Una donna cammina in città per allenarsi - Foto Getty Images
Camminare in città sta diventando un’abitudine sempre più diffusa per rimettersi in forma e magari prepararsi a fare trekking più impegnativi in ambiente naturale.
Un’attività che ha molti aspetti positivi e si sposa bene con i ritmi di vita frenetici che molti di noi vivono durante la settimana.
È stato soprannominato fit walking per porre l’accento sul benessere che ne trae il nostro organismo, se fatto con regolarità e costanza.
Un termine che però nasconde un aspetto fondamentale di questa disciplina: la possibilità di conoscere luoghi nuovi della propria città.
Si può camminare dovunque, in città o nel proprio quartiere ma camminare rimane sempre e comunque uno strumento di conoscenza oltre che di benessere.
Vi sveliamo un piccolo segreto, diversi lettori che hanno deciso di iniziare a “passeggiare” in città, per tenersi in allenamento per trekking più lunghi e impegnativi, ci hanno scritto stupiti per quello che gli è accaduto.
E cosa mai gli sarà accaduto? Hanno scoperto angoli e luoghi della propria città che in tanti anni mai avevano visto.
Le città, specie quelle italiane con centri storici ricchi di storia e fascino, possono diventare palestre all’aria aperta e territori da esplorare.
Siamo tornati al concetto di camminare più “nostro”, quello fatto per stare bene e per conoscere. Possiamo immaginare che dietro al successo di questa nuova attività ci sia proprio questo perfetto connubio di elementi.
Venendo ora all’abbigliamento e alle attrezzature, la prima cosa da dire è che servono prodotti diversi da quelli necessari per un trekking nella natura.
Iniziamo dall’elemento più importante: la scarpa. I modelli adatti a questa attività di cammino si avvicinano molto di più alla scarpa da running o trail running che non allo scarpone da trekking.
Per le prime volte si possono tranquillamente utilizzare delle scarpe da corsa ma, se si vuole fare spesso questa attività, è meglio scegliere un modello appositamente progettato per questo scopo.
La prima grande differenza la troviamo nella tomaia, la parte superiore che riveste il piede, le migliori sono quelle in tessuto traspirante (generalmente in materiali appositamente studiati) che permettono una maggiore aerazione del piede.
Anche le suole si differenziano molto rispetto ai modelli da trekking , infatti non è diverso solo il terreno calpestato ma anche il movimento del nostro piede.
Il tacco delle scarpe da fitwalking, è più arrotondato proprio per consentire al tallone di avere un migliore appoggio sul terreno.
Questa è una prima grande differenza anche rispetto alle scarpe da running, che non son progettate per questo movimento che, nella corsa, non avviene.
Nel cammino veloce il movimento è molto più accentuato, sia rispetto alla corsa che al trekking sui sentieri, si appoggia la parte posteriore del tallone e si fa scorrere il piede fino alle punte, sfruttando anche la flessione di queste ultime per avere la spinta.
Ecco perché le suole delle scarpe da fitwalking presentano molte scanalature orizzontali, che si fanno fitte in corrispondenza delle punte, per garantire maggiore flessibilità.
Un ultimo aspetto importante è nella composizione del battistrada, la gomma della scarpa che tocca il terreno, molto più morbido e abrasivo dello scarpone da trekking ma più resistente delle scarpe da running.
_ Ecco quali sono le migliori scarpe da trekking urbano:
Non facciamoci ingannare dal contesto urbano, per non andare incontro a spiacevole inconvenienti è importante utilizzare abbigliamento tecnico sportivo, piuttosto che jeans o altri materiali poco adatti.
Anche per l’abbigliamento il mondo della corsa è quello più vicino in termini di materiali, rispetto al trekking di montagna.
Muovendosi in un contesto cittadino abbiamo minore necessità di vestirci a cipolla o di indossare capi resistenti e altamente performanti.
Meglio utilizzare tessuti acrilici di nuova generazione, sono capi che garantiscono un’ottimale smaltimento del sudore e del calore che si accumula camminando.
Meglio lasciare nel cassetto capi di cotone e la lana, per quanto confortevoli, non sono ideali per fare attività fisica con temperature che sono quasi sempre sopra lo zero.
Le maglie e le felpe per la corsa vanno bene anche per la camminata, poiché sono realizzate con materiali traspiranti che non trattengono il sudore e ci tengono asciutti durante l’attività.
Per i pantaloni possiamo optare per quelli da trekking con tasconi, utili per mettere documenti e chiavi di casa.
La camminata veloce non ci sottopone ai “sobbalzi” della corsa, avere qualcosa in tasca non ci darà particolarmente fastidio.
_ Ecco l’abbigliamento intimo adatto anche al trekking urbano:
_ Ecco una selezione di pantaloni da trekking, adatti anche all’uso cittadino:
Per le prime settimane sicuramente sarà sufficiente un buon paio di scarpe e dell’abbigliamento adatto, ma se camminare in città diventerà la vostra attività sportiva principale, sul mercato ci sono alcuni accessori che possono essere utili per monitorare l’attività e i progressi.
Il principale, che si consiglia di utilizzare anche ai neofiti, è uno smartwatch per lo sport e l’outdoor.
Uno strumento che permette di tenere sotto controllo la frequenza cardiaca e diversi parametri essenziali, come la pressione sanguigna, i chilometri percorsi e i dislivelli affrontati.
Per chi ne viene da lunghi periodi di sedentarietà questo strumento è particolarmente prezioso perché è in grado di rilevare variazioni anomale del battito, consentendo di gestire al meglio lo sforzo durante la camminata.
Ma è altrettanto utile per chi vuole avere un approccio professionistico all’attività sportiva, monitorando i progressi dell’allenamento.
Misurare le distanze percorse nel corso delle uscite sportive, ma anche tenere traccia dei passi che si percorrono in una giornata, è molto importante per monitorare i propri progressi una settimana dopo l’altra.
_ Ecco i miglio smartwatch per l’outdoor:
_ Gli migliori modelli di smartwatch Polar:
Coloro che invece volessero qualcosa di universale, da usare in montagna così come in città, per avere dei dati precisi su spostamento e distanze percorse possono affidarsi agli orologi GPS per l’outdoor.
È importante che siano chiare le proprie esigenze ed aspettative, gli orologi da outdoor proposti dai brand più importanti offrono prestazioni di ottimo livello ed è incredibile scoprire quante cose possono fare (bene) questi apparecchi.
Ovviamente dipende tutto dalle vostre esigenze ed aspettative, per camminare in città un normale smartwatch è sufficiente, se invece si cerca un oggetto utile anche per i cammini o trekking di più giorni, meglio un orologio pensato per questo uso.
Abbiamo scritto un articolo dedicato proprio ai migliori modelli di orologi per l’outdoor presenti sul mercato, se volete avere qualche informazione più approfondita.
_ I migliori orologi GPS per l’outdoor in commercio:
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