Lazio, sorprendente Ciociaria: in bici nel verde da Serrone a Fontana Livio

La Ciociaria è una regione affascinante ingiustamente poco nota: le bellezze naturalistiche, la storia e il patrimonio culturale e di sapori la rendono una meta ideale per gli appassionati di itinerari in bicicletta

24 febbraio 2024 - 11:00

Alla scoperta delle meraviglie della Ciociaria

La provincia di Frosinone, chiamata anche Ciociaria o, meno comunemente, “Cioceria”, si costituisce come una sorta di terra di mezzo collocata tra Roma e Napoli.

Il nome di questa provincia risale al lontano 1800.

Si tratta, infatti, di un momento storico in cui il termine “Ciociaria” stava a indicare alcuni territori situati nelle regioni di Lazio e Campania senza limiti geografici ben definiti.

A partire dal ventennio fascista lo stesso nome fu usato dalla stampa locale, da associazioni promozionali e da manifestazioni folcloristiche.

Era sinonimo di “provincia di Frosinone” e dell’insieme delle tradizioni popolari del suo territorio.

L’identificazione della Ciociaria con il territorio della provincia fu fatta propria dalla stessa azienda di promozione turistica della provincia di Frosinone.

Questo territorio è particolarmente interessante in quanto si tratta di un pezzo d’Italia in cui sono riscontrabili ancora certi valori tipici della provincia che sembrano resistere alla globalizzazione dei mercati e dei consumi.

La Ciociaria è una terra tutta da scoprire.

Abbazie, cattedrali e santuari si integrano alla perfezione all’interno di uno scenario naturalistico davvero suggestivo in cui si ergono imponenti i monti Ernici e Simbruini.

Non potrete non rimanere attratti dalla bellezza dei piccoli borghi, delle strade arroccate e dei centri medievali.

Ma anche dal fascino di cittadine storiche come Alatri, Anagni, Fumone, Ferentino, Collepardo, Veroli, distanti solo pochi chilometri tra di loro.

Non è da dimenticare nemmeno lo splendido percorso naturale che si snoda lungo le antiche stazioni.

Collega Paliano con Fiuggi, attraversa Serrone e Piglio con la sua seducente “Via del Vino Cesanese” fino ad Acuto, lungo la storica via Prenestina.

In bici da Serrone a Fontana Livio, tra natura e sapori

Questo interessante itinerario vi farà attraversare luoghi davvero suggestivi tra campi coltivati e numerosi uliveti capaci di crescere rigogliosi anche sui terreni in forte pendenza.

Avrete anche l’occasione di ammirare i vigneti utilizzati per la produzione del famoso vino rosso Cesanese del Piglio.

Il sentiero comincia dalla località di Serrone su una comoda strada bianca.

Fatta eccezione per la primissima parte, il percorso si svilupperà su una strada sterrata fino all’area di sosta attrezzata di Fontana Livio.

Quest’ultima è un’antica fonte che in passato forniva acqua sia ai vicini borghi che a tutta la campagna circostante.

Dovrete salire quindi lungo la strada provinciale verso Serrone e svoltare a sinistra in via Piscolo, una stradina in discesa che porta appena al di sotto del centro storico.

Seguendo poi la segnaletica per Fontana Livio, discenderete per un sentiero piuttosto ripido che si apre su una serie di uliveti e che continua su una comoda strada bianca lungo la quale vi dovrete mantenere sempre sulla sinistra.

Procederete fino a incontrare la pista ciclabile che in questo tratto corre parallela alla strada provinciale 20.

A questo punto occorrerà attraversare con attenzione la strada asfaltata e proseguire sul sentiero verso l’area di sosta Fontana Livio, la quale dista meno di 1 Km dalla strada principale.

Seguendo la segnaletica scenderete ancora costeggiando vigneti e uliveti fino all’area di sosta.

Alle spalle di quest’ultima incapperete in una serie di gradoni che vi condurranno a una fontana.

Dovrete quindi oltrepassarla e seguire il sentiero che continua per un breve tratto protetto da una staccionata di legno, sotto dei noccioli e delle roverelle.

La pista taglierà attraverso un campo incolto e supererà, su un ponticello di legno, il torrente che porta l’acqua alla fonte.

L’itinerario riprenderà brevemente a salire per un fitto bosco di castagni fino a condurvi su una strada che a destra è senza uscita mentre a sinistra riporta sulla strada provinciale 20.

Raggiunta la provinciale e voltandovi a sinistra in direzione San Quirico, dopo circa 300 metri, ritroverete il punto da cui si attraversa la pista ciclabile e la strada verso l’area di sosta di Fontana Livio.

Da questo punto in poi dovrete percorrere lo stesso itinerario in salita, ricordandovi di tenervi sempre sul sentiero di destra.

Informazioni utili

Il sito ufficiale della Strada del Vino Casalese, ricca di informazioni utili

Se siete in cerca di ulteriori percorsi oppure di qualche informazione in più sul territorio della Ciociaria allora potete consultare la pagina dedicata.

 

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