Cammino di San Benedetto, 300 km di storia e natura tra Umbria e Lazio
300 chilometri a piedi o in bicicletta da Norcia a Montecassino: è il Cammino di San Benedetto, un viaggio tra Umbria e Lazio nella natura, nella storia e nella spiritualità.
Cammino di San Benedetto: un viaggio nel tempo tra storia e natura
Da percorrere a piedi o in bicicletta, i 300 km che uniscono Norcia con Montecassino passando perSubiaco sono un viaggio nella storia e nella natura.
Ripercorrere i luoghi che segnarono la vita di Benedetto da Norcia equivale a fare un viaggio nell’Italia dei borghi medievali e nella natura ancora incontaminata.
Un’occasione da non perdere per camminare alla scoperta di alcuni tra i più affascinanti luoghi al mondo.
Dove si trova il Cammino di San Benedetto
Il Cammino di San Benedetto unisce Norcia, in Umbria, con Cassino, nel Lazio.
Si allunga per trecento chilometri dalle propaggini dei Monti Sibillini, passando per Subiaco, nell’alta valle dell’Aniene, fino a raggiungere la Valle del Liri.
L’itinerario si articola in 16 tappe attraverso sentieri, carrarecce e strade percorrendo valli e monti di Umbria e Lazio.
Perché il Cammino di San Benedetto si chiama così
Il Cammino ripercorre i luoghi più significativi della vita di Benedetto da Norcia, che nacque nel borgo umbro da cui parte l’itinerario e finì i suoi giorni nel 547 d.C. a Montecassino.
Camminare sulle orme di San Benedetto significa anche incrociare la vita e le vicende di molti altri personaggi che hanno scritto la storia dei territori attraversati dal Cammino.
Da Rita da Cascia a Francesco d’Assisi, da Tommaso d’Aquino a Giuseppe da Leonessa, i pellegrini possono ripercorrere la storia millenaria di Umbria e Lazio.
I territori e i borghi attraversati dal cammino
Il borgo da cui il Cammino prende il via è Norcia, luogo natale di Benedetto. Qui il santo nacque intorno al 480 d.C.
Il centro storico è uno scrigno di opere d’arte, dalla Basilica di San Benedetto alla Cattedrale di Santa Maria Argentea, purtroppo gravemente danneggiati dal terremoto del 2016.
Per gli appassionati naturalisti è imperdibile una escursione a Castelluccio di Norcia, dove il Pian Grande all’inizio dell’estate si copre di fiori variopinti, creando uno spettacolo unico al mondo.
Oltre Norcia il Cammino s’immerge nella natura incontaminata dell’Appennino, punteggiata da borghi medievali.
Cascia evoca le vicende di Santa Rita, con il suo Monastero ed il Santuario.
La santa nacque nella vicina Roccaporena, un minuscolo borgo collocato al fondo di una piccola gola, profondamente incisa dal fiume Corno, là dove il corso d’acqua si trova ad aggirare una slanciata rupe, lo Scoglio Sacro.
Qui Rita si raccoglieva in preghiera e il luogo si può visitare.
Dalla cima si gode di un bellissimo panorama che spazia dai Sibillini, a Nord, ai Monti Reatini verso sud.
Da Monteleone fino a Subiaco
Il Cammino prosegue toccando Monteleone di Spoleto, in posizione panoramica sulla Valle del Corno.
E Leonessa, un gioiello medievale ai piedi dei Monti Reatini, famoso per il Palio del Velluto a Giugno e per la Sagra della patata ad ottobre.
Immersa nelle faggete dei Monti Reatini è invece Poggio Bustone, che custodisce memorie del passaggio di Francesco d’Assisi.
Dal borgo la vista si apre sulla Valle Santa, la piana del fiume Velino dove incontriamo Rieti, città papale, con le sue chiese medievali e barocche.
Rocca Sinibalda e Castel di Tora si affacciano sul Lago del Turano, tra scorci medievali, mura e un paesaggio idilliaco.
Si continua a camminare entrando nell’area dei Monti Sabini e in quella selvaggia dei Monti Lucretili, incontrando tanti piccoli borghi medievali: Pozzaglia Sabina, Orvinio, Licenza, dove Mecenate aveva fatto costruire per il poeta Orazio una villa di cui si possono ammirare i resti.
Da Mandela si può arrivare al Convento di San Cosimato, presso Vicovaro, e alle grotte benedettine.
Subiaco, a metà del Cammino: il Sacro Speco di San Benedetto
Siamo nella Valle dell’Aniene, dove raggiungiamo la prima grande tappa, Subiaco.
Qui Benedetto visse la prima l’esperienza eremitica: tre anni in una grotta, il Sacro Speco scavato nella roccia e visitato come pellegrino da Francesco d’Assisi.
Sempre qui si trova il più antico dei monasteri fondati da Benedetto: l’Abbazia di Santa Scolastica, con la sua celebre biblioteca dove fu impresso il primo libro stampato nella penisola.
Si prosegue ai piedi dei Monti Simbruini lungo la Valle dell’Aniene, che scorre con le sue acque limpide.
Raggiungiamo Trevi, un antico borgo nel Lazio che sorge su un colle con vista sui Simbruini. Pieno di memorie storiche, tra cui il Castello Caetani, dove soggiornò un altro Benedetto, il Caetani che divenne Bonifacio VIII.
Oltre Trevi il Cammino si immerge nei boschi dei Monti Ernici, che ospita sulle pendici verdissime i borghi medievali di Guarcino, Vico e Collepardo, con la Certosa di Trisulti, fondata nel 1204 per volere di Innocenzo III.
Da non perdere nemmeno il Pozzo d’Antullo, una voragine ovoidale di origine carsica, con una circonferenza di 300 metri e una profondità fino a 70.
Un’altra abbazia ci attende lungo il Cammino: quella di Casamari, un raro esempio di gotico cistercense italiano e più oltre, nella Valle del Liri, l’Abbazia di San Domenico, fondata da Domenico di Sora sulle rovine della villa natale di Cicerone.
Visitata Arpino si prosegue nella natura selvaggia delle Gole del Melfa, per poi incontrare Roccasecca, in posizione panoramica sulla Valle del Liri.
L’ultima tappa del Cammino è naturalmente Montecassino, con la sua abbazia millenaria, centro più importante dei benedettini.
Quando andare
Il Cammino di San Benedetto può essere percorso tutto l’anno, anche se nei mesi invernali è possibile trovare neve nelle tappe a quote più elevate.
Tutte le tappe del Cammino di San Benedetto
Il Cammino di San Benedetto può essere percorso in 16 tappe a piedi o 7 tappe in bicicletta.
Le 16 tappe a piedi
1 Norcia ➔ Cascia 17,7 km
2 Cascia ➔ Monteleone di Spoleto 17,9 km
3 Monteleone di Spoleto ➔ Leonessa 13,1 km
4 Leonessa ➔ Poggio Bustone 14,2 km
5 Poggio Bustone ➔ Rieti 17,4 km
6 Rieti ➔ Rocca Sinibalda 20,2 km
7 Rocca Sinibalda ➔ Castel di Tora 14,5 km
8 Castel di Tora ➔ Orvinio 13,5 km km
9 Orvinio ➔ Mandela/Vicovaro 20,1 km
10 Mandela/Vicovaro ➔ Subiaco 33,0 km
11 Subiaco ➔ Trevi nel Lazio 17,1 km
12 Trevi nel Lazio ➔ Collepardo 22,0 km
13 Collepardo ➔ Casamari 24,7 km
14 Casamari ➔ Arpino 21,9 km
15 Arpino ➔ Roccasecca 17,8 km
16 Roccasecca ➔ Montecassino 19,0km
Le 7 tappe in bicicletta
1 Norcia ➔ Leonessa 54 km
2 Leonessa ➔ Rieti 48 km
3 Rieti ➔ Orvinio 54 km
4 Orvinio ➔ Subiaco 49 km
5 Subiaco ➔ Collepardo 44 km
6 Collepardo ➔ Arpino 48 km
7 Arpino ➔ Montecassino 49 km
Come organizzarsi
Lungo il Cammino di San Benedetto si trovano parecchie ospitalità sia “commerciali” (B&B, Agriturismi, alloggi a conduzione familiare), che “a donativo” (religiose o laiche).
La credenziale può essere richiesta compilando il form sul sito ufficiale e viene inviata per posta o consegnata a mano.
Per due o più persone che viaggiano insieme, si raccomanda di fare una richiesta unica.
Il Cammino di San Benedetto è interamente tracciato su GPS.
Le tracce a piedi e ciclistiche sono disponibili da scaricare una volta effettuata la registrazione sul sito in questa pagina
Il sito ufficiale del Cammino è ricco di informazioni e dettagli per organizzare al meglio il viaggio sul Cammino.
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