Piemonte, Lago di Viverone: un anello ciclabile alla portata di tutti
Un itinerario vista Alpi adatto a cicloturisti di ogni livello. A due passi da Torino, il Lago di Viverone è l'ideale per una scampagnata in bicicletta - anche con i bambini - per dare il benvenuto alla bella stagione.
Nel Piemonte occidentale, a cavallo tra le provincie di Torino e Biella, c’è un piccolo lago circondato da monti e colline.
Nelle giornate più limpide, le sue placideacque fungono da specchio per riflettere la maestosa catena alpina, che qui sembra potersi toccare con un dito.
È il lago di Viverone, popolare destinazione per i viaggiatori e le viaggiatrici che cercano una fuga tranquilla e rilassante.
Non è facile tenere il passo degli altri due “Mostri sacri” piemontesi: il Lago Maggiore e il Lago d’Orta.
Ma il vantaggio di un bacino ben più raccolto come quello di Viverone, è che diventa la destinazione ideale per un’escursione a pedali in una bella giornata di sole.
Il percorso non prevede difficoltà tecniche, si svolge prevalentemente su strade asfaltate o sterrati ben sistemati, il che lo rende adatto a ogni livello di allenamento.
Il tracciato della ciclabile del Lago di Viverone
Il punto ideale per la partenza è Viverone, la tranquilla cittadina che dà il nome al lago. Dal lungolago, seguendo la direzione Anzasco e superando il piccolo abitato, si arriva presto all’Osservatorio faunistico di Azeglio.
Qui è possibile fare una sosta per salire sulla torre di avvistamento e osservare in silenzio le diverse specie che si nascondo tra la vegetazione lacustre.
A pochi passi dalla torre, si trova poi il sito archeologico di Azeglio, un luogo che per la sua importanza è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO.
Qui, pochi metri sotto il pelo dell’acqua, sono conservati i resti di oltre 5.000 pali, che nell’età del Bronzo sorreggevano un grande villaggio fatto di palafitte.
I resti di quella civiltà millenaria, trovati nelle campagne che circondano il lago, comprendono asce, spade, ornamenti femminili, e si possono ammirare soprattutto presso il Museo di Antichità di Torino.
Per chiudere l’anello, basta continuare a seguire l’andamento della costa e dirigersi verso Morzano e poi, successivamente, Comuna. Da qui, sarà facile ritornare al punto di partenza.
Il percorso complessivo sarà di circa 16 km.
Il Castello di Masino
Per chi invece vuole continuare a pedalare per un’ulteriore ventina di chilometri, a dieci chilometri dalle palafitte di Azeglio c’è una piccola perla: il Castello di Masino.
Un’elegante dimora di villeggiatura che domina dalla sua posizione rialzata tutto il Canavese e la Serra d’Ivrea.
Intorno a quella che per dieci secoli fu la residenza dei conti Valperga di Masino, oggi si trova un parco monumentale con uno dei labirinti più estesi d’Italia.
Inutile dire quanto possa essere suggestivo quando in autunno il rosso e il giallo colorano tutto il paesaggio, o in primavera quando sbocciano i fiori.
Dal Castello di Masino si può poi ritornare comodamente sulle sponde del lago passando da Cossano Canavese. Una volta ritornati sulle sponde del lago nell’abitato di Morzano, si giunge presto a Comuna.
Da qui, un’altra strada a basso traffico porta a Roppolo, piccolo borgo dove si trova un altro castello elegante, che domina la collina da più di 1000 anni: un luogo di storia con la S maiuscola, che ospitò addirittura Napoleone Bonaparte.
Infine, sono solo 2 i chilometri che separano Roppolo da Viverone, dove si ritorna al punto di partenza concludendo la circumnavigazione del lago.
Se la bici non basta
Il lago è anche un luogo ideale per gli appassionati di sport acquatici.
I visitatori possono noleggiare una barca o un kayak ed esplorare il lago al proprio ritmo.
Il lago è anche un luogo popolare per il windsurf e il kitesurf: ospita un circolo velico, dove i visitatori possono prendere lezioni di vela e noleggiare l’attrezzatura.
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