Ciaspole per principianti: 9 errori da non fare per evitare problemi seri

22 dicembre 2022 - 11:30

Trekking invernale per principianti: gli errori da non fare sulle racchette da neve

Camminare d’inverno, magari con le ciaspole immersi nel silenzio di una foresta,è un’esperienza unica e indimenticabile.

Esistono però alcuni comportamenti, spesso banali, che possono tradursi in una pessima esperienza sulla neve.

Il fatto che siano spesso errori da principianti li rende ancora più gravi, perché chi è alle prime armi potrebbe essere indotto dalla brutta esperienza a non tornare più a camminare sulla neve.

La buona notizia è che ora ve ne diciamo ben 9 con relative soluzioni, così non avrete più scuse per non andare a camminare in inverno.

1 – Prendersi una pausa troppo lunga 

Riposarti un po’ va bene, ma fermarsi troppo a lungo è una pessima idea.

Se hai sudato e l’abbigliamento non è ideale, l’umidità ti raffredderà ulteriormente.

Soluzione: fai pause brevi oppure alzati e fai qualche passo anche durante le pause.

2 – Portarsi poca acqua

Questa è una pessima idea.

Come abbiamo scritto dettagliatamente qui, il pericolo di rimanere disidratati è pari, se non maggiore, in inverno.

Soluzione: bere, bere, bere.

3 – Prestare poca attenzione a dove si mettono i piedi

Sembra una banalità, ma il rischio di cadere e farsi molto male camminando sulla neve è alto.

Questo è vero anche quando ti sembra di camminare su un velo bianco e soffice, che in realtà potrebbe nascondere rocce e ghiaccio.

Ph.: Gettyimages/Jeremy Poland

Ricorda: camminare sulla neve è meraviglioso, ma è più insidioso che non nella bella stagione.

Soluzione: se necessario e la zona lo richiede, non farti problemi ad indossare dei ramponi.

Se sei in dubbio che la zona lo richieda o meno, probabilmente sei nel posto sbagliato rispetto alle tue attuali capacità ed esperienza.

4 – Iniziare la ciaspolata troppo tardi

In inverno le giornate sono brevi e il sole tramonta presto.

La regola generale per cui bisogna far bene i conti sulla durata dell’escursione, per non farsi cogliere dal buio, vale a maggior ragione per i trekking invernali.

La visibilità e la sua assenza sono uno dei maggiori fattori di rischio per un trekker o ciaspolatore.

Soluzione: metti la sveglia presto e portati dietro una lampada frontale o una torcia.

5 – Lasciare a casa cappello e guanti

Secondo alcuni studi, dalla testa si può arrivare a perdere fino al 50% del calore corporeo in poco tempo.

Non c’è altro da aggiungere sulla necessità di portarsi un cappello, anche se magari la giornata vi sembra ottima.

Ricordate che in inverno, e soprattutto in montagna, i cambi repentini di temperatura sono all’ordine del giorno.

Lo stesso vale naturalmente per i guanti.

Soluzione: riponi il cappello e i guanti sul tavolo dove farete colazione prima di partire, oppure appoggiali sullo zaino che avrai preparato la sera prima, in questo modo non li dimenticherai a casa.

6 – Dimenticare che le batterie si scaricano più velocemente al freddo

Le batterie, soprattutto se vecchie, soffrono il freddo.

Ciò significa che qualunque dispositivo tu intenda utilizzare, a partire dalla smartphone, corre il rischio di lasciarti a piedi.

Soluzione: porta un caricabatteria particolarmente capiente e tienilo in un vano riparato dello zaino.

7 – Esagerare con l’abbigliamento protettivo

Non esiste un unico abbigliamento salvavita quando fa più freddo.

Esistono gli strati ed esistono i gusci, soft e harsdshell.

E naturalmente guanti e cappello.

Ph.: Gettyimages/Olga_Danylenko

Se stai fermo hai freddo ma appena ti muovi, ti riscaldi. Poi inizi a sudare. Più sudi, più freddo avrai quando finalmente ti prenderai una pausa.

Ricorda: il sudore aumenta il rischio di ipotermia.

Soluzione: la teoria della cipolla ti deve guidare. A seconda delle necessità toglierai alcuni strati per metterli nello zaino e li indosserai di nuovo se il vento aumenta o la temperatura scende.

Importante più che mai è che si tratti di capi tecnici che offrano il massimo in termine di isolamento termico, traspirabilità e comfort.

Qui puoi trovare alcuni consigli sull’abbigliamento per il trekking invernale e sulle ciaspole.

8 – Trascurare le estremità inferiori

Il comfort dei piedi durante un’escursione invernale è vitale: ne va della tua stessa sicurezza.

Le nostre trascurate estremità inferiori vanno quindi accudite con maggior cura, proprio quando le mettiamo a contatto con un terreno più insidioso come quello invernale.

Soluzione: scegli con cura gli scarponi e le calze per trekking invernale e avventure sulle ciaspole.

In questo articolo ti diamo un po’ di dritte.

9 – Credere che gli occhiali da sole servano solo in spiaggia

Non devi scalare un ottomila per aver bisogno degli occhiali da sole.

Anche a quote ben più basse, il riflesso del sole sulla neve può diminuire la visibilità ed essere dannoso per la salute degli occhi.

Soluzione: Se c’è il sole indossa gli occhiali, poco importa che tu sia in spiaggia o sulle ciaspole.

 

 

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