Sulla sponda orientale del Lario c’è un sentiero che rimbalza sull’acqua come un sasso piatto: da Abbadia a Lierna, poi Varenna, Bellano, Dervio e Colico. Ogni volta giù alla riva e poi di nuovo in costa, attraverso la montagna.
Oggi si chiama Sentiero del Viandante, ma nei secoli è stato Via Ducale, Via Regia oppure Napoleona
Il Sentiero del Viandante è un itinerario che costeggia tutta la sponda lecchese del lago. Ha una lunghezza complessiva di circa 60 km.
A seconda del livello di allenamento, il percorso è frazionabile in un numero diverso di tappe: quelle ufficiale sono 8 più 2 varianti, ma i meglio allenati possono decidere di percorrerlo anche in 4 o 5 tappe.
Grazie alle frequenti intersezioni tra il percorso e la linea ferroviaria Lecco-Colico è possibile percorrere una tappa alla volta, tornando in treno al punto di partenza.
Le quote modeste e l’eccellente esposizione del sentiero, rendono l’itinerario percorribile in tutte le stagioni.
Il percorso è ben segnalato e inoltre sono presenti alcune mappe d’insieme del sentiero.
Il Sentiero del Viandante fa parte de Le Vie del Viandante. Si tratta di 12 sentieri che si uniscono per diventare un lungo e affascinante Cammino.
Un itinerario che, da Milano, percorre la Martesana, risale il corso dell’Adda e raggiunge le rive del Lago di Como per arrivare in Valchiavenna e fino alla Svizzera.
Lungo questi cammini si possono gustare a passo lento i boschi di pianura, i panorami del Lario e scenari di montagna punteggiati da incantevoli borghi.
Il Viandante non è un sentiero della storia, almeno non di quella degli eserciti e dei condottieri, troppo ingombrante per riuscire a transitare su quelle viuzze strette fra le rocce e il lago.
Anche l’armata dei Lanzichenecchi proveniente dalla Svizzera, una volta arrivata a Bellano, piuttosto che proseguire in fila indiana lungo il lago, preferì infilarsi su verso Taceno e proseguire per il largo fondovalle della Valsassina, per poi calare su Lecco e sulla pianura come quell’orda scenografica magistralmente descritta dal Manzoni.
Quello del Viandante è piuttosto un sentiero del quotidiano, lungo il quale hanno camminato le generazioni di coloro che hanno costruito il mondo lagheé, pietra su pietra, casa su casa, darsena su darsena, ma è anche la “cerniera” che unisce i due estremi di questo mondo, acqua e montagna, in un connubio che regala paesaggi di commuovente bellezza.
Mentre lungo la sponda comasca del lago la via di comunicazione fra la pianura e le vallate alpine è sempre stata la Strada Regina, tracciata sin dai tempi dei romani, sul versante lecchese non è mai esistito un percorso unico e ben definito.
L’orografia complessa del territorio e le contingenze politiche hanno dato vita a una pluralità di tracciati, più o meno percorsi nelle diverse epoche storiche.
L’itinerario che oggi viene indicato come Sentiero del Viandante, riprende il sistema di mulattiere e sentieri che collegava i paesi rivieraschi e di cui si trova traccia certa nei documenti notarili a partire dal ‘700.
In passato ha avuto tanti nomi diversi, come via Regia o Via Ducale e, più avanti, Napoleona, con chiaro riferimento ai lavori di ampliamento di alcuni tratti attuati, appunto, in epoca napoleonica.
La costruzione della comoda strada militare rivierasca, conclusa nel 1832, segnò la fine della funzione delle mulattiere di mezza costa, che caddero praticamente in disuso fino al 1992.
In quell’anno venne lanciato il progetto del Sentiero del Viandante, divenuto oggi uno dei trekking più apprezzati di tutto il nord Italia.
Il Viandante è uno di quegli itinerari che non hanno bisogno di “punti di interesse”, nel senso che il percorso stesso è uno spettacolo che merita di essere assaporato passo dopo passo.
I numerosi scorci che si aprono lungo il sentiero permettono di osservare il profilo dei monti che scendono verso il lago (“tutto a seni e golfi a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli” come scriveva Manzoni!).
Guardando in alto invece si può inseguire la fuga dei pendii che si fanno sempre più ripidi, sino a dove la roccia prende il posto dei boschi.
A fare da “segnavia” in questa fuga di elementi naturali ci sono i paesi arroccati sulle rive e le minuscoli frazioni montane.
Alla fine di ogni tappa il sentiero lascia il posto a un labirinto di vicoli e stradine strette fra le vecchie case del borgo e i giardini esotici delle ville nobiliari.
Un invito irresistibile a continuare a camminare ed esplorare, fino a calpestare i sassi della riva.
Vista la quota modesta e il clima mitigato dalla presenza del lago, le stagioni migliori per frequentare il Sentiero del Viandante sono sicuramente la primavera e l’autunno.
In questi periodi si può cogliere la bellezza di momenti speciali nel ciclo della natura, quando i monti del Lario sono punteggiati dalle variopinte fioriture della vegetazione.
Oppure quando i boschi si infiammano di colore prima dell’inverno e il profumo dei primi camini accesi invita a sedersi a tavola dopo l’escursione, con un calice di rosso ad accompagnare un buon piatto di “pulenta e missultin”.
D’estate le temperature possono essere decisamente calde, si possono però sfruttare le ore più fresche del mattino (la costiera del lago è rivolta a ovest e molti tratti restano in ombra sin quasi a mezzogiorno) o quelle del tardo pomeriggio e delle lunghe sere di giugno.
Ovviamente sul lago non mancano i punti dove farsi un bagno rinfrescante prima o dopo l’escursione (uno su tutti la Riva Bianca di Lierna, una delle spiagge più apprezzate del Lario).
Per i veri amatori delle atmosfere lacustri, però, c’è una quinta stagione in cui percorrere il Viandante.
È il periodo che va da fine ottobre fin oltre gli ultimi giorni di novembre, quando la luce è più obliqua e le loro anime romantiche possono saziarsi di brume e malinconie.
Ci sono anche occasioni speciali in cui vale la pena di passare da queste parti.
Una di queste è la Festa del Lago e della Montagna, che si svolge a Lecco l’ultima domenica di giugno e culmina con i tradizionali fuochi sul lago.
Per chi ha ambizioni agonistiche poi c’è il Trail del Viandante, spettacolare gara podistica dedicata ai trail runner.
I diversi punti di partenza delle tappe del sentiero si raggiungono facilmente in auto percorrendo la Provinciale 72 che costeggia la sponda orientale del Lario.
Il mezzo di trasporto più efficiente per connettere le tappe del viandante però è il treno.
La partenza e l’arrivo dei diversi tratti del sentiero, infatti, sono situati nei pressi delle stazioni della linea ferroviaria Lecco-Sondrio-Tirano.
_ PRIMA TAPPA:
da Sorico a ColicoTempo di percorrenza: 3 oreDislivello: + 177 metri – 369 metriScarica il tracciato GPX
_ SECONDA TAPPA:
Da Colico a DorioTempo di percorrenza: 3 oreDislivello: + 470 metri – 457 metriScarica il tracciato GPX
_ SECONDA TAPPA, VARIANTE PIANTEDO:Tempo di percorrenza: 4,30 oreDislivello: + 177 metri – 369 metriScarica il tracciato GPX
_ TERZA TAPPA: da Dorio a DervioTempo di percorrenza: 1,15 oreDislivello: + 175 metri – 187 metriScarica il tracciato GPX
_ QUARTA TAPPA: da Dervio a BellanoTempo di percorrenza: 1,30 oreDislivello: + 250 m – 237 mScarica il tracciato GPX
_ QUINTA TAPPA:da Bellano a VarennaTempo di percorrenza: 1,40 oreDislivello: + 371 m – 247 mScarica il tracciato GPX
_ SESTA TAPPA:Da Varenna a LiernaTempo di percorrenza: 3 oreDislivello: + 616 m – 752 mScarica il tracciato GPX
_ SESTA TAPPA, VARIANTE ALTA:Tempo di percorrenza: 3,30 oreDislivello: + 704 m – 840 mScarica il tracciato GPX
_ SETTIMA TAPPA:Tempo di percorrenza: 3,30 oreDislivello: + 394 m – 405 mScarica il tracciato GPX
_ OTTAVA TAPPA: Da Abbadia Lariana a LeccoTempo di percorrenza: 2 oreDislivello: + 131 m – 137 mScarica il tracciato GPX
La pagina ufficiale del Sentiero del Viandante, all’interno del sito Le vie del viandante, è ricco di informazioni utili sul sentiero e descrive nel dettaglio tutte le tappe.
Il Sentiero ha una sua credenziale, il Passaporto del Viandante, sul quale si possono raccogliere i timbri ufficiali lungo l’itinerario. Il primo timbro sarà quello dell’Infopoint del Viandante, luogo anche di ritiro del passaporto.
Successivamente ogni viandante potrà timbrare la propria credenziale presso strutture ricettive, ristorative e servizi.
Al raggiungimento di 10 timbri rossi, ovvero di 10 pernottamenti in strutture differenti lungo il cammino, viene consegnato lo zaino tecnico con il logo ufficiale.
Esiste anche una utile App delle Vie del Viandante che include anche il Sentiero del Viandante e che può essere scaricata da questa pagina.
Il Sentiero del Viandante ha anche una specifica guida cartacea dettagliata.
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