Multe alle chiese che disturbano…la “quiete pubblica”

18 marzo 2020 - 10:11

È stato finalmente individuato, con grande soddisfazione di tutti noi, il colpevole del grande, passatemi il termine, fracasso, che in ogni ora del giorno e della notte, accompagna la vita nelle nostre città, dove l’inquinamento acustico ha ampiamente raggiunto e superato i livelli di guardia. Io ero uno di quelli convinti che, i principali imputati, fossero il rumore del traffico, vera colonna sonora e sottofondo costante delle nostre giornate, le marmitte sfondate, i motorini e le moto di grossa cilindrata, che gareggiano per vedere chi, accelerando al massimo e imballando i motori, riesce a spaccare i timpani degli incauti passanti che si trovano sfortunatamente a passare nei loro paraggi, le autoradio a tutto volume sia di giorno che notte, discoteche all’aperto o bar che deliziano i loro clienti e, conseguentemente, anche tutto il vicinato, sparando a tutto volume ritmi martellanti e altre piacevolezze simili.
Mi sono sbagliato e chiedo venia; il vero inquinamento acustico è dovuto… al suono delle campane!

Si, avete letto bene, sto parlando proprio dei rintocchi delle campane delle chiese cittadine che, pur zittite nelle ore notturne, lanciano ancora qualche timido rintocco, nelle ore del giorno.
Pare che il rintocco delle campane, sia uno dei principali motivi di disturbo della quiete pubblica. Quiete pubblica?! Si rende pertanto necessario, zittirle e metterle in condizione di non disturbare la serena e tranquilla atmosfera cittadina.

Molto meglio una bella sirena, una sgommata, un motore al massimo dei giri, gli inutili allarmi, di case o automobili, che scattano per un nonnulla e che deliziano con il loro ossessivo suono, interi quartieri, molto spesso nelle ore notturne (inutile telefonare ai vigili urbani, non possono intervenire, essendo questi rumori considerati non dannosi per la quiete pubblica) le grida e magari le risse fuori dai vari locali, tanto che, visto l’alto gradimento da parte di persone, così sensibili alle atmosfere ovattate e silenziose, le autorità cittadine, giustamente sollecitate e pressate da costoro, hanno deciso che, anziché sanzionare questi comportamenti, che godono infatti della totale impunità è molto più importante, sempre per la famosa quiete pubblica, elevare multe a quei parroci, sacrestani o chierichetti che dovessero malauguratamente farsi scappare qualche rintocco.

Ultima città, in ordine di tempo, a varare un regolamento per disciplinare il suono delle campane cittadine, Genova!
Evviva, finalmente anche a Genova si potrà godere di silenzi e cinguettio di uccellini, senza quel fastidioso e insopportabile rintocco che disturbava, facendo anche tremare i muri delle case e, soprattutto, sovrastando il piacevole rumore del traffico che, come un limpido ruscello di montagna, scorre allegro lungo le strade cittadine. Per quanto mi riguarda, visto e considerato che sono un tipo a cui piacciono i rumori e ogni possibile disturbo sonoro, continuerò a subire, senza protestare, il piacevole e rilassante… pardon!

L’insopportabile e fastidioso rintocco delle campane, proveniente da un campanile, vicinissimo a casa mia, che si ostina a battere le ore, anche se solamente (purtroppo) nelle ore diurne e a azzardare qualche breve “suonata a festa” come si diceva sino a non molto tempo fa, la domenica e nelle feste comandate.

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