Primo Raid della Ciociaria – Valle di Comino

18 marzo 2020 - 10:26

Vi presentiamo la Ciociaria, un’occasione nella natura per respirare un
po’ d’avventura combinata con la sicurezza e la tranquillità.
 La Cameradi Commercio di Frosinone e Turismo in Ciociaria in
collaborazione con la Rivista del Trekking e la Scuola Italiana
Mountain Bike organizzano il prossimo 27, 28 e 29 maggio 2005 il 1°
Raid della CIOCIARIA in Mountain Bike, accompagnati dagli Istruttori
SIMB di MtbKcassino nei percorsi della stupenda Valle di Comino
racchiusa tra i monti della Meta, delle Mainarde e Monta Cairo, lungo
il lento scorrere dei fiumi Melfa e Fibreno e ai piedi del grande Parco
Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove la natura, la storia, la
cultura e la gastronomia si fondono tra loro per offrire un unico e
stupendo scenario.

Venerdì – 27 maggio 2005

Convegno
di presentazione del 1° Raid della CIOCIARIA presso il Campo Base di
Naturalmente CIOCIARIA 2005 allestito a Frosinone con la partecipazione
di ……………, dove verrà mostrato il territorio che i partecipanti alle due
escursioni del sabato e domenica visiteranno e porteranno con se come
ricordo indelebile

Sabato – 28 maggio 2005

Dalle ore 8 alle ore 9,30 ad Atina: accoglienza dei partecipanti al percorso nella parte alta della Valle di Comino.
Si proederà toccando i territori dei Comuni di:
– Belmonte Castello posto a 370 mt. di altitudine, con la sua torre da
guardia nata per controllare l’accesso all’antico Stato di Alvito,
fomaso centro per l’artigianato tessile;
– Sant’Elia Fiumerapido,
fondata nel 990, prende il nome di Sant’Elia dalla chiesa dedicata
all’omonimo Santo; il termine Fiume Rapido venne aggiunto con Regio
Decreto del 14 settembre 1862. La fortuna del paese è dipesa in gran
parte dal “Vinius” (antico nome del Rapido); che favorì prima gli
insediamenti dei Volsci, poi quello dei Sanniti e dei Romani, per
diventare in epoca medioevale “Terra Sancti Benedecti”. Ancora oggi in
località Valleluce, in un contesto carraterizzato dalla presenza di
olivi secolari, è visibile,  l’acquedotto Romano che da Sant’Elia
portava l’acqua alla vicina Casinum.
Con la Seconda Guerra
Mondiale, la zona fu teatro di feroci scontri e distruzione. Il
territorio ospitò il X Corpo Britannico di Mc Creey e successivamente
il Corpo Francese del Generale Juin.
– Vallerotonda. Posto a 620
mt. slm, il piccolo centro è sito sul fianco est di Monte Castello, a
sud della catena delle Mainarde. I 2500 ettari coperti da bosco
s’innalzano sino a quota 1800 metri. Ai piedi delle propaggini
meridionali del massiccio di Monte Cavallo e della Costa San Pietro,
posti nella fascia pre-Parco, è localizzato il bacino artificiale di
Selva. Il lago è situato al centro di un territorio ricco di splenditi
paesaggi.
Il “Castrum” di Vallerotonda, sorto nella prima metà
del secolo XI e del quale si trova menzione per la prima volta nel
diploma di Papa Vittore II dell’anno 1057, conserva ancora il tessuto
urbano antico, con i resti del Castello, eretto nel XII secolo
dall’Abate Gerardo.
Tra il 1904 e il 1924 veniva messa a dimora
dai militari Austriaci un’estesissima pineta chiamata “Valle
dell’Inferno”, finalizzata alla protezione idrogeologica, la seconda in
Italia per estensione. Il territorio comunale nel corso del secondo
conflitto mondiale si trovava infatti a cavallo della principale linea
difensiva tedesca Gustav, e rese tristemente famoso il nome del piccolo
centro per il barbaro eccidio che si perpetrò il 28 dicembre 1943 in
località Collelungo, ove 42 persone vennero trucidate dalle truppe di
montagna tedesche.
– San Biagio Saracinisco: Il Borgo, secondo
molti l’antica Duronia di epoca sannita., custodisce ancora oggi la
necropoli di Ominimorti, la cui origine risale a quando, dopo essere
stato tormentato nei secoli da numerosi saccheggi e devastazioni,
questo centro abitato conobbe nella metà del 1600 una terribile
pestilenza che provocò la morte di tutti gli abitanti. Oggi,
l’incontaminato Comune montano è famoso per i funghi e t tartufi oltre
alle varie erbe officinali selvatiche.
– Villa Latina, uno dei
più antichi centri della Valle di Comino. Le prime testimonianze
appaiono su dei documenti del 744 d.c. come “locus” dell’agro atinate.
Intorno all’anno 1000 i conti dei Marsi eressero a difesa del feudo
Rocca Malcucchiara dove successivamente fu rinforzata la difesa con una
cinta muraria, alte torri da dove gli abitanti uscivano per recarsi a
valle e dedicarsi alla coltivazione ed alla pastorizia.
Successivamente, a valle, furono edificate tre torri che servivano da
riparo momentaneo per i gli abitanti che si trovavano fuori le mura
della fortezza e che li potevano attendere i rinforzi in caso di
battaglia. Dopo la distruzione della Rocca nell’anno 1434 gli abitanti
si rifugiarono ad Atina. Numerosi sono i resti Medioevali e di epoca
romana e numerose sono le vicende di questo centro legate al
brigantaggio e alla II guerra mondiale. La zampogna e la lavorazione
del legno nonché la preparazione del formaggio di pecora fanno di
questo comune un’importante centro ricco di tradizioni.

Durante il percorso attraverseremo stupendi e caratteristici paesi,
vecchie aie e suggestivi borghi, dove si potranno degustare i prodotti
tipici della cucina Ciociara. La serata sarà all’insegna del folklore,
nella suggestiva piazza di uno dei comuni attraversati. Dopo aver
ballato e cantato tutti insieme un sonno ristoratore ci preparerà ad
affrontare il percorso della domenica.

Domenica – 29 maggio 2005

Alle ore 9 si parte sempre da Atina, città dei Volsci sita a 490 mt.
sul livello del mare. La cittadina, che la leggenda vuole fondata da
Saturno, sarebbe stata la prima città italica ad opporsi ai
Troiani.  Oggi sono ancora visibili le possenti mura ciclopiche e
i resti del periodo romano oltre al caratteristico Palazzo Ducale.

Il giro procederà portandoci a vistarel’altro versante della Valle di Comino e toccando i territori dei Comuni di:
– Picinisco. Comune che grazie ai ben conservati vicoli e al castello
medioevale può facilmente riportare il vistatore “indietro nei tempi
che furono”. Famoso è il soggiorno a Picinisco nel 1919 dello scrittore
David Herbert Lawrence che in questi posti trovò l’ispirazione per
terminare il romanzo “La ragazza perduta”. Oggi questo Comune è una
stupenda località di villeggiatura sia invernale che estiva e offre
un’infinità di possibili escursioni.
– Settefrati. Antico borgo
posto a 784 metri sul livello del mare. Le sue origini sono molto
antiche, infatti su alcuni documenti che risalgono intorno alla metà
del 950, si trovano citazioni del Castello di Settefrati dove nel 1101
nacque Frate Alberico che, secondo alcuni studiosi, apparso in visione
a Dante Alighieri fu per questi ispirazione a scrivere la Divina
Commedia.
– San Donato Val di Comino. Conosciuto borgo medioevale
e porta d’accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le
prime notizie documentali inerenti questo comune si trovano in alcuni
documenti risalenti alla fine del ‘700. E’ un centro dove sono ancora
presenti antiche botteghe artigiane fra le quali quelle di abili
scalpellini. Qui l’ultimo sabato di agosto si svolge il “Palio della
Lotta” manifestazione nata nella antichità dalla passione dei
sandonatesi per l’arte della guerra.
– Alvito. Borgo di origine
medievale con caratteristici vicoli e piazzette, noto per il Palazzo
Ducale dove si può ammirare Sala del Trono e per l’omonimo castello,
costruito alla fine dell’XI secolo al fine di creare un avamposto
all’accesso nord della valle con le sue fortificazioni che proteggevano
la città Ducale. Qui ancora oggi si producono i Torroncini di Alvito
secondo la ricetta tradizionale tagliati ed incartati a mano;

Fossa Maiura. Particolarissima depressione carsica con le antiche
contrade di Curtugniale e Cappudena, oggi abbandonate, che alllo stato
attuale si presentano come veri e propri Paesi Fantasma.  

Posta Fibreno. Oasi naturale di rara bellezza istituita nel 1983, oggi
è un veroparadiso per gli amanti del “Bird Watching” e si estende per
oltre 400 ettari. La zona, di grande valenza ambientale è
caratterizzata da un complesso sistema di sorgive che vanno a
costituire l’invaso dell’omonimo lago, noto ai più per l’isola
galleggiante, già citata duemila anni fa da Plinio il Vecchio e che
oggi viene chiamata “la Rota” per la sua forma circolare di circa
trenta metri di diametro;
– Vicalvi. Questo insediamento, le cui
origini si vogliono far risalire alle popolazioni Sanniteche, grazie
alla sua posizione e alle mura dell’antico castello, veniva considerato
inespugnabile, anche grazie al doppio sbarramento di mura poligonali
visibili sulla collina che guarda verso la Valle di Comino.

Il ritorno ad Atina  lo faremo seguendo in parte il Fiume Melfa che taglia tutta la valle.

Durante tutto lo svolgimento degli itinerari ci sarà l’opportunità di
migliorare la propria tecnica seguendo gli utili consigli degli
Istruttori della Scuola Italiana Mountain Bike che si alterneranno
nella conduzione dei gruppi.

Ai partecipanti, verrà offerto un
pacco gara con prodotti tipici dell’antica e semplice cucina Ciociara,
segno di ospitalità e genuinità del vivere sano di questo stupendo
territorio che il turista può ritrovare, nelle tante caratteristiche
accoglienti strutture ricettive della Valle.
“… Tu proverai quant’è
buona assai questa cucina forte di Ciociaria lo cui sapor giammai tu
scorderai…” (Dante: rivisitazione del Paradiso)

L’ospitalità e
l’offerta ricettiva copre le più ampie possibilità di scelta che vanno
dalla sistemazione in alberghi, agli ostelli o negli agriturismo
presenti nella zona oltre al vero spirito dell’houtdoor cioè camping e
camper. I prezzi per le varie sistemazioni…… imbattibili e solo 10 euro
per l’iscrizione al Raid.

Come raggiungerci al punto di ritrovo.

Per chi viene da Roma o Napoli è possibile percorrere l’Autostrada A1,
uscendo a Cassino e proseguendo per la Superstrada che conduce a Sora
fino all’uscita Atina, dopo circa 1 km si svolta a destra e si giunge
al centro di Atina da dove partiremo per le escursioni.  

Non mancate…… perché è un’occasione da non perdere.