Come scegliere una torcia per il trekking: 5 consigli fondamentali
Spesso si sottovaluta l'importanza della torcia per il trekking. Si tratta di un errore grave, soprattutto da parte dei principianti. Vediamo come orientarsi nella scelta di questi dispositivi che possono salvare da guai anche seri durante un'escursione
Le torce per il trekking e l’outdoor: perché sono importanti
Soprattutto con la bella stagione la voglia di escursioni notturne aumenta. Insomma, non ci si puòfar fermare dal buio.
Del resto come diceva Robert Baden-Powell “non esiste buono e cattivo tempo, ma solo buono e cattivo equipaggiamento”.
Quindi scegliamo il giusto equipaggiamento e godiamoci i nostri trekking fino al crepuscolo.
L’oggetto che non dovrebbe mai mancare nello zaino di un trekker è la torcia utile sia per camminare di notte ma anche in situazioni di emergenza per segnalare la propria posizione.
Di torce in commercio ce ne sono molte, ma poche sono adatte ad accompagnarvi sul sentiero, infatti le torce per il trekking devono avere alcune caratteristiche specifiche, vediamo quali sono.
1 – La torcia elettrica: un alleata preziosa sui sentieri
La torcia elettrica può avere dimensione, forma e peso diversi in base al modello e alla finalità per cui è stata progettata, è uno strumento che deve combinare praticità, semplicità di utilizzo ed efficacia.
Le nuove tecnologie l’hanno rivoluzionata: oggi grazie a materiali innovativi e nuove tipologie di lampadine, esistono torce piccole, resistenti e che con una capacità di illuminare inimmaginabili fino a qualche anno fa.
Le torce per il trekking hanno caratteristiche che le avvicinano molto a quelle usate in ambito militare, infatti questi oggetti devono essere:
- Resistenti agli urti.
- Leggeri.
- Compatti.
- Resistenti al’umidità e alla polvere.
- Avere durata prolungata.
2 – Le torce a mano, da utilizzare alla bisogna
Le prime sono quelle che si definiscono “a impugnatura”, dalla forma allungata ed ergonomica, progettate per essere appunto impugnate quando necessario ed essere poi riposte nello zaino.
Solitamente più grandi delle sorelle frontali, ma oggi di dimensioni contenute per non ingombrare troppo una volta riposte nello zaino.
3 – Le torce frontali, comode e pronte all’uso
Le seconde hanno un struttura formata da una comoda cinghia da allacciare intorno alla testa dell’escursionista o montata sul casco.
Progettate per essere leggere ed essere tenute sempre pronte all’uso.
Una volta accese producono un fascio diluce diretta dall’alto, che permette una visione più ampia e lasciano le mani completamente libere.
4 – Attenzione alla luce prodotta: la tecnologia LED
Sarà banale dirlo, ma l’aspetto più importante di una torcia è la luce e proprio su questo punto sono intervenute le innovazioni tecnologiche più importanti.
Le torce da trekking oggi utilizzano tutte la tecnologia LED, acronimo di Light Emitting Diode, che ha rivoluzionato il mercato sostituendo le vecchie lampadine e consentendo di ridurre drasticamente le dimensioni e il peso di questi oggetti incrementando la capacità luminosa.
I LED sono vantaggiosi non solo in termini di luminosità e peso ma anche, e soprattutto, in termini di consumo energetico.
Questa tecnologia ha permesso di progettare torce con un consumo inferiore anche del 90% rispetto a quelle di generazione precedente, garantendo ottime performance di autonomia.
5 – Batterie, una questione di sicurezza
Solitamente le torce sono alimentate con batterie stilo o a ioni di litio.
Le prime si trovano all’interno del corpo della torcia, durano anche una decina di ore di attività e devono essere poi sostituite, le seconde invece sono ricaricabili.
La differenza sostanziale è nella qualità della luce.
Infatti quasi sempre le batterie durano di più nel tempo, ma scaricandosi, si determina un abbassamento dell’intensità luminosa che apparirà più debole.
Le torce a ioni di litio possono essere poste sotto carica ogni volta che potete, in modo da avere una qualità sempre elevata della luce.
Nei nuovi modelli è presente un segnalatore di carica, con delle comode tacchete in modo da indicare quando sostituire la batteria o metterla sotto ricarica.
7 modelli di torcia per il trekking tra i migliori sul mercato
Vediamo dunque 7 modelli di torcia frontale e manuale tra i migliori presenti sul mercato. Abbiamo selezionato modelli diversi per qualità, prezzo, autonomia, design e potenza, per soddisfare le esigenze e le tasche di tutti.
Fenix PD35, la torcia manuale dall’autonomia top
Introduce la nuova modalità Eco grazie alla quale raggiunge un’autonomia di 430 ore.
Si va da 3 lumen di fascia bassa fino a 1.000 lumen.
In modalità turbo si possono facilmente vedere oggetti a 200/250 metri. È più che sufficiente per la maggior parte dei casi d’uso outdoor.
Impermeabile fino a 2 m, antipolvere e resistente agli urti.
La Nitecore EDC27, la torcia dal design unico
Lanciata nel 2023, continua ad essere un’ottima scelta e per il design originale.
Una torcia piatta con clip da tasca, molto sottile, che può quindi essere facilmente trasportata nel taschino di pantaloni, camice e magliette.
Per accenderla è sufficiente premere il grosso interruttore sul retro.
Accanto all’interruttore più grande c’è ne uno più piccolo per passare da una modalità all’altra.
Ha una potenza massima di 3.000 lumen e una portata di 200 metri per tutte le esigenze in ambiente outdoor.
Dotata di display OLED di facile lettura, sul quale vedere il tempo di funzionamento e la potenza del fascio di luce.
OLight Warrior X Pro, la potenza ai massimi livelli
La potenza massima di 2.250 lumen, con capacità di proiettare fino a 600, dà l’idea delle prestazioni di questa torcia.
Anche dimensioni e peso sono molto buoni: 239 grammi e meno di 150 mm di lunghezza.
Funziona con una batteria ricaricabile da 5.000 mAh con presa USB da 12 volt o un caricabatterie.
Ledlenser MH11, comoda ed efficiente
Se il prezzo non spaventa, questa è certamente una delle migliori lampade frontali sul mercato.
Con la sua potenza da 1.000 lumen il fascio di luce raggiunge una distanza di 320 metri.
L’interfaccia utente è semplice e intuitiva, dotata di un pulsante singolo che comanda tutte le funzioni.
Una delle funzionalità più interessanti è l’adattamento automatico della potenza della luce allo scenario: ciò significa che la luce si abbassa se gli oggetti da illuminare sono vicini, mentre diventa più potente quando si deve illuminare un’area più ampia.
Pesa 180 grammi, con un’autonomia di 100 ore dichiarate.
Black Diamond Icon, la frontale adatta a tutti i trekking
Ottima potenza e buona illuminazione a lunga distanza, resistenza all’acqua e autonomia eccellente.
Ideale per lunghi trekking in montagna in condizioni climatiche avverse. Ha luci extra blu, verdi e rosse.
Comoda da indossare grazie all’elastico confortevole che impedisce di sganciarsi o scivolare.
Black Diamond Spot 400-R, un classico
In circolazione da anni ed è ancora una delle migliori scelte per gli appassionati.
Si tratta di una lampada frontale piccola, potente ed efficace con una potenza massima di 400 lumen che le permette di illuminare chiaramente gli oggetti fino a 100 metri di distanza.
Sebbene sul mercato ci siano torce molto più potenti, questa è sufficiente per la stragrande maggioranza degli utilizzi e delle condizioni.
L’interfaccia utente è semplice e intuitiva: ha due pulsanti, uno per accenderla e spegnerla e l’altro per cambiare funzionalità tra spot, prossimità, rosso e strobo.
La dimensioni sono ridotte e il peso contenuto, caratteristiche che la rendono un’ottima scelta per i trekking di più giorni.
Si ricarica tramite una comune porta micro-USB.
Petzl Tikkina, l’essenziale a basso costo
La lampada frontale Petzl Tikkina è una lampada senza fronzoli che fa quello che ci si aspetta.
Costa poco e offre un proiettore adatto alle esigenze fondamentali dell’outdoor.
Per chi è più attento all’ambiente si possono anche batterie ricaricabili CORE da 1.250 mAh
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