Birdwatching, un hobby ideale per l’autunno: unire trekking e osservazione della natura

27 novembre 2024 - 11:09

Il birdwatching è un'attività e un passatempo davvero antico e, tuttavia, mai intramontabile. Il nostro territorio, poi, in autunno è ricco di occasioni per vedere numerosi volatili durante le loro migrazioni verso mete più calde. Di seguito potete trovare alcuni suggerimenti sui luoghi ideali per l'osservazione e qualche consiglio per iniziare a praticarla

Il birdwatching, un hobby ideale per l’autunno

Il birdwatching, questo è noto, è un’attività che consiste nell’osservazione degli uccelli nel loro habitatnaturale, ma anche nell’ascolto e nel riconoscimento dei loro canti e richiami.

Si tratta di una pratica nata in Inghilterra nel corso del XIX secolo e che si è sviluppata molto nel corso del tempo tanto che, oggi, questa pratica è favorita dallo sviluppo di strumenti ottici all’avanguardia, in particolare i binocoli e i cannocchiali, che hanno permesso alle persone di osservare e studiare gli uccelli selvatici senza che ci sia bisogno di infastidirli.

Uno dei grandi vantaggi del birdwatching è che si tratta di un’attività relativamente poco costosa. L’attrezzatura di base include un binocolo oppure un cannocchiale, magari un buon libro per facilitare l’identificazione delle varie specie, e un taccuino per prendere appunti sui volatili avvistati, sul tempo e sul luogo.

L’autunno è uno dei periodi migliori per dedicarsi a questa attività: le temperature, infatti, cominciano a calare e il clima diviene più tollerabile, specialmente per le attività all’aperto.

Inoltre, le foglie cominciano a cadere ed è quindi più semplice vedere gli uccelli posati sugli alberi e, soprattutto, in questo periodo dell’anno si verifica un picco del passaggio migratorio, e dunque aumenta la possibilità di avvistare uccelli che normalmente non sarebbero presenti.

Quindi, meglio approfittare del cosiddetto “stop-over”: gli uccelli durante la migrazione hanno bisogno di cibo in grossa quantità per accumulare scorte di grasso, ovvero il “carburante” indispensabile per la migrazione.

La sosta dura pochi giorni, ma la loro attività sarà tutta dedicata alla ricerca di cibo e, spesso, non tendono a curarsi di chi gli si avvicina.

Quando è meglio praticare il birdwatching

Per inciso: non esiste un periodo preciso in cui praticare o meno il birdwatching, tuttavia un fattore determinante è sicuramente la località che si sceglie.

L’Italia, ad esempio, è magnifica per il birdwatching durante l’estate e interessante verso la primavera o l’autunno, ma sicuramente offre poco durante l’inverno.

Esistono poi altre località, come per esempio la Tanzania, dove è possibile fare birdwatching praticamente tutto l’anno.

Se però non siete dei grandi amanti del caldo torrido allora è bene sapere che si può praticare il birdwatching anche in Scandinavia.

Ad ogni modo, prima di scegliere dove e quando partire, il consiglio è quello di controllare anche i flussi migratori. Sempre in Tanzania, ad esempio, potreste assistere ad un vero e proprio spettacolo della natura durante la “Grande Migrazione”.

I migliori luoghi dove fare birdwatching in Italia e all’estero

In Italia, i luoghi dove praticare l’osservazione degli uccelli sono davvero numerosi. Basti pensare alle Alpi e alle Dolomiti, alla Foresta del Tarvisio in Friuli, alla Riserva Lipu di Torrile e Tre Casali in Emilia Romagna, oppure al Delta del Po e all’Oasi di Argenta tra il Veneto e l’Emilia.

Sono da menzionare anche l’Oasi Lipu Massaciuccoli in Toscana, il Parco Nazionale d’Abruzzo, i Monti della Tolfa nel Lazio, le Saline di Margherita di Savoia in Puglia, la Riserva Lipu Saline di Priolo in Sicilia e l’Oasi Lipu Carloforte in Sardegna.

In Europa, invece, sono molto quotati i paesi nordici, come l’Estonia, i Paesi Bassi, la Norvegia oppure l’Islanda.

Se volete restare al caldo, invece, l’Africa e l’Asia sono mete ideali, così come la Malesia e Dubai, oltre alla già citata Tanzania.

Più in generale, durante la stagione autunnale sono diversi i luoghi migliori dove poter osservare i volatili.

In particolare, le vie d’acqua: gli uccelli acquatici, durante la migrazione, viaggiano sempre vicino ai corsi d’acqua, pertanto laghi e fiumi sono luoghi ideali da esplorare.

Le correnti d’aria e termiche in montagna, poi, si sviluppano prevalentemente nei pressi dei ripidi pendii dei monti: pertanto, le pareti, le gole e le forre sono sicuramente il posto migliore per avvistare i rapaci migratori.

In campagna, infine, i prati aperti, i pascoli e le brughiere sono i luoghi scelti dai passeriformi per rifocillarsi e riposare durante la migrazione.

Inoltre, in autunno, quando le fonti di cibo sono scarse, i vivai o le coltivazioni tendono ad attirare gli uccelli a caccia di insetti, bacche e altri alimenti. In questi contesti avrete sicuramente ottime chance di fare birdwatching oppure della buona fotografia naturalistica.

Binocolo o cannocchiale?

La differenza principale tra un binocolo e un cannocchiale è che quest’ultimo ha solo un obiettivo mentre il binocolo ne ha due.

Il vantaggio di un cannocchiale è che, rispetto a un binocolo di dimensioni e peso equivalenti, possiede la lente dell’obiettivo più grande.

Avere una lente più grande garantisce una qualità e una luminosità dell’immagine generalmente migliori, caratteristiche che si rivelano molto utili in condizioni di scarsa illuminazione.

Il singolo obiettivo di un cannocchiale per osservare gli uccelli rende questo strumento, nei casi dei modelli più piccoli, più facile sia da estrarre che da riporre.

Un’altra differenza, meno ovvia ma non meno importante, è che un cannocchiale non ha bisogno di un allineamento di precisione di due obiettivi (collimazione).

Il cannocchiale, quindi, risulta meno complesso e, di conseguenza, più economico rispetto a un binocolo equivalente.

Tuttavia, anche i binocoli hanno i loro vantaggi: questi strumenti ottici forniscono infatti una visione binoculare e un effetto avvolgente che permette di percepire la distanza.

Cose serve per comuniciare a fare brdwatching

Per cominciare a fare birdwatching, tendenzialmente, non serve granché, specie se si è alle prime armi.

Come si è accennato, un primo passo verso questa attività comporta la comprensione di ciò che si sta osservando. Quindi, una guida ben scritta riguardante il riconoscimento degli uccelli è sicuramente l’elemento più importante su cui investire per praticare il birdwatching.

La vostra guida da campo non dovrebbe contenere soltanto semplici immagini di uccelli, bensì informazioni approfondite come il loro habitat, i modelli di migrazione, la dieta e persino una descrizione dei loro canti e richiami.

Il secondo passo è acquistare un cannocchiale oppure un binocolo di buona qualità. In quest’ultimo caso non è fondamentale fare delle follie in termini di spesa: un discreto binocolo compatto con un ingrandimento 10x è sicuramente sufficiente per iniziare.

Una buona pratica sarebbe anche appuntarsi man mano ciò che si è osservato: molti birdwatcher, infatti, tengono un quaderno dove descrivono in dettaglio le diverse specie che hanno individuato.

 

Qualche consiglio pratico 

Più in generale, si possono individuare alcuni elementi pratici di base di cui tenere conto per cominciare a dedicarsi al birdwatching.

1- La conoscenza 

È sempre un bene imparare a conoscere gli uccelli che visitano la propria area regolarmente. Alcuni di essi sono comuni e stanziali durante tutto l’anno.

Imparando a identificare questi uccelli con la vista e l’udito e studiando le loro abitudini (come si muovono, cosa mangiano, come vocalizzano ecc.) sarà più facile notare quando arriverà una specie insolita.

2- Il luogo 

Trovare un posto di osservazione ottimale è sempre un’arma vincente. Meglio prediligere un’area naturale lontana dai centri abitati, camminare lungo un sentiero o sedersi in un punto e aspettare che gli uccelli vengano verso di voi.

Una delle chiavi è cercare un posto dove si incontrano due habitat, come il margine di una foresta e un prato, o dove le coste fangose incontrano l’acqua. Andare in cerca di un posto dove gli uccelli possono procurarsi cibo e acqua può sicuramente aumentare le possibilità di osservare specie interessanti.

3- L’orario giusto 

Sebbene gli uccelli possano essere trovati circa 24 ore al giorno, molti di essi cantano soltanto all’alba e al tramonto.

Spesso questi canti non sono solo belli da ascoltare, ma annunciano anche la presenza di un uccello che potreste non essere ancora in grado di vedere. Mentre molti volatili comuni sono attivi durante il giorno, i gufi e molti altri diventano attivi di sera e di notte.

4- Il periodo dell’anno

Con il vantaggio del volo, gli uccelli possono spostarsi facilmente nei luoghi dove si trova il cibo. Anche se probabilmente vedrete alcune specie stanziali per tutto l’anno, molti altri uccelli si faranno vedere solo in estate, altri solo in inverno e altri ancora potrebbero essere visti solo durante le migrazioni primaverili e autunnali.

5- L’armonizzazione con la natura

Non è necessario ricorrere a tecniche di mimetismo, tuttavia indossando colori non appariscenti avrete meno possibilità di spaventare gli uccelli prima ancora di avere la possibilità di vederli.

6- La pazienza 

Alcuni uccelli cantano e annunciano continuamente la loro presenza altri, invece, sono più tranquilli e si mimetizzano maggiormente nel loro ambiente. Dunque, potreste essere in grado di avvistarli solo quando sarete fermi per un po’ e vigili per i segni di movimento. Siate pazienti.

7- La pratica

Per fare pratica non è per forza necessario andare attivamente alla ricerca di uccelli. Si può sempre prendere nota degli uccelli che si vedono e sentono durante il tragitto verso il lavoro o la scuola, mentre si sta guardando fuori dalla finestra della propria cucina, oppure mentre si stanno praticando altre attività all’aperto.

Essere attenti e consapevoli dell’ambiente circostante può contribuire ad accrescere i propri sensi e aiutare a trovare specie che, magari, non si pensava potessero essere presenti.

 

Informazioni utili 

_ Potete trovare qualche spunto in più su questa attività sulla pagina EBN Italia

 

_ Leggi gli altri nostri articoli con consigli sul trekking e l’outdoor

 

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