nice and active senior woman hiking with snow shoes in deep powder snow in the Hochhaedrich area of Bregenz Forest in Vorarlberg, Austria
Quali caratteristiche devono avere le ciaspole per poter essere utilizzare. Ma soprattutto ci sono dei modelli da prediligere rispetto ad altri?
Iniziamo con il fare alcune distinzioni. Esistono sul mercato ciaspole di origine nordamericana, realizzate con un telaio esterno in materiali compositi e la parte centrale morbida, spesso senza alza tacco e rampant.
Questi prodotti sono particolarmente validi, a prescindere dai costi stratosferici, sulle soffici e profonde nevi del Grande Nord, assolutamente inefficienti alle nostre latitudini.
Le nevi nordamericane sono molto abbondanti e la quasi assenza di umidità le mantiene polverose molto a lungo.
Per questo motivo, le racchette canadesi (questo uno dei nomi delle “ciaspole”) devono avere una superficie molto ampia per poter sostenere il peso di una persona.
Inoltre la morfologia di quelle montagne si presenta con ampi spazi pianeggianti e il miglior modo per procedere è far “strisciare” l’attrezzo sul terreno, con una progressione molto simile a quella che si pratica nello sci da fondo.
Sulle Alpi, invece, la neve si trasforma molto velocemente diventando umida e compatta, perciò la superficie della racchetta può essere più contenuta.
Sulle nostre montagne spesso, per progredire sulla neve, bisogna sollevare il piede con un movimento simile alla camminata, per evitare di “sfondare” la neve aumentando la fatica della progressione.
Inoltre i pendii alpini sono quasi sempre ripidi ed è necessaria una buona tenuta degli attrezzi in tutte le direzioni.
La ciaspola alle nostre latitudini deve pertanto essere rigida, dotata di attacco snodabile che aiuta la progressione, con possibilità di bloccarlo posteriormente, ramponi anteriori, “denti” inferiori e/o laterali, alza tacco.
Da preferire i modelli con attacchi a regolazione rapida, meno indicati invece quelli con attacco automatico, perché sono molto precisi nel passo ma necessitano di calzature con suola rigida e “inviti” sulle suole.
Le ciaspole si differenziano in sinistra e destra e, anche per distinguerle, la fibbia di chiusura deve sempre essere tenuta all’esterno.
Ecco alcune soluzioni da poter scegliere sul mercato.
Ciaspole con spatola rimovibile che permette di muoversi agilmente su neve fresca e polverosa.
Se disinserita, grazie ai ramponi e alla sagoma del telaio, diventa una racchetta aggressiva in grado di affrontare pendii con una tenuta ineguagliabile.
Telaio in lega di alluminio con profilo a T. Ideale per qualsiasi terreno e tipologia di neve. Le dimensioni garantiscono un ottimale galleggiamento anche nelle nevi più profonde.
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Ciaspole tecniche, stabili, con un’ottima trazione grazie ai grip laterali.
Si indossano velocemente e mantengono le regolazioni dello scarpone. Sono dotate di alzatacco che si inserisce con una semplice spinta del bastoncino.
Questo modello, oltre ad avere i sei puntali in acciaio e i ramponcini anteriori, ha le lame dentate laterali che garantiscono un buon grip anche durante i traversi più lunghi.
Pinter è la racchetta da neve che si contraddistingue per le sue dimensioni poco ingombranti, che assicura un eccellente comfort nella camminata, mantenendo comunque un buon galleggiamento in neve fresca.
Dotata di un sistema completo di ramponaggio, la ciaspola Pinter è adatta anche a camminate su pendii inclinati.
Inoltre è dotata di un innovativo sistema di bloccaggio / sbloccaggio attacco integrato al sistema di alzatacco, tutto azionabile con bastoncino.
Ciaspole consigliate per pesi leggeri perché nella neve fresca hanno poca tenuta vista la sagomatura della superficie.
Buon rapporto qualità prezzo, facile lo sgancio e aggancio degli scarponcini anche l’alzatacco è comodo da agganciare / sganciare.
La racchetta da neve perfetta per iniziare!
In materiale plastico leggero, la superficie è stretta, ideale per neve dura e trasformata dal vento.
La parte posteriore molto flessibile, FlexTail, è in grado assorbire gli urti che possono affaticare il tallone, mantenendo il piede nella sua posizione naturale.
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