Il santuario di Santa Cristina, abbarbicato su una selvaggia rupe a 1030 metri di altezza a Cantoria in val d’Ala, la più stretta e ripida fra le tre Valli di Lanzo, è un punto panoramico unico da cui leggere, come in un’immensa carta geografica in rilievo, la geografia boschiva del territorio: un primo livello di boschi di castagni e faggi, seguito da densi lariceti, fino a raggiungere in alto le grandi pietraie, che nuovamente si aprono su bacini dall’eccezionale fioritura. Il bosco è stata la prima risorsa economica per questa comunità fin dai tempi più antichi, e le tracce, gli strumenti e i modelli della civiltà montanara si ritrovano ancora nella vita di tutti i giorni. Raccolti in numerosi ecomusei e musei sparsi sul territorio, questi oggetti umili ma preziosi della vita di un tempo, ricostruiscono il lavoro di generazioni di agricoltori, artigiani, e naturalmente boscaioli. La Mostra/Museo degli oggetti di uso quotidiano di Germagnano (Ceres), rappresenta uno spaccato accurato dell’ambiente alpino di inizio secolo, attraverso tre sezioni tematiche. La seconda, intitolata “Dall’Albero”, è interamente dedicata al lavoro del boscaiolo: dalla realizzazione della baita, spazio un tempo adibito ad abitazione durante il lavoro nei boschi, alle teleferiche usate per condurre a valle il legname, agli strumenti del mestiere, accette, corde… Per far rivivere interamente l’ambiente, gli oggetti sono elencati ognuno con il nome in italiano e con la corrispondente traduzione nella lingua provenzale in uso fra le popolazioni alpine di Lanzo. (Info: tel. 0123.53339 oppure 0123.53491 visitabile su prenotazione).