Numero 275 – dicembre 2014

18 marzo 2020 - 10:50

Trent’anni… e li dimostra tutti! Infatti, questa rivista è diventata, nel tempo, un punto di riferimento per tutti gli appassionati di outdoor. E non solo perchè ha proposto, nei suoi 274 numeri già usciti, un patrimonio ormai quasi infinito di itinerari escursionistici in ogni regione d’Italia e in molti luoghi affascinanti, dal punto di vista naturalistico, del pianeta. Ma anche – forse soprattutto – perché ha contribuito a creare una “coscienza escursionistica” in almeno due generazioni di persone. Da sempre, infatti, siamo in prima linea nella difesa del territorio, con articoli e dossier focalizzati sulle emergenze ambientali, valorizzando il “turismo lento” e denunciando violenze, abusi e speculazioni ai danni di un “tesoro” che dovrebbe appartenere a tutti, e spesso invece diventa terreno di rapina per speculatori o, ancor peggio, amministratori che ignorano il valore reale di questo patrimonio, e cedono con troppa superficialità alle lusinghe del “progresso”. Troppe volte identificato con la cementificazione, con l’abbandono delle tradizioni agricole, con la svendita di aree apparentemente improduttive che rappresentano invece degli unicum sotto il profilo ambientale. Questa è stata, e continua ad essere, la nostra missione: divulgare la conoscenza degli infiniti piccoli e grandi capolavori naturalistici delle nostre regioni, le tradizioni legate alle attività rurali e i frutti, straordinari, di una enogastronomia – ricchezza primaria che scaturisce da conoscenze millenarie delle nostre culture contadine – che tutto il mondo ci invidia. Queste le basi, semplici ma sempre perseguite con coerenza e passione, che hanno determinato il nostro successo, e ci hanno permesso, da profondi conoscitori di questo mondo, di anticipare “mode” e tendenze. Quando, alla fine degli anni ’90, abbiamo cominciato a proporre itinerari escursionistici nei borghi antichi, alla scoperta di angoli nascosti delle grandi città, o di paesaggi bucolici di campagne e coste, il concetto di “trekking” era identificato unicamente con le escursioni in montagna! Ci abbiamo messo anni a far passare il messaggio che camminando si scopre ogni mondo, anche quelli urbani, e oggi il concetto di “trekking urbano” è un caposaldo della cultura salutistica. Allo stesso modo, abbiamo affrancato l’universo apparentemente ostile della montagna invernale, proponendo, ben prima che diventasse uno sport quasi di massa, l’utilizzo delle “ciaspole” per avvicinare, senza difficoltà e col passo lento del camminatore, le straordinarie suggestioni della neve e dei territori alpini anche nella stagione apparentemente meno idonea all’escursionismo. Siamo arrivati al giro di boa della “maturità” ma l’entusiasmo che ci motiva è ancora, e continuerà ad essere, quello che nasce dalla irrinunciabile passione di andare alla scoperta della Natura e delle sue unicità, che, ricordiamolo sempre, si trovano appena girato l’angolo dell’ultima casa… Da tutta la Redazione, l’augurio per un 2015 pieno di escursioni! Michele Dalla Palma

 

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