Nell’augurare a tutti i lettori di TREKKING&Outdoor una bellissima estate ricca di passeggiate, approfitto di questo mio spazio di riflessione mensile per proporre, in apertura, una iniziativa di trekking a finalità ambientale. Mountain Wilderness organizza dal 24 al 31 luglio un trekking dal Gran Paradiso al Monte Bianco per promuovere la costituzione del Parco Internazionale del Monte Bianco, una delle battaglie storiche dell’associazione ambientalista.
Il trekking si svolgerà lungo un percorso impegnativo dal punto di vista delle ore di cammino e dei dislivelli ma non dal punto di vista alpinistico, a meno che non si voglia partecipare alla salita al Gran Paradiso accompagnati da Guide Alpine con la presenza del Presidente italiano Fausto de Stefani; per qualsiasi informazione rimando al sito http://mountainwilderness.it/mw/html/home.php.
La tutela del Monte Bianco, anche attraverso la richiesta di inserimento nel patrimonio World Heritage dell’Unesco, è sicuramente una battaglia di valore internazionale, ma anche altre montagne del nostro Appennino continuano ad essere minacciate e allora questa estate non sarebbe male se qualcuno pensasse di passare qualche giorno nella zona di San Godenzo per calpestare i sentieri del crinale appenninico, dove si continua a lottare contro la prevista e assurda installazione di megaimpianti eolici; il 2 giugno scorso più di 200 persone provenienti da varie regioni hanno portato la loro testimonianza nella manifestazione organizzata dal locale comitato dell’Ariacheta e da altre associazioni di livello nazionale; dal loro blog http://ariacheta.blogspot.com/ potete avere tutte le informazioni sullo stato dei fatti.
Altre situazioni di aggressione alla montagna sembrano per ora essere in una fase di stasi, come ad esempio quella al Monte Terminillo, ma ovviamente i vari comitati ed associazioni saranno vigili con le loro proteste e proposte alternative; raccomando a tutti di andare a conoscere il Terminillo anche nel periodo estivo, se dimostriamo che la “Montagna dei romani” non vive di solo sci alpino allora sarà più facile tutelarla. Anche il nuovo ma attivo Movimento “Camminare per Conoscere” farà la sua parte in queste battaglie e proposte.Vi chiediamo, in qualità di camminatori, di aiutarci ad essere le sentinelle del territorio segnalando con vostri brevi scritti e materiale fotografico situazioni di degrado o progetti ad alto impatto ambientale. Altra iniziativa estiva, molto interessante, è quella che si terrà nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; una due giorni di conferenza e cammino curata da Luca Ansini coautore del libro La funzione educativa del Cammino: aspetti pedagogici, psicologici e sociologici – Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0737.971206 Cell. 3388260041
La ricerca di Ansini realizzata all’interno dell’Università Roma Tre apre, anche in Italia, il fronte del ruolo pedagogico del camminare che negli Stati Uniti e in altri Paesi Europei ha già determinato la nascita di azioni concrete da parte di alcune istituzioni che si occupano di disagio giovanile.
Insomma una estate di trekking impegnato è la proposta che lancio da queste pagine, ma tornando alla “filosofia del camminare” preannuncio ai lettori che nel prossimo autunno, iniziando dal mese di settembre, il Movimento “Camminare per Conoscere” concentrerà la sua attenzione sulla mobilità pedonale nelle città, utilissima al nostro benessere psico-fisico e alla qualità dell’ambiente urbano, oltre ad essere il miglior allenamento quotidiano per mantenerci in forma in vista delle nostre escursioni domenicali.
Ad ottobre ci sarà un grande convegno nazionale nel quale si affronterà, da ogni punto di vista, il valore del camminare, proprio nel mese che molte nazioni europee dedicano, ormai da molti anni, all’andare a piedi a scuola. Nel 2009 ben 40 Paesi hanno partecipato all’iniziativa, tutte le informazioni per aderire al prossimo appuntamento del 2010 possono essere lette sul sito ufficiale della campagna internazionale www.iwalktoschool.org/index.htm.
Sembra che il 75 % dei cittadini europei sarebbe contento di avere a disposizione percorsi pedonali protetti e non noiosi anche a forte danno degli spazi per le auto.
A Vienna è nato il primo quartiere privo di aree per le auto e quindi la mobilità è possibile solo in bicicletta o a piedi.Sembra che la richiesta di appartamenti in quella zona sia altissima; sta veramente per iniziare l’era post-auto mobile? Buona estate a tutti.