Mountainbikes on Monte San Simeone with view to Friuli-Venezia near Gemona and Udine
Il Friuli è un vero paradiso per gli appassionati di turismo su due ruote.
Il territorio regala, a distanza di pochi chilometri, dstraordinarie forme e colori di paesaggi incredibilmente diversi tra loro.
Il territorio, dal mare alla montagna, è ricco di appassionanti itinerari, rivolte a chi ama assaporare una natura ancora inviolata e trovarsi immerso nei magici silenzi di vasti paesaggi interrotti solo da voci e suoni della natura.
Vediamo 3 itinerari per godere in bicicletta della bellezza primaverile del Friuli, dalle Dolomiti all’Adriatico.
L’itinerario si sviluppa su carrareccia forestale, sentiero di terra battuta e prato, attraverso boschi di abeti, pini, faggi e distese prative della Valle del Tagliamento, zona di Forni di Sopra.
In loc. Davost, dall’area sportiva si procede in leggera salita sulla sponda sinistra in direzione ovest.
Attraversata una rada boscaglia si raggiunge la strada asfaltata della Val di Giaf.
Ph.: Gettyimages/Dragoncello
Qui è possibile scegliere per la variante facile per località Nuoitas, che poi diventa sterrata (segnavia CAI 346).
Con un ultimo strappo in salita, soleggiato, si guadagna il Rifugio Giaf.
Ammirato il panorama si ridiscende per imboccare lo sterrato che attraversando il bosco di faggio, abeti e pino termina sul ghiaione del Rio Lavinal.
Inizia il tratto più impegnativo per raggiungere il fondo valle a causa del fondo ghiaioso, la pendenza e due piccoli guadi; non mancano i tratti nel bosco con fondo più sicuro.
A fondo valle si imbocca la pista di fondo che prosegue verso Forni sulla sponda destra del Tagliamento dove è possibile raggiungere la piana Davost effettuando delle varianti impegnative a causa del fondo scivoloso e pendente o direttamente lungo la pista.
Si prosegue lungo lo sterrato dell’anello di Forni (segnavia CAI 362), raggiungendo loc. Palas attraverso il ricco bosco di pino, abete e cedui (area attrezzata per la sosta).
La discesa impegnativa, per i tratti incavati e le radici affioranti, ci conduce ad un bivio.
Possiamo scegliere per la seconda variante ridotta e dirigerci verso la centrale elettrica della Dria.
Oppure portarci sulla riva destra del torrente Dria e dopo averlo guadato, proseguire in direzione est seguendo lo sterrato con segnavia CAI 368.
L’anello prevede qualche variante in ripida salita e single-track, attraverso boschi e prati.
Dopo il ponticello sul Pissangala si riprende la pista forestale che scende fino a raggiungere la centralina della Dria.
Il rientro in paese, abbandonata la strada per Andrazza, si snoda sui prati ed il greto della sponda destra del Tagliamento.
Si attraversa la frazione di Cella con la chiesetta di S. Floriano per raggiungere il punto di partenza.
Località di partenza e arrivo Parcheggio Centro Sportivo, loc. Davost
Difficoltà Richiede un minimo di allenamento
Dislivello + – 900 metri
Tempo di percorrenza 3 – 4 ore circa
Lunghezza 24 km
Fondo 75 % carrareccia, 15 % sentieri fuoristrada / 10 % strada asfaltata
Tra le riserve dei laghi di Doberdò e Pietrarossa, questo itinerario attraversa i luoghi, tristemente famosi, delle grandi battaglie della Prima Guerra Mondiale.
Monumenti, cippi, musei e luoghi delle prime linee, saranno raggiunti pedalando il territorio Carsico.
Si parte dal parcheggio del Sacrario Militare di Redipuglia, ci si dirige verso l’abitato di Polazzo, per poi entrare su sterrato in salita verso l’altopiano carsico.
Ph.: Gettyimages/RP_images
Arrivo al Cippo Filippo Corridoni, prima, ed al Cippo Brigata Sassari poi, per continuare in direzione del Monte San Michele sempre per sterrato.
Entrati in asfalto nel piccolo paese di San Martino Del Carso, si ritorna poi su sterrato per arrivare in breve, dopo un tratto in salita, dietro al Museo sul Monte San Michele, dove sono esposti interessanti ritrovati bellici.
Il Monte San Michele è un ottimo punto panoramico verso il Collio e la pianura friulana.
Rimontati in sella, si riparte da dietro il museo, fino all’abitato di San Michele, per poi raggiungere un piccolo bivacco speleologico; continuando si arriverà al Monte Brestovec (punto di controllo con i resti di alcune cannoniere).
Il giro ci porterà ora fino a Doberdò del Lago, un bacino di origine carsica, senza immissari ed emissari, alimentato da pioggia ed acqua di risorgiva, facilmente raggiungibile per strada asfaltata in pochi minuti.
Si andrà ora in direzione del piccolo cimitero del paese, dove, passando a fianco del parcheggio si rientra in strada sterrata.
Dopo circa un chilometro si giunge nei pressi della Dolina dei Bersaglieri.
Alla conclusione del giro rimane solo la discesa che riconduce al parcheggio.
Località di partenza e arrivo Sacrario Militare di Redipuglia
Difficoltà Media
Dislivello + – 450 metri
Tempo di percorrenza 3 – 4 ore
Lunghezza 40 Km ca. il giro completo 18 km ca. il giro ridotto
Fondo 85 % carrareccia, sentieri fuoristrada 15 % strada asfaltata
Questo percorso congiunge Trieste con Venezia ed è parte integrante dell’itinerario europeo “Eurovelo” n. 8 (Cadice-Atene).
Tra Trieste e Monfalcone, sul tratto carsico, vi sono delle salite con leggera pendenza e qualche breve strappo.
Si pedala in ciclopista da Trieste a Draga S. Elia e da Monfalcone a Grado.
Lungo tutto il percorso vi sono solo pochi brevissimi tratti su strade con traffico.
Ph.: Gettyimages/Emmeci74
Trieste è la base naturale di partenza di questo affascinante itinerario che tocca le principali località di mare del Friuli Venezia Giulia, passando per il Carso ed attraversando la Bassa Pianura friulana, in vicinanza della Laguna di Grado e Marano.
Il Carso presenta aspetti naturalistici ed ambientali unici in Europa, ben rappresentati nel Parco nella Val Rosandra, nella Grotta Gigante, nell’orto botanico “Carsiana” e sul sentiero Rilke.
Da Monfalcone il viaggio appartiene al mondo agreste della Bassa pianura, con i suoi mille corsi d’acqua.
Qui si ergono le vestigia romane di Aquileia, contornate dalle terre litoranee della Laguna di Grado e Marano.
Le numerose riserve ed oasi protette che si trovano lungo il percorso (Isola della Cona, foci dell’Isonzo, Val Cavanata, Valle Canal Nuovo e foci dello Stella) faranno apprezzare agli amanti della natura gli aspetti ambientali ed avifaunistici della laguna.
Da Latisana a Lignano si costeggia il fiume Tagliamento.
Località di partenza Trieste
Località di arrivo Venezia
Difficoltà facile se si compie l’itinerario in due tappe
Dislivello trascurabile
Fondo prevalentemente asfaltato, salvo alcuni tratti di sterrato
Avvertenza
Gli itinerari per biciclette sono soggetti a cambiamenti, per mille ragioni, da eventi climatici a ristrutturazioni. Fondamentale quindi, prima di partire, aggiornarsi sulla condizione del percorso scelto per verificarne la fruibilità.
Consigliamo di verificare su questa pagina ufficiale lo stato degli itinerari e di contattare l’ente turistico prima di mettersi in viaggio.
Come arrivare
1° itinerario In auto: da Venezia e Treviso, A27, uscita Pian di Vedoia, segue SS51 fino a Castello Lavazzo, segue 51Bis fino a svoltare a Pelos di Cadore, segue SS52 fino a Forni di Sopra.
A Brunico seguire SS49 fino a Dobbiaco e San Candido, segue SS52.
Bolzano: seguire SS12 fino a Karneid, segue A22, uscita svincolo Bressanone, segue SS49. Da Udine, A23, uscita svincolo Carnia, segue SS52
2° itinerario In auto: Autostrada Venezia-Trieste, uscita Redipuglia, seguono indicazioni per il Sacrario (2 km) In treno: linea FS Udine-Gorizia-Trieste, stazione Redipuglia (per chi proviene da Milano-Venezia, cambiare a Monfalcone)
3° itinerario In auto: A4 Torino-Trieste (via Milano-Brescia-Venezia), uscita Lisert, segue uscita di Sistiana, segue SS14.
Da nord A2, A23 fino a Udine, segue A4 direzione Trieste, uscita Lisert.
In treno: treni da Venezia e Udine
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