Come pulire le scarpe da trekking: consigli per una corretta manutenzione
Vediamo quali sono gli accorgimenti da prendere per garantire una lunga vita ai propri scarponi da montagna: come lavarli, trattarli e dove riporli quando non si usano.
Cosa bisogna fare prima di riporre gli scarponi dopo un’escursione?
Dopo ogni trekking è buona prassi ripulire con cura i propri scarponi, lavandoli per togliereil fango dalla tomaia e rimuovendo i sassi incastrati nella suola.
Prima di riporre le calzature occorre accertarsi che siano ben asciutte: per essere sicuri che non ci siano residui di umidità è importante far prendere aria allo scarpone rimuovendo la soletta interna.
Attenzione: non “forzate” mai l’asciugatura utilizzando asciugacapelli o altre sorgenti di calore che potrebbero danneggiare le qualità dello scarpone.
Riporre gli scarponi con i lacci allacciati aiuta la calzatura a mantenere la sua forma corretta.
Le scarpe da trekking sono costruite per affrontare senza problemi sentieri fangosi, questo non significa però che gli scarponi possono rimanere sporchi e infangati anche dopo l’utilizzo.
Per mantenerli in buone condizioni e allungare la loro vita è importante pulirli dopo ogni trekking.
Perché non pulire gli scarponi li rovina
Ogni volta che gli scarponi si flettono, particelle di sporco, ghiaia o sabbia penetrano in profondità nella loro pelle e nel tessuto, e durante la camminata fanno frizione come carta vetrata.
Il fango poi assorbe l’umidità dalla pelle durante l’asciugatura, facendola seccare, rendendola meno duttile e facendola invecchiare più velocemente,.
Cosa occorre per pulire gli scarponi
Per pulire lo scarpone, come abbiamo anticipato, si può utilizzare una spazzola speciale per scarpe o un vecchio spazzolino da denti
Per pulirli meglio utilizzare detergenti appositamente realizzati per questo scopo, in alternativa si può fare un mix di acqua e sapone per piatti.
Alla pulizia dello scarpone si procede per step successivi: pulizia esterna, pulizia interna e, infine, asciugatura e conservazione
Pulizia esterna dello scarpone
Come prima cosa si tolgono i lacci e si utilizza la spazzola per rimuovere delicatamente polvere e sporco.
Per una pulizia più approfondita, se è presente fango o sporco più consistente, utilizzare acqua corrente e il detergente per scarponi.
Se avete lasciato lo scarpone sporco e umido in cantina, potrebbe comparire della muffa.
Per rimuoverla utilizzare una miscela composta da 80% di acqua e il 20% di aceto. Risciacquare sempre bene gli stivali con acqua pulita.
Non mettere mai gli stivali in lavatrice, questi lavaggi rischiano di danneggiare le membrane e cuciture.
É importante anche rimuovere il fango incrostato dalle suole, per preservarle e ripristinare la piena aderenza.
Una volta che il fango è asciutto, spazzolando la suola con forza si dovrebbe pulire facilmente.
Per lo sporco incrostato si possono immergere le suole nell’acqua per ammorbidire i detriti e poi usare l’acqua corrente per lavare via lo sporco.
L’asciugatura è uno dei momenti più delicati: gli scarponi devono asciugare a temperatura ambiente in un luogo a bassa umidità.
Non usare mai fonti di calore come stufe, caloriferi o camini. L’eccessivo calore indebolisce i materiali adesivi e invecchia prematuramente la pelle.
Per un’asciugatura più rapida si può utilizzare un ventilatore o anche un phon, ma solo con aria fredda.
Pulizia interna dello scarpone
Per pulire l’interno della scarpa da trekking bisogna prima estrarre il sottopiede interno, che si può lavare a mano o in lavatrice, e poi procedere al lavaggio e all’asciugatura.
Una volta estratta la soletta, si può facilmente spazzolare l’interno dello scarpone per rimuovere eventuali detriti e incrostature.
Questa operazione si deve fare con delicatezza, per evitare di danneggiare membrane e cuciture.
Per igienizzare l’interno dello scarpone si possono utilizzare appositi prodotti disinfettanti.
Dove conservare gli scarponi
É fondamentale conservare gli scarponi in luoghi dove le temperature sono stabili e il clima asciutto.
Le scarpe da trekking non andrebbero mai conservate in soffitte, garage, portabagagli dell’auto o in luoghi umidi, caldi o non ventilati.
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