Vorrei fare, innanzitutto,una premessa: un paio di racchette da neve non può costare 300 Euro e oltre. Perciò non spaventatevi, è una magnifica attività alla portata di chiunque, anche in considerazione che in barba al surriscaldamento globale da qualche inverno la neve cade copiosa e anche a bassa quota, in tutte le regioni d’Italia!
Tornando al prezzo, esistono sul mercato ciaspole, prevalentemente di origine nordamericana, realizzate con un telaio esterno in materiali compositi e la parte centrale “morbida”, spesso senza alzatacco e rampant. Valide, a prescindere dai costi stratosferici, sulle soffici e profonde nevi del Grande Nord, assolutamente inefficienti alle nostre latitudini.
Le nevi nordamericane sono molto abbondanti e la quasi assenza di umidità le mantiene polverose molto a lungo; per questo motivo, le racchette canadesi (questouno dei nomi delle “ciaspole”) devono avere una superficie molto ampia per potersostenere il peso di una persona.
Inoltre la morfologia di quelle montagne si presenta con ampi spazi pianeggiantie il miglior modo per procedere è far “strisciare” l’attrezzo sul terreno, con una progressione molto simile a quella che si pratica nello sci da fondo.
Sulle Alpi, invece, la neve si trasforma molto velocemente diventando umida e compatta, perciò la superficie della racchetta può essere più contenuta, e spesso per progredire bisogna sollevare il piede con un movimento simile alla camminata, per evitare di “sfondare” la neve aumentando la fatica della progressione.
Inoltre i pendii alpini sono quasi sempre ripidi ed è necessaria una buona tenutadegli attrezzi in tutte le direzioni.