Pantaloni da trekking: 5 consigli fondamentali per non sbagliare acquisto

1 agosto 2024 - 15:25

Come scegliere i pantaloni da trekking: le regole fondamentali

La prima domanda che assilla chi vuole fare trekking di solito è come scegliere la scarpa.

Spesso però nonsi pone la dovuta attenzione ad un elemento dell’abbigliamento che può fare davvero la differenza tra una serena gita nella natura e una via crucis.

Il pantalone da trekking infatti ha il compito di custodire e proteggere una delle parti del nostro corpo più sollecitate mentre si cammina: le nostra gambe.

Questo capo di abbigliamento deve riuscire a coniugare diverse esigenze.

Prima di tutto il comfort e la morbidezza, ma anche traspirabilità e resistenza agli impatti col terreno o con arbusti, insomma una bella fatica.

Uno degli errori più frequenti dei principianti del trekking è quello di utilizzare pantaloni normalmente indossati nel tempo libero, primi fra tutti i jeans.

Il problema è che questo fantastico tessuto, che ha rivoluzionato la moda di intere generazioni, ottimo per l’ufficio o una serata in un locale è tra i meno adatti per chi vuole camminare nella natura.

Vediamo allora sei consigli fondamentali per non sbagliare acquisto.

 

1 – Comodità e resistenza sono condizione necessaria, ma non sufficiente

La prima cosa da fare è ricordare che stiamo parlando di materiale tecnico e, come tale, le sue caratteristiche devono essere pensate e studiate per soddisfare le esigenze dell’attività per la quale si utilizza.

Immaginiamo quindi di essere in cammino su un sentiero di montagna.

Ph.: Gettyimages/edb3_16

Il primo passo lo faremo magari la mattina piuttosto presto, quando ancora i raggi del sole sono troppo deboli per scaldare l’atmosfera e il venticello dell’alba picchia, freddo e pungente, contro le nostre gambe.

Col passare del tempo, il nostro corpo si scalda per l’attività fisica svolta e la temperatura esterna cresce, inizieremo così a sudare e a sentirci accaldati, avremmo quindi necessità di disperdere il calore e il sudore.

In montagna le condizioni climatiche mutano in fretta e delle nuvole nere e minacciose coprono il sole.

In pochi minuti finiremo per bagnarci non è più il sudore ma le grosse gocce d’acqua che cadono dal cielo, frutto di un improvviso temporale.

Ecco che, nonostante la mantella indossata in fretta e furia, le nostre gambe non perfettamente coperte hanno preso tutta quell’acqua che la mantella non è riuscita a contenere.

Per tutte queste ragioni, il comfort non è sufficiente a scegliere i pantaloni che devono soddisfare molte altre esigenze,  come vedremo nei prossimi punti

 

2 – Traspirabilità, un imperativo assoluto per i pantaloni da trekking

Il pantalone deve sicuramente garantire un ottimo isolamento termico ed impermeabilità, oltre ad essere protettivo e resistente a strappi e abrasioni.

Ma è assolutamente essenziale che sia traspirante e consenta al sudore e al calore, che si sviluppa durante la camminata, di uscire e disperdersi nell’aria.

Il rischio che si corre è quello di trovarsi le gambe, prima, e le calze, poi, completamente inzuppate di sudore.

Questo renderebbe il trekking assai poco piacevole, con il serio pericolo di patire anche qualche conseguenza fisica.

Ecco una prima ragione contraria all’utilizzo dei jeans, questo tessuto non è affatto traspirante e non è pensato per aiutare il corpo a disperdere il calore ma non solo!

L’altro inconveniente, di cui parleremo meglio al prossimo punto, e di trovarsi i jeans intrisi dal sudore, diventando rigidi, pesanti e assolutamente inadatti al cammino.

 

3 –  Impermeabilità: il tessuto dei pantaloni deve proteggere dall’umidità

Che sia la sudorazione per l’attività fisica oppure il temporale improvviso, i nostri pantaloni probabilmente saranno destinati a bagnarsi.

Per questa ragione, in primo luogo, è importantissimo che il tessuto sia in grado di proteggerci dalle fonti di umidità esterne.

Deve essere quindi impermeabile ed impedire all’acqua di entrare nelle fibre facendola invece scivolare verso il terreno.

In secondo luogo è molto importante la loro capacità di dispersione dell’umidità che arriva dall’interno, dalla sudorazione, che può essere anche molto intensa.

Ph.: Gettyimages/ Remains

Il tessuto del pantalone deve essere in grado di far uscire l’umidità evitando che si condensi sulle nostre gambe.

Un altro aspetto essenziale per un capo di abbigliamento destinato ad essere utilizzato in ambienti outdoor, in cui ci possono essere improvvise precipitazioni o sbalzi termini e la capacità di asciugarsi rapidamente.

Pochi minuti di esposizione all’aria aperta devono essere sufficienti per far ritornare i pantaloni asciutti e confortevoli.

Chi non ha mai provato, almeno una volta, la spiacevole sensazione di rovesciarsi dell’acqua sui jeans?

Ricorderete di certo la rapidità con la quale si sono impregnati di liquido e l’opposta lentezza nell’asciugarsi anche sotto il sole di ferragosto.

 

4 – La comodità e il comfort, per il piacere di camminare

Il pantalone deve essere comodo e riuscire a rispondere alle necessità del trekker.

Ovviamente il materiale deve essere leggero e morbido, ma non bisogna sottovalutare altri aspetti essenziali per il miglio comfort sui sentieri, quali la presenza di tasche possibilmente sigillate e la modularità.

I moderni pantaloni da trekking e da viaggio hanno nella modularità una delle loro caratteristiche fondamentali, essenziale per renderli adattabili a cambiamenti climatici e di temperatura.

Diversi modelli di pantaloni da trekking infatti, grazie a delle cerniere, possono trasformarsi rapidamente in pantaloni a mezza gamba e perfino in shorts adatti alle situazioni di maggior sforzo fisico e calore atmosferico.

Insomma con un solo acquisto si hanno a disposizione tre capi diversi, non male, specie per chi non è un trekker abituale.

Le cerniere sono molto utilizzate in questo tipo di pantaloni proprio per la loro comodità (lampo).

Ci sono quelle che “trasformano” il pantalone, quelle per chiudere le tasche e perfino quelle per far passare più aria, ma al momento dell’acquisto prestiamo attenzione alla loro struttura.

Infatti devono essere completamente stagne, meglio se doppie, il rischio altrimenti sarebbe quello di avere un capo di abbigliamento con tessuto impermeabile ma non stagno.

 

5 – Cintura o la fascia elastica? Una scelta che dipende dal tipo di trekking

La cintura non è presente in tutti i pantaloni da trekking.

Quelli che la possiedono possono averla rimovibile o fissa.

Anche per questo aspetto non possiamo che dirvi di badare alle vostre esigenze, se siete persone che variano frequentemente peso e stazza, forse è meglio un modello con la cintura, più personalizzabile.

Se state intraprendendo un lungo viaggio a piedi, come la via francigena, potrebbe comunque essere meglio optare per un pantalone con la cintura.

Infatti camminando per diversi giorni di fila, è molto frequente perdere diversi chili ed è importante quindi avere un pantalone che sappia adattarsi.

In altrettanti modelli è presente la fascia elastica in vita, probabilmente più comoda e flessibile della cintura perché garantisce una migliore mobilità.

La sua capacità di adattarsi ai movimenti del corpo consente una libertà nei movimenti che la cintura non sa dare senza opportuna regolazione.

Ci sono però dei contro, infatti la sua capacità di adattarsi ha dei limiti piuttosto stringenti, non è in grado di assorbire variazioni di taglia troppo grandi, inoltre l’elastico dopo un prolungato utilizzo può perdere la sua flessibilità.

Concludendo posso dirvi di optare per la cintura se avete un solo paio di pantaloni da trekking, se dovete affrontare un lungo cammino oppure se da un anno all’altra solitamente cambiate molta massa, in caso contrario potrete fare affidamento sull’elastico.

 

Vediamo ora alcuni tra i migliori modelli sul mercato di pantaloni da trekking per donna e per uomo.

 

Modelli da uomo

The North Face – Regular Exploration

Pantaloni per tutto l’anno, ottimi per qualsiasi tipo di avventura.

Da indossare lunghi per protezione aggiunta in condizioni miti o di bagnato ma quando esce il sole e l’intensità aumenta si apre la cerniera sulla coscia e si trasformano in un robusto paio di shorts.

Il tessuto leggero aiuta a spostarti con facilità in montagna, mentre la resistente finitura idrorepellente garantisce che l’avventura possa continuare anche quando inizia a piovere.

Il fattore di protezione solare 50 protegge la pelle dalla luce diretta del sole.

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CMP – Stretch Zip Off

Due pantaloni in uno.

Grazie alla funzione Zip Off,  possono essere trasformati in pantaloncini con una cerniera. Ideale per qualsiasi situazione meteo durante le escursioni estive.

Sono realizzati in un tessuto ad asciugatura rapida, antimacchia e leggero e resistente.

Garantisce inoltre protezione dai raggi UV (UPF 30).

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Salewa – Pedroc 3

Salewa è sempre una garanzia nel campo dell’abbigliamento per in trekking e l’outdoor, lo conferma anche in questo ambito.

Il Pedroc Durastretch è un pantalone realizzato per lo speed hiking, in condizioni meteo mutevoli.

È leggero, anti-vento e idrorepellente, in morbido tessuto Durastretch elastico in 4 direzioni che garantisce una protezione leggera e un’ottima traspirabilità.

È anche trattato DWR (durable water repellent), senza PFC.

La gamba, stretta e dritta, la vita ergonomica e le ginocchia preformate, sono ottimi per muoversi velocemente su terreni accidentati e permettono grande libertà di movimento.

Con dettagli riflettenti per le partenze all’alba o l’allenamento, la sera.

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Salomon – Wayfarer Tapered Pant

Un’altra azienda celebre nell’ambito dell’abbigliamento da montagne e outdoor.

Questo capo è costruito con tessuto di ottima fattura che garantisce un comfort elevato.

Il sistema Bluesign difende la produzione tessile sostenibile, versatile e adatto sia per il trekking che per l’esercizio fisico leggero.

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Modelli da donna

CMP – Zip Off Dry

Pantaloni lunghi in poliestere elasticizzato ideali per una camminata oppure per un’ escursione in montagna.

La tecnologia Dry function favorisce l’immediata evaporazione di sudore e umidità mantenendo il corpo asciutto ed in totale benessere.

Il materiale elastico (4-way stretch) permette un’ottima libertà di movimento.

La tipologia di tessuto garantisce una protezione 30 dai raggi solari.

Questi pantaloni presentano due tasche laterali con zip, una comoda cintura in vita ed una cerniera sopra il ginocchio che permette di utilizzarli anche come pantaloni corti nelle giornate più miti.

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Salewa – Fanes

Adatti per i trekking in montagna e l’uso in viaggio con climi freddi.

Girovita piatto con passanti 2 tasche esterne con cerniera.

Tasca posteriore con cerniera.

Il tassello consente una libertà di movimento ottimale, mentre la zona del ginocchio preformata e gli inserti elasticizzati offrono ulteriore comfort.

Disponibile su Amazon:

 

The North Face –  Horizon Convertible Plus

Un altro pantalone da trekking per la donna, tessuti e finiture di alta qualità, che garantiscono protezione dalla pioggia, raggi UV e una rapida asciugatura.

Ottimi per escursioni, sono dotati di una finitura idrorepellente per respingere la pioggia leggera e della protezione UPF 50 per proteggere la pelle dalla luce solare diretta.

Un tassello sul cavallo consente mobilità, mentre due tasche posteriori garantiscono che gli oggetti essenziali siano riposti in sicurezza.

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Columbia – Saturday Trail

Realizzati con tecnologia impermeabile Omni-Shield, che offre un fattore di protezione UPF 50.

Aderenti sulle gambe e a vita regolare, hanno un tessuto elasticizzato e comodo, con tasca interna di sicurezza.

Perfetti per stare all’aria aperta durante una camminata ma anche per tutti i giorni.

Il taglio aderente al corpo con tessuto estensibile in 2 direzioni, le ginocchia articolate e la vita medio-alta li rendono ideali per le escursioni.

Grazie all’orlo arrotolabile diventano in un attimo pantaloni capri quando fa più caldo.

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