Dunque, l’alternativa più valida, soprattutto per chi utilizza il sacco in ambienti particolarmente umidi, sono le fibre sintetiche.

Quelle di buona qualità, pur avendo un peso generalmente superiore a quello della piuma, offrono ottime performance per quanto concerne le temperature di utilizzo, sono in grado di asciugare rapidamente e, anche se bagnate, mantengono elevati standard di isolamento termico.

 

I modelli consigliati

 

Ferrino Lightec Duvet 1000

Un prodotto di grande qualità, facile da trasportare e con ottime rifiniture.

All’apparenza potrebbe sembrare fin troppo leggero e magari poco efficace nell’isolamento dall’ambiente esterno, ma i materiali costruttivi di grande qualità garantiscono performance impeccabili.

È perfetto per chi vuole affrontare trekking di più giorni e affrontare climi rigidi.

Infatti, questo sacco a pelo è dotato di un cupolino para freddo e di un termo collare imbottito con sistema “one touch”, utile per controllare facilmente l’apertura del cappuccio.

Col prodotto viene venduta anche una sacca per la compressione per facilitarne il trasporto.

_ Disponibile su Amazon:

 

Sea to Summit Ascent AcII

I sacchi a pelo sono fondamentali per un trekking di più giorni, per questo è importate che siano sì performanti ma anche non eccessivamente pesanti.

Questo modello risulta essere confortevole e spazioso, ed è dotato di 3 aperture con cerniera (a tutta lunghezza da un lato, a mezza lunghezza dall’altro), più una fessura attorno alla parte inferiore utile per regolare la temperatura.

Pesa poco meno di 1 Kg  ed è dotato di una serie di deflettori verticali e orizzontali che garantiscono ottimo isolamento e protezione dal freddo.

L’avanzato sistema di ventilazione consente di dormire comodamente anche con temperature molte più alte.

_ Disponibile su Amazon:

 

 

Mammut Relax Down Bag

Questo sacco a pelo è decisamente perfetto per l’estate, ed è adatto specialmente a chi ama dormire comodo.

La struttura, infatti, è molto larga e confortevole rispetto ai prodotti della concorrenza.

La versione maschile è classificata per un uso fino a 28° C (quella femminile è di 4° C più calda) e una cerniera a doppio cursore taglia la parte centrale per facilitare la regolazione della temperatura.

Nel pacchetto sono inclusi anche dei tappi per le orecchie e una maschera per il sonno.

_ Disponibile su Amazon (modello uomo):

_ Disponibile  su Amazon (modello donna):

 

 

Marmot Paiju Bag

Questo sacco a pelo è stato progettato per affrontare escursioni negli ambienti più difficili, anche senza tenda.

Il guscio esterno, infatti, è impermeabile e idrorepellente.

L’umidità e il freddo non penetrano dentro la struttura che consente di dormire anche all’esterno della tenda.

Ottima anche la resistenza al vento.

Insomma, si tratta di un ottimo strumento per chi vuole fare un trekking di più giorni senza doversi portarsi dietro la tenda.

_ Disponibile su Amazon:

 

Salewa Spice-2 SB

Lo Spice-2 SB è un sacco a pelo sintetico studiato per il trekking in ambienti umidi e piovosi.

I materiali di costruzione e il guscio esterno garantiscono impermeabilità e isolamento dall’umidità.

L’imbottitura sintetica è costruita con fibre ad alta tecnologia che offrono elevato isolamento e prestazioni di lunga durata.

È impermeabile all’umidità (le fibre resistenti all’acqua isolano anche se umide).

Questo sacco a pelo è adatto per temperature fino a -2° C.

Lo Spice ha una cerniera a due vie a tutta lunghezza con patta anticatch compatibile con tutti gli altri sacchi a pelo Salewa prodotti negli ultimi 3 anni.

Infine, questo prodotto è dotato di un cappuccio sagomato, il termocollare e una zip nella zona dei piedi per regolare la temperatura all’interno.

Tutte le coulisse sono facili da usare con una sola mano.

È adatto a persone alte fino a 185 cm.

_ Disponibile su Amazon:

 

 

The North Face Blue Kazoo Eco 15 Sleeping Bag

Questo sacco a pelo è versatile e molto spazioso, progettato per essere utilizzato in ambienti molto diversi, e per temperatura sia calde che fredde.

Si tratta di un prodotto altamente comprimibile capace di mantenere loft e calore stagione dopo stagione.

Il cappuccio completamente isolato con un collare è progettato per sigillare le brezze fredde e per aiutare a mantenere la testa sempre calda.

È dotato di deflettori trapezoidali della camera laterale che riducono i punti freddi e mantengono il soppalco.

Inoltre, la cerniera laterale a 3 rende più semplice sia l’entrata che l’uscita dalla borsa e consente di risparmiare molto peso.

_ Disponibile su Amazon:

 

_ Leggi gli altri nostri articoli sull’abbigliamento e le attrezzature per il trekking:

 

Seguici sui nostri canali social!
Instagram –  Facebook – Telegram

 

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Come preparare lo zaino per il trekking invernale: 9 consigli fondamentali

Zaini da trekking in offerta per il Black Friday: le migliori occasioni

Come lavarsi dopo averla fatta: Culoclean e i bidet per escursionisti