Vi presentiamo la Ciociaria, un’occasione nella natura per respirare un po’ d’avventura combinata con la sicurezza e la tranquillità. La Camera di Commercio di Frosinone e Turismo in Ciociaria in collaborazione con la Rivista del Trekking e la Scuola Italiana Mountain Bike organizzano il prossimo 27, 28 e 29 maggio 2005 il 1° Raid della CIOCIARIA in Mountain Bike, accompagnati dagli Istruttori SIMB di MtbKcassino nei percorsi della stupenda Valle di Comino racchiusa tra i monti della Meta, delle Mainarde e Monta Cairo, lungo il lento scorrere dei fiumi Melfa e Fibreno e ai piedi del grande Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove la natura, la storia, la cultura e la gastronomia si fondono tra loro per offrire un unico e stupendo scenario.
Venerdì – 27 maggio 2005
Convegno di presentazione del 1° Raid della CIOCIARIA presso il Campo Base di Naturalmente CIOCIARIA 2005 allestito a Frosinone con la partecipazione di ……………, dove verrà mostrato il territorio che i partecipanti alle due escursioni del sabato e domenica visiteranno e porteranno con se come ricordo indelebile
Sabato – 28 maggio 2005
Dalle ore 8 alle ore 9,30 ad Atina: accoglienza dei partecipanti al percorso nella parte alta della Valle di Comino. Si proederà toccando i territori dei Comuni di: – Belmonte Castello posto a 370 mt. di altitudine, con la sua torre da guardia nata per controllare l’accesso all’antico Stato di Alvito, fomaso centro per l’artigianato tessile; – Sant’Elia Fiumerapido, fondata nel 990, prende il nome di Sant’Elia dalla chiesa dedicata all’omonimo Santo; il termine Fiume Rapido venne aggiunto con Regio Decreto del 14 settembre 1862. La fortuna del paese è dipesa in gran parte dal “Vinius” (antico nome del Rapido); che favorì prima gli insediamenti dei Volsci, poi quello dei Sanniti e dei Romani, per diventare in epoca medioevale “Terra Sancti Benedecti”. Ancora oggi in località Valleluce, in un contesto carraterizzato dalla presenza di olivi secolari, è visibile, l’acquedotto Romano che da Sant’Elia portava l’acqua alla vicina Casinum. Con la Seconda Guerra Mondiale, la zona fu teatro di feroci scontri e distruzione. Il territorio ospitò il X Corpo Britannico di Mc Creey e successivamente il Corpo Francese del Generale Juin. – Vallerotonda. Posto a 620 mt. slm, il piccolo centro è sito sul fianco est di Monte Castello, a sud della catena delle Mainarde. I 2500 ettari coperti da bosco s’innalzano sino a quota 1800 metri. Ai piedi delle propaggini meridionali del massiccio di Monte Cavallo e della Costa San Pietro, posti nella fascia pre-Parco, è localizzato il bacino artificiale di Selva. Il lago è situato al centro di un territorio ricco di splenditi paesaggi. Il “Castrum” di Vallerotonda, sorto nella prima metà del secolo XI e del quale si trova menzione per la prima volta nel diploma di Papa Vittore II dell’anno 1057, conserva ancora il tessuto urbano antico, con i resti del Castello, eretto nel XII secolo dall’Abate Gerardo. Tra il 1904 e il 1924 veniva messa a dimora dai militari Austriaci un’estesissima pineta chiamata “Valle dell’Inferno”, finalizzata alla protezione idrogeologica, la seconda in Italia per estensione. Il territorio comunale nel corso del secondo conflitto mondiale si trovava infatti a cavallo della principale linea difensiva tedesca Gustav, e rese tristemente famoso il nome del piccolo centro per il barbaro eccidio che si perpetrò il 28 dicembre 1943 in località Collelungo, ove 42 persone vennero trucidate dalle truppe di montagna tedesche. – San Biagio Saracinisco: Il Borgo, secondo molti l’antica Duronia di epoca sannita., custodisce ancora oggi la necropoli di Ominimorti, la cui origine risale a quando, dopo essere stato tormentato nei secoli da numerosi saccheggi e devastazioni, questo centro abitato conobbe nella metà del 1600 una terribile pestilenza che provocò la morte di tutti gli abitanti. Oggi, l’incontaminato Comune montano è famoso per i funghi e t tartufi oltre alle varie erbe officinali selvatiche. – Villa Latina, uno dei più antichi centri della Valle di Comino. Le prime testimonianze appaiono su dei documenti del 744 d.c. come “locus” dell’agro atinate. Intorno all’anno 1000 i conti dei Marsi eressero a difesa del feudo Rocca Malcucchiara dove successivamente fu rinforzata la difesa con una cinta muraria, alte torri da dove gli abitanti uscivano per recarsi a valle e dedicarsi alla coltivazione ed alla pastorizia. Successivamente, a valle, furono edificate tre torri che servivano da riparo momentaneo per i gli abitanti che si trovavano fuori le mura della fortezza e che li potevano attendere i rinforzi in caso di battaglia. Dopo la distruzione della Rocca nell’anno 1434 gli abitanti si rifugiarono ad Atina. Numerosi sono i resti Medioevali e di epoca romana e numerose sono le vicende di questo centro legate al brigantaggio e alla II guerra mondiale. La zampogna e la lavorazione del legno nonché la preparazione del formaggio di pecora fanno di questo comune un’importante centro ricco di tradizioni.
Durante il percorso attraverseremo stupendi e caratteristici paesi, vecchie aie e suggestivi borghi, dove si potranno degustare i prodotti tipici della cucina Ciociara. La serata sarà all’insegna del folklore, nella suggestiva piazza di uno dei comuni attraversati. Dopo aver ballato e cantato tutti insieme un sonno ristoratore ci preparerà ad affrontare il percorso della domenica.
Domenica – 29 maggio 2005
Alle ore 9 si parte sempre da Atina, città dei Volsci sita a 490 mt. sul livello del mare. La cittadina, che la leggenda vuole fondata da Saturno, sarebbe stata la prima città italica ad opporsi ai Troiani. Oggi sono ancora visibili le possenti mura ciclopiche e i resti del periodo romano oltre al caratteristico Palazzo Ducale.
Il giro procederà portandoci a vistarel’altro versante della Valle di Comino e toccando i territori dei Comuni di: – Picinisco. Comune che grazie ai ben conservati vicoli e al castello medioevale può facilmente riportare il vistatore “indietro nei tempi che furono”. Famoso è il soggiorno a Picinisco nel 1919 dello scrittore David Herbert Lawrence che in questi posti trovò l’ispirazione per terminare il romanzo “La ragazza perduta”. Oggi questo Comune è una stupenda località di villeggiatura sia invernale che estiva e offre un’infinità di possibili escursioni. – Settefrati. Antico borgo posto a 784 metri sul livello del mare. Le sue origini sono molto antiche, infatti su alcuni documenti che risalgono intorno alla metà del 950, si trovano citazioni del Castello di Settefrati dove nel 1101 nacque Frate Alberico che, secondo alcuni studiosi, apparso in visione a Dante Alighieri fu per questi ispirazione a scrivere la Divina Commedia. – San Donato Val di Comino. Conosciuto borgo medioevale e porta d’accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le prime notizie documentali inerenti questo comune si trovano in alcuni documenti risalenti alla fine del ‘700. E’ un centro dove sono ancora presenti antiche botteghe artigiane fra le quali quelle di abili scalpellini. Qui l’ultimo sabato di agosto si svolge il “Palio della Lotta” manifestazione nata nella antichità dalla passione dei sandonatesi per l’arte della guerra. – Alvito. Borgo di origine medievale con caratteristici vicoli e piazzette, noto per il Palazzo Ducale dove si può ammirare Sala del Trono e per l’omonimo castello, costruito alla fine dell’XI secolo al fine di creare un avamposto all’accesso nord della valle con le sue fortificazioni che proteggevano la città Ducale. Qui ancora oggi si producono i Torroncini di Alvito secondo la ricetta tradizionale tagliati ed incartati a mano; – Fossa Maiura. Particolarissima depressione carsica con le antiche contrade di Curtugniale e Cappudena, oggi abbandonate, che alllo stato attuale si presentano come veri e propri Paesi Fantasma. – Posta Fibreno. Oasi naturale di rara bellezza istituita nel 1983, oggi è un veroparadiso per gli amanti del “Bird Watching” e si estende per oltre 400 ettari. La zona, di grande valenza ambientale è caratterizzata da un complesso sistema di sorgive che vanno a costituire l’invaso dell’omonimo lago, noto ai più per l’isola galleggiante, già citata duemila anni fa da Plinio il Vecchio e che oggi viene chiamata “la Rota” per la sua forma circolare di circa trenta metri di diametro; – Vicalvi. Questo insediamento, le cui origini si vogliono far risalire alle popolazioni Sanniteche, grazie alla sua posizione e alle mura dell’antico castello, veniva considerato inespugnabile, anche grazie al doppio sbarramento di mura poligonali visibili sulla collina che guarda verso la Valle di Comino.
Il ritorno ad Atina lo faremo seguendo in parte il Fiume Melfa che taglia tutta la valle.
Durante tutto lo svolgimento degli itinerari ci sarà l’opportunità di migliorare la propria tecnica seguendo gli utili consigli degli Istruttori della Scuola Italiana Mountain Bike che si alterneranno nella conduzione dei gruppi.
Ai partecipanti, verrà offerto un pacco gara con prodotti tipici dell’antica e semplice cucina Ciociara, segno di ospitalità e genuinità del vivere sano di questo stupendo territorio che il turista può ritrovare, nelle tante caratteristiche accoglienti strutture ricettive della Valle. “… Tu proverai quant’è buona assai questa cucina forte di Ciociaria lo cui sapor giammai tu scorderai…” (Dante: rivisitazione del Paradiso)
L’ospitalità e l’offerta ricettiva copre le più ampie possibilità di scelta che vanno dalla sistemazione in alberghi, agli ostelli o negli agriturismo presenti nella zona oltre al vero spirito dell’houtdoor cioè camping e camper. I prezzi per le varie sistemazioni…… imbattibili e solo 10 euro per l’iscrizione al Raid.
Come raggiungerci al punto di ritrovo.
Per chi viene da Roma o Napoli è possibile percorrere l’Autostrada A1, uscendo a Cassino e proseguendo per la Superstrada che conduce a Sora fino all’uscita Atina, dopo circa 1 km si svolta a destra e si giunge al centro di Atina da dove partiremo per le escursioni.
Non mancate…… perché è un’occasione da non perdere.