Spagna, il Camino de Invierno: 239 km a piedi tra storia e natura
Panorami infiniti, borghi storici e la meraviglia della natura: variante del celebre Cammino francese, il Camino de Invierno si snoda per circa 239 Km ed è l'unico tra i cammini di Santiago che consente di attraversare le storiche comarche e tutte e quattro le provincie della Galizia spagnola.
Il Cammino di Santiago in Galizia, un percorso antichissimo e panoramico
Il Camino de Invierno (o “Cammino di inverno”) è un percorso che qualsiasi amantedell’outdoor non può certamente perdersi.
Questo cammino si costituisce come una variante del celebre Cammino francese, si snoda per circa 239 Km ed è davvero il solo e unico tra i cammini di Santiago che vi consentirà di attraversare le storiche comarche così come tutte e quattro le provincie della Galizia spagnola.
Il cammino di inverno, infatti, vi guiderà verso luoghi dal fascino indiscutibile come Valdeorras, Ribeira Sacra e Deza.
Molti potrebbero pensare che questo percorso escursionistico sia pressocché sconosciuto, eppure, le sue origini sono antichissime e ci portano indietro nel tempo fino all’epoca romana.
Infatti, è tutt’oggi documentata una strada selciata secondaria che, al tempo, cominciava dalle miniere d’oro di Las Médulas in direzione della Via XVIII.
Quest’ultima passava per la circoscrizione territoriale di Valdeorras, luogo da cui si scaricavano i giacimenti auriferi.
Una prova è rappresentata dal tunnel romano di Montefurado, ancora oggi presente.
Tuttavia, diverse furono le popolazioni a seguire questo percorso nel corso della storia.
Ad esempio, agli inizi del XIX secolo, questo fu utilissimo anche come entrata per le truppe di occupazione di Napoleone.
E su di esso venne costruito, nel 1883, il primo tracciato della ferrovia che avrebbe collegato la Galizia con il resto della penisola spagnola.
Si tratta di un itinerario davvero unico nel panorama europeo, composto da 10 tappe dove la tranquillità regna certamente sovrana.
Il viaggio, 10 tappe per un’esperienza unica
Questo lungo itinerario non è certo dei più semplici, tuttavia la fatica verrà certamente ripagata.
Partirete dalla Templaría Ponferrada, attraverserete il parco archeologico di Las Médulas per poi entrare nel territorio galiziano dalla località di Ourense attraverso la regione di Valdeorras , nota soprattutto per l’ardesia e il buon vino.
Il cammino, poi, vi farà passare per la Ribeira Sacra e per il gigantesco Monforte de Lamos e vi consentirà di entrare nella provincia di Pontevedra.
Lì, nel comune di Lalin, potrete unirvi a tutti quegli escursionisti che invece arriveranno dalla celebre Via de la Plata e continuare assieme verso A Coruña, la cui capitale è proprio Santiago de Compostela.
_ Tappa 1, da Ponferrada a Las Médulas – 27,2 Km
L’incipit di questo lungo itinerario è fissato a Ponferrada, una splendida città medievale collocata nella Comunità di Castiglia e Léon.
Lì avrete l’occasione di attraversare gli scavi romani di Las Médulas.
Si tratta della più grande miniera per l’estrazione dell’oro a cielo aperto di epoca romana ed è considerata Patrimonio dell’Unesco dal 1997.
Ponferrada è anche lacapitale amministrativa della regione di El Bierzo.
Geograficamente situato nel nord-ovest della provincia di León, El Bierzo è stato, per secoli, un passaggio obbligato tra l’altopiano e le vicine terre galiziane.
Questa caratteristica, insieme all’emergere del Camino de Santiago, ha favorito l’insediamento di diversi coloni e culture che hanno consentito la crescita del comune durante i secoli.
Sarà impossibile non fare una breve visita al Castello del Tempio, il quale fu donato dai re di Léon nel 1178.
Successivamente, i cavalieri templari attrezzarono questo castello al fine di trasformarlo in una vera e propria fortezza da piccola cittadella romana quale era.
Il castello fu costantemente modificato dall’Ordine fino a diventare uno dei siti templari più caratteristici del paese.
Un altro importante monumento storico da scoprire è sicuramente la chiesa di San Andrés risalente al XVII secolo.
Questo edificio è anche l’orgoglioso portatore della pala d’altare barocca, un’opera di José Ovalle e Andrés de Benavente.
Si tratta di uno dei siti religiosi più importanti della città.
_ Tappa 2, da Las Médulas a O Barco de Valdeorras – 26,4 Km
Il cammino vi farà proseguire e attraversare il confine naturale del Sil.
A quel punto vi addentrerete nelle terre dell’Ourensana, in particolar modo Sabradelo, ovvero la prima località galiziana che si presterà al vostro sguardo.
Di lì in poi, le alternative saranno due se si vorrà raggiungere O Barco de Valdeorras: seguire il corso del Sil oppure salire per Serra de Enciña.
Ad ogni modo, una volta giunti lì trovete una meravigliosa valle circondata dal verde, infatti, il Barco de Valdeorras si trova proprio in fondo alla preziosa valle del Sil, sotto la Sierra del Eje.
La sua posizione vi darà già un’idea della bellezza del suo paesaggio poiché questa città, piena di natura, non manca certo di attributi.
La città è anche sede di vari resti storici di grande interesse ed è amata in tutto il mondo per il suo prodotto principale: il vino con denominazione di origine Valdeorras.
Si tratta di una località che vi consentirà di visitare paesaggi da sogno e di godere della migliore gastronomia del territorio.
Si consiglia di visitare assolutamente il centro storico, molto rappresentativo della storia di Barco de Valdeorras, una città che nacque come sito amministrativo per le barche che attraversavano il Sil.
Sulla Playa Mayor, infatti, sono ancora visibili le vestigia di questa storia, ovvero i resti del vecchio porto che presiedeva il luogo ai suoi inizi.
Le sue strade promettono passeggiate affascinanti, piene di valore storico e di bellezza tradizionale, come ad esempio la splendida via Reale.
_ Tappa 3, da O Barco de Valdeorras fino ad A Rúa de Valdeorras – 14,2 Km
Questa tappa è tra le più brevi di tutto l’itinerario, infatti si tratta di circa 14 Km di camminata lungo il fiume Sil.
Attraverserete il territorio di Valdeorras, dove è collocata una delle maggiori produzioni vitivinicole di tutta la Spagna.
Infatti questa zona è rinomata in tutto il mondo grazie ai suoi vini che vengono prodotti all’interno di profonde grotte sotterranee.
Un assaggio è quasi doveroso.
Una volta giunti a Rúa de Valdeorras potrete osservare un interessante patrimonio archeologico e e architettonico, prova della lunga storia di questa area.
Un punto di interesse è appunto il ponte Cigarrosa, situato tra Rúa e Petín.
Si tratta di un’interessante costruzione risalente al periodo romano, quasi completamente crollata a suo tempo e ricostruita nel XVI secolo.
È decisamente un bel posto da includere nella visita a questa città piena di storie di un passato lontano.
_ Tappa 4, da A Rúa de Valdeorras a Quiroga – 26,3 Km
La vostra camminata procederà sempre lungo le sponde del fiume Sil e vi condurrà verso Montefurado, Bendilló, il castello di Os Navais e poi, finalmente, a Quiroga, altra località rinomata per le proprie viti.
Giunti a Quiroga si consiglia vivamente di far visita al Miradoiro di Bustelo, situato a 610 metri d’altitudine.
Si tratta di un osservatorio che vi permetterà di contemplare a pieno le valli dei fiumi Quiroga e Sil.
Per quanto riguarda il versante naturalistico una tappa al tunnel romano di Montefurado è quasi doverosa.
È uno dei luoghi più speciali da visitare e si tratta di un immenso punto di lavaggio dell’oro costruito dai romani nel II secolo d.C.
Fu in questo punto che l’antica civiltà deviò il corso del fiume Sil per favorire il lavoro di estrazione dell’oro che anticamente abbondava nelle sue acque.
Non da ultima, la Serra do Courel vi lascerà senza fiato.
È uno dei luoghi più interessanti di Quiroga dal punto di vista della ricchezza geologica e si estende per circa 21.000 ettari.
Lì potrete trovare valli profondissime, una vegetazione lussureggiante e densa così come una miscela di caratteristiche tipiche della foresta mediterranea e atlantica.
Non mancheranno i castagni, le querce e i frassini, un intero bosco da favola alla portata dei viaggiatori.
_ Tappa 5, da Quiroga a Monforte de Lemos – 35,4 Km
Si tratta della tappa più lunga di tutto il Cammino di Inverno, tuttavia, saprà regalarvi grandi soddisfazioni.
Passerete attraverso luoghi caratteristici della tradizione giacobea fino ad arrivare a Monforte de Lemos, capitale della Terra di Lemos e della Ribeira Sacra.
Monforte de Lemos è appunto la capitale della famosa Ribeira Sacra, una città dalla rilevante eredità storica e di grande ricchezza naturale.
Si tratta del posto migliore per conoscere la zona in tutto il suo splendore, decisamente uno dei villaggi più interessanti di tutta la Galizia.
Lì non si potrà non far visita al monastero di San Vicente del Pino.
Collocato nel cuore di Monforte de Lemos proprio sulla cima di una collina, questo monastero è uno degli emblemi della città di Monforte e rappresenta un’eredità storica di grande notorietà.
Inizialmente fu costruita dai benedettini nel X secolo, anche se oggi si può vedere soltanto la costruzione finale che risale al secolo XVI.
Si potrà anche fare un salto ad osservare le Ribeiras del Miño, ovvero le pendici dell’omonimo fiume dove si potranno ammirare immense coltivazioni di viti, segno distintivo della città.
Nelle Ribeiras del Miño si potrà godere di un paesaggio di spettacolare bellezza con forme sorprendenti, boschi e vigneti.
A livello dell’acqua si vedranno antichi villaggi che furono costruiti pietra su pietra portando i materiali per la sua costruzione.
Una curiosità storica che coesiste con la natura più pura di questo angolo di rigogliosità senza pari.
Infine, sarebbe impensabile passare per questa zona senza assaggiare i tradizionali e famosi vini di Ribeira Sacra.
La maggior parte dei vigneti che producono questa bevanda eccezionale si trovano sulle pendici della Ribeira Sacra e formano un paesaggio a dir poco splendido.
Si potrà visitarli con facilità e andare nelle cantine di famiglia della zona per imparare un po’ di più su questa tradizione.
_ Tappa 6, da Monforte de Lemos a Chantada – 29,7 Km
La sesta tappa si snoda nel cuore della Ribeira Sacra.
Camminerete su pendii tappezzati di vigneti, fiancheggiati dal bacino di Belesar e dal fiume Asma per raggiungere, finalmente, Chantada e la sua famosa chiesa romanica di Santo Estevo de Ribas do Miño.
Chantada è situata proprio nel cuore della Galizia, tra il bellissimo Canyon di Miño e il Monte Faro.
Attorno al suo splendido centro storico la natura cresce rigogliosa e offre viste di incomparabile ricchezza paesaggistica.
Chantada è anch’essa un’ottima località per il buon vino, un villaggio affascinante con grande carattere e mille virtù.
Lì è vivamente consigliata una visita alla città vecchia, arricchita da portici tradizionali, un must da vedere quando si passa attraverso il rúa del Comercio.
All’interno della Plaza del Mercado si potrà vedere la Casona de Lemos, che un tempo era il principale il mercato della città.
La via principale Dous de Maio è un timbro del passato signorile di Chantada, un traffico che avvolge ogni passeggiatore con il suo fascino.
Se poi avete un po’ di tempo aggiuntivo da poter spendere allora il suggerimento è quello di fare un salto al villaggio di Belesar.
Questo villaggio si trova tra i territori di Chantada e O Saviñao e ospita una varietà di cottage costruiti secondo l’architettura tradizionale della zona, fatta di pietra e legno.
_ Tappa 7, da Chantada a Rodeiro – 25,8 Km
Da Chantada si dovrà ripartire alla volta del monte Faro a oltre mille metri di altitudine.
Questo monte rappresenta anche il confine naturale tra le province di Lugo e Pontevedra.
In cima si aprirà una vista spettacolare sui grandi monti galiziani.
Si giungerà così a Rodeiro, un comune incastonato negli altipiani della cresta galiziana.
Circondato appunto da un paesaggio pieno di fascino, Rodeiro sorge sotto la protezione di una fortezza medievale i cui resti sono ancora ben conservati. Un luogo quasi leggendario.
Per questa località due potrebbero essere i punti di interesse.
In primo luogo il dolmen di Coto dos Mouros.
Si tratta di un enorme megalite risalente al periodo Neolitico purtroppo non estremamente visibile a causa della natura lussureggiante che lo circonda e ne rende difficile la vista.
Si tratta di uno dei pochi resti di questo genere ancora in eccellente stato di conservazione.
In secondo luogo, una visita alla chiesa di San Martiño de Asperelo è assolutamente da farsi.
Questo tempio di origine romanica si trova proprio ai piedi del Monte Faro, sulla strada per l’eremo Nosa Señora do Faro.
Quest’edificio fu eretto nel 1225 dai monaci di San Pedro de Vilanova de Dozón, decisamente apprezzabile a livello artistico.
_ Tappa 8, da Rodeiro fino ad A Laxe – 27,2 Km
Per l’ottava tappa ci si dovrà gradualmente lasciare alle spalle i vigneti per entrare a Laxe, capoluogo della regione di Deza, nonché punto d’incontro dei pellegrini che percorrono la via Sanabria o Mozarabica.
A Laxe è un bellissimo villaggio di pescatori situato nella Ria de Corme e Laxe.
Il suo toponimo significa, in galiziano, “pietra di grande dimensione e superficie liscia”.
Come succede in altri villaggi di pescatori della Costa da Morte, il villaggio possiede una torre di guardia, un antico luogo elevato di vigilanza dove sorge anche la Chiesa di Santa Maria.
Soprattutto in alta stagione A Laxe si costituisce come un’importante meta turistica galiziana.
Arrivati lì non si potrà non fare un salto alla baia di Los Cristales dove il mare, con il passare del tempo, ha trascinato dei cristalli di bottiglie di diversi colori su tutta la spiaggia.
Potrebbe sembrare una discarica prodotta dall’uomo, eppure la natura l’ha trasformata in un deposito di cristalli perfettamente levigati e multicolori che, tuttavia, è vietato raccogliere.
_ Tappa 9, da A Laxe fino a Outeiro de Rei – 34,1 Km
Da questo momento in poi, il Cammino d’inverno si ricongiungerà al Cammino Sanabrés.
È la seconda tappa più lunga, tuttavia vi permetterà di attraversare bellissimi paesaggi nella provincia di A Coruña fino a raggiungere Outeiro de Rei.
Giunti lì sarà doverosa una visita alla splendida Catedral de Santa María de Lugo, una cattedrale risalente al XII secolo che, tuttavia, ha subito diverse modifiche nel corso degli anni.
Si può dire sia costruita in stile romanico, tuttavia mescola diversi stili architettonici per un risultato davvero sigolare.
Se poi deciderete solo di prendervi una meritata pausa al fresco del verde, allora il consiglio è quello di fare un salto al Rio de Parga dove ci si potrà distendere ammirando un vecchio ponte di pietra romano.
_ Tappa 10, da Outeiro de Rei a Santiago de Compostela – 16,7 Km
Giunti all’ultima tappa dovrete ripartire da Outeiro de Rei passando per l’eremo di Santa Lucía de Vixoi e la città di Ponte do Sar fino a giungere alla meta finale, Santiago de Compostela.
Conosciuta in tutto il mondo per la spettacolare cattedrale che secondo la tradizione ospiterebbe le spoglie di San Giacomo Apostolo, la capitale della Galizia attira ogni anno centinaia di migliaia di pellegrini che percorrono il famoso Cammino di Santiago.
Una volta raggiunta la città, non si potrà fare a meno di rimanere incantati di fronte alla sua maestosa bellezza.
Oltre alla cattedrale, con la sua imponente facciata, le cappelle barocche e le splendide statue raffiguranti personaggi biblici, Santiago di Compostela custodisce un preziosissimo patrimonio artistico e culturale fatto di monasteri, chiese, palazzi e musei che ospitano oggetti d’arte risalenti al X secolo.
Oltre alla visita della cattedrale, si consiglia di fare una passeggiata all’interno della splendida cornice del Parque de la Alameda.
Questo pittoresco parco cittadino del XVI secolo ospita magnifiche sculture e aiuole variopinte ed è attraversato da sentieri che offrono l’opportunità di camminare completamente immersi nel verde.
Poi, sarà quasi necessario fare un giro al Mercado de Abastos, il quali aprì i battenti per la prima volta verso la fine del XIX secolo.
Si tratta di uno dei luoghi più popolari di Santiago.
Nelle sue otto sezioni al coperto si troveranno oltre 300 banchi che vendono specialità locali, pesce fresco, dolci, formaggi e salumi.
Come per la maggior parte dei mercati spagnoli, inoltre, non mancheranno locali dove fermarsi per gustare le proposte più appetitose.
Un altro elemento architettonico meritevole di una visita è sicuramente il monastero di San Martín Pinario.
Si tratta di un impressionante complesso di epoca medievale la cui facciata del XVI secolo in stile plateresco è caratterizzata da colonne doriche e da figure religiose minuziosamente scolpite nella pietra.
Oggi l’edificio ospita un seminario, un hotel, una residenza universitaria e un museo di arte sacra composto da dodici sale, dove potrai ammirare dipinti, sculture e scoprire aneddoti sulla vita di vari personaggi religiosi.
Una delle sale custodisce addirittura una farmacia del XV secolo.
Informazioni utili
Se siete incuriositi da questo splendido cammino e desiderate qualche informazione in più, allora potete consultare il sito dedicato.
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