A Recco per il piacere di sedersi a tavola

18 marzo 2020 - 10:27

Una felice locuzione quella di Golfo Paradiso, che racchiude in sé tutta la bellezza scenografica di un braccio di mare, che da Nervi al promontorio di Portofino presenta una suggestiva scogliera, interrotta solamente da un ristretto numero di variopinti borghi costieri.
Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco e Camogli sono località dall’apparente vocazione estiva, ma capaci di trasformarsi in luoghi di piacere anche nella stagione autunnale ed invernale, grazie all’eccezionale clima della Riviera ligure e al ricco calendario di iniziative culturali, folcloristiche e gastronomiche. Recco in particolare è la più ansiosa di mostrare al visitatore le proprie potenzialità turistiche ed economiche. Questa cittadina dalla forte connotazione commerciale, con numerose attività che la rendono luogo ideale per gli acquisti di fine settimana, emerge soprattutto nell’ambito culinario, e non solo a livello regionale. La patria della focaccia al formaggio annovera alcuni dei ristoranti più rinomati della Liguria: “Ö Vittorio”, “Manuelina” e “Vitturin”, che già ai primi del Novecento davano da mangiare a chi scendeva dai monti con i carri carichi di verdure, ardesie, campane e macchinari per orologeria da torre. I titolari di questi storici locali da marzo ad aprile pilotano le serate gastronomiche e le rassegne della cucina ligure, e alla quarta domenica di maggio organizzano la “Festa della Focaccia”, grazie anche all’aiuto della qualificata categoria dei panificatori, in particolare dello storico panificio “Moltedo”, che annovera più di 130 anni di attività. A privilegiarsi di quest’ultima iniziativa sono i turisti, ben contenti della distribuzione gratuita in piazza della focaccia semplice, di quella condita con la cipolla e, naturalmente, di quella al formaggio. Quest’ultima ha arricchito notevolmente l’immagine di una città, che si è dimostrata fedele interprete dei piatti genovesi, proponendo però al tempo stesso specialità proprie, uniche per creatività e gusto. Abbinando bontà e versatilità la focaccia al formaggio può essere consumata a tavola o come pasto frugale, in spiaggia come al ristorante, a cena come a colazione. La storia però insegna che la sua progenitrice era nata soprattutto come cibo di emergenza, quando gli anziani, le donne e i bambini si rifugiavano sulle alture di Recco per sottrarsi alle razzie dei saraceni. Nei giorni che restavano nascosti dai pirati musulmani, la popolazione si garantiva il pasto grazie alla farina, all’olio e alle formaggette, trasportate con se, durante la fuga nei boschi. Prestando attenzione a non farsi individuare dal mare, i recchesi accendevano il fuoco per arroventare una lastra di ardesia dove veniva appoggiato uno strato di formaggio con sovrapposte due sfoglie di pasta sottile. Naturalmente nel tempo i panettieri hanno affinato il metodo di preparazione, ma gli ingredienti, salvo forse il formaggio molle tipo crescenza, sono rimasti invariati (farina bianca di grano duro, olio di frantoio e sale), rispecchiando in modo speculare quella grande semplicità che è prerogativa della cucina genovese e di cui quella recchese è fedele interprete.

Appunti di viaggio
COME ARRIVARE
In auto: autistrada A12, uscita Recco; oppure Ss. 1 Aurelia
In treno. Linea ferroviaria Genova-Spezia. Stazione Recco

INDIRIZZI E NUMERI UTILI
Pro loco e I.A.T. Recco: tel. 0185.722440
Comune di Recco: 0185.72911

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