Attrezzature e consigli per dormire in tenda

9 giugno 2023 - 5:14

Durante un trekking di più giorni vi capiterà di dover dormire all'aperto. Ecco le attrezzature necessarie per dormire nella natura, dalla tenda al sacco a pelo, e i consigli per utilizzarli nel modo corretto!

La vacanza in tenda, magari itinerante, è ancora uno dei modi più entusiasmanti di vivere la natura, e fortunatamente sembra avere ancora un forte appeal anche nelle giovanigenerazioni.

Grande merito ha avuto la tecnologia che ha permesso la realizzazione di attrezzi dalle performances superlative abbassando al tempo stesso, a volte in maniera drastica, il peso di tende e sacco a pelo.

La tenda: la casa mobile del trekker

Per quanto riguarda la tenda, le caratteristiche principali sono:

  • leggerezza,
  • resistenza,
  • funzionalità,
  • ventilazione,
  • impermeabilità,
  • traspirazione
  • buona circolazione dell’aria

Sono da tenere in considerazione anche la velocità di montaggio e smontaggio della struttura.

A parità di peso, preferire sempre il maggior volume, che nell’uso equivale a comfort; utili le absidi, che offrono una  migliore vivibilità potendo stivare materiale anche all’esterno della camera.

Un piccolo lusso anche la doppia apertura, con zanzariera; nelle notti calde è un piacere farsi accarezzare solo dal vento e non da tutti gli insetti del circondario!

Le tende tecniche si distinguono fondamentalmente in due tipi:

_ Da alta quota (4 stagioni) con un maggior isolamento termico.

_ Da escursionismo (3 stagioni), più traspiranti e ideali per l’estate.

Queste ultime si dividono ulteriormente in single wall (monotelo), molto leggere, e doppio telo, più affidabili, in grado di assicurare una migliore tenuta all’acqua.

_ Tessuti: i materiali migliori per il telo esterno sono i poliesteri con spalmature poliuretaniche e/o alluminate, con trattamenti al silicone per incrementare la resistenza ai raggi UV.

La camera interna dovrebbe consentire lo scambio dell’aria per limitare la condensa interna: è consigliata in nylon ripstop leggero per le 4 stagioni e in cotone per le 3 stagioni, però sempre con trattamenti “water repellent”. Anche il pavimento deve essere in robusto poliestere, con spalmatura poliuretanica alluminata.

_ Cuciture: obbligatoriamente nastrate e termosaldate sul telo esterno e sul pavimento, per aumentare la resistenza all’acqua anche in queste parti delicate.

_ Paleria: la migliore è in duralluminio, una lega di derivazione aeronautica molto leggera, elastica e resistente; nelle tre stagioni spesso vengono impiegati anche materiali di vetroresina.

_ In questo articoli puoi scoprire le migliori tende da trekking in commercio:

Il sacco a pelo

Un saccoletto tecnico estivo dell’ultima generazione non occupa, nello zaino, un volume superiore a una ventina di centimetri di lunghezza per 15 di larghezza, e si parla ormai sempre più spesso di pesi inferiori al chilo.

Al tempo stesso, se proprio la temperatura non scende sotto lo zero, il comfort è una piacevole sorpresa quando, dopo una giornata di cammino, ci si infila nella “tana”.

Anche per questo importante “compagno di viaggio” leggerezza, termicità e minimo ingombro sono oggi le caratteristiche principali.

L’evoluzione dei tessuti e la ricerca di imbottiture sempre più performanti e leggere permette di bivaccare in sicurezza anche nelle situazioni e climi più estremi.

La costruzione interna a scomparti separati e sovrapposti e cuciture sfalsate impedisce all’imbottitura di “ammucchiarsi” solo in qualche parte del sacco.

Importante l’imbottitura che copre la zip, il collare imbottito tra la testa e le spalle e il cappuccio sagomato, che limitano la dispersione del calore interno.

Imbottitura: fondamentale per la tenuta termica. Non esiste, per quanto concerne le imbottiture, un materiale capace di “creare” calore, e il miglior isolante è… l’aria!

I prodotti più pregiati sono quelli che creando una sorta di “bolla d’aria” attorno al corpo, riescono a trattenere il calore corporeo impedendone la dispersione all’esterno.

La piuma d’oca, se di alta qualità, é ancora oggi il termoisolante con il miglior rapporto peso/tenuta termica/comprimibilità.

I limiti di questo straordinario prodotto naturale stanno nei tempi di asciugatura, nel caso si bagni, e nelle difficoltà relative al lavaggio.

Infatti la piuma sottoposta a lavaggi ripetuti perde col tempo le sue qualità, perciò i sacchi letto in questo materiale vanno lavati solo quando questa operazione è veramente…improrogabile, con molta delicatezza e con prodotti specifici.

Inoltre sarebbe una buona regola comprimerli negli appositi contenitori soltanto durante l’utilizzo, mantenendoli stesi per il resto del tempo, in modo che i filamenti della piuma non si deteriorino.

Il mercato propone anche sacco a pelo tecnici imbottiti con materiali sintetici a fibra cava, che si avvicinano per prestazioni e leggerezza  alla piuma, con l’innegabile vantaggio che non modificano le proprie caratteristiche nel tempo, neppure se sottoposti a ripetuti lavaggi o a compressione prolungata negli appositi contenitori.

Unico svantaggio dei sacco a pelo sintetici sono le dimensioni; riposti negli appositi sacchetti, sono comunque più voluminosi dei “fratelli” in piuma, anche se alcuni prodotti ormai sono veramente super comprimibili.

Quando viene utilizzato, il sacco a pelo dovrebbe sempre essere arieggiato, e soprattutto non va mai riposto umido. Se per i sacchi in piuma lo stivaggio non compresso è una regola, è buona norma riporre anche quelli sintetici srotolati e in luogo asciutto.

Un ampio sacchetto in cotone è l’ideale per appenderli nell’armadio. In commercio esistono prodotti impregnanti, da usare durante il lavaggio, per migliorare l’impermeabilità e la tenuta termica.

Un’ultima considerazione: se si prevede un trekking in climi molto umidi, le fibre sintetiche, che asciugano prima, sono preferibili alla piuma.

> In questo articoli puoi scoprire i migliori sacchi a pelo per il trekking in commercio:

 

Materassino: compagno non indispensabile ma tanto comodo

Il materassino è un accessorio voluminoso, ma utile  se si vuol dormire comodi nei lunghi trekking!

Quelli dell’ultima generazione, definiti “autogonfianti”, sono veramente ottimi e hanno notevolmente ridotto peso e ingombri.

Stesso discorso per il materassino, ci sono tanti modelli, in questo articolo abbiamo indicato i migliori materassini sul mercato.

 

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