Biodiversità

18 marzo 2020 - 10:11

In tutti i convegni, seminari o workshop in cui si parla di conservazione della natura non si fa altro che ricordare di essere nel 2010 e cioè nell’anno internazionale della biodiversità come deciso a Malahide (Irlanda) nel 2004.
Il Governo Italiano ha anche contribuito a redigere un documento d’impegno durante l’ultimo G8 Ambiente di Siracusa ma poi nel concreto le strategie nazionali e regionali che dovrebbero garantire un reale arresto della continua perdita di biodiversità animale e vegetale è lunga da venire. Siamo, secondo i dati del WWF, il Paese più ricco di biodiversità a livello europeo ma anche quello più a rischio. Ogni anno perdiamo numerose specie animali e vegetali e continuiamo a consumare il suolo, ben 110 chilometri quadrati l’anno, cementificando ambienti naturali di pregio che dovrebbero custodire una sorta di piccolo Paradiso terrestre. Per il mese di maggio di quest’anno il Ministero dell’Ambiente sta organizzando con il coinvolgimento del mondo scientifico e dell’associazioni una Conferenza Nazionale sulla Biodiversità. Speriamo sia l’occasione per avviare quella strategia nazionale che non può essere più rimandata; purtroppo, un impegno concreto su base nazionale e regionale necessita di un piano d’azione che sia dotato anche di idonee risorse finanziare che ad oggi non risultano in nessun bilancio pubblico. Accade al contrario che i fondi europei destinati alla tutela del paesaggio agrario, che dovrebbero in buona percentuale essere destinati alla tutela della biodiversità, spesso vengono destinati alle cosiddette sistemazioni delle strade rurali. Una grande occasione per pianificare interventi che unissero la promozione di un’agricoltura pulita e la tutela delle risorse naturali potevano essere i fondi del PSR nel periodo 2007 – 2013 . Purtroppo in molte regioni si è indietro nelle procedure di assegnazione dei finanziamenti e si riscontra anche una difficoltà nella redazione delle Progettazioni Integrate. La preoccupazione è che ancora una volta molte istituzioni locali perderanno l’occasione di ottimizzare l’utilizzo di importanti risorse europee per favorire, finalmente, una valorizzazione economica che metta al primo posto la conservazione delle risorse e non il loro sfruttamento. Nella Conferenza di maggio chiederemo al Ministero di coinvolgere anche quel mondo imprenditoriale ed associativo che si occupa di turismo ambientale, per sensibilizzare gli operatori e nel contempo recepire la loro voce spesso portatrice di azioni virtuose nella gestione del territorio. Comunque ogni approfondimento ed elaborazione di documenti finali saranno inutili se alla Conferenza non faranno seguito, soprattutto in ambito regionale, la redazione ed approvazione dei piani di gestione della Rete Natura 2000, spesso elaborati ma non approvati dagli organi di Governo locale. Il dato più preoccupante comunque rimane quello della contraddizione tra le politiche della Conservazione e quelle dello “sviluppo” che, soprattutto nel nostro Paese, sembrano non dialogare affatto. Una delle ultime grandi opere che sicuramente spezzerà reti ecologiche e distruggerà specie animali e vegetali è la famosa Pedemontana Veneto – Lombarda che attraversa grandi conurbazioni urbane ma anche paesaggi agrari e semi – naturali di altissimo valore.
Noi, fondatori del nuovo movimento Camminare per Conoscere, potremmo sembrare anche degli utopisti fuori dal tempo, ma crediamo fermamente che il futuro del sistema Paese passa proprio attraverso la tutela del paesaggio e delle risorse complesse in esso contenute.
Ricordiamoci, ma soprattutto segnaliamo spesso alle istituzioni che conservazione della natura e tutela dei beni comuni vanno di pari passo e se saremo virtuosi e lungimiranti anche l’economia dovrà tener conto di questi nuovi processi.
Per chiudere questo articolo vi rinnovo l’invito ad essere presenti alla manifestazione nazionale in difesa dell’acqua pubblica che si terrà il 18 aprile in varie zone d’Italia. Una di queste si terrà alle sorgenti dell’Aniene, il più grande affluente del Tevere, ma altre verranno organizzate in Toscana, Piemonte e Campania.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

I colori dell’autunno nel Parco d’Abruzzo

OPEN DAY WINTER: dal 26 ottobre al 2 novembre va in scena l’ABRUZZO

Abbattere il LUPO aumenta i danni alle greggi