Large red touristic backpack isolated on white
Certamente uno zaino “vissuto” evoca tutte le avventure – e disavventure – che ci sono capitate sui sentieri.
È un po’ la memoria della nostra vita da escursionisti, di cui andiamo orgogliosi.
Un conto però è la memoria, un altro uno zaino lurido.
Attenzione: non è solo questione di igiene fine a se stessa.
Uno zaino che resta sporco per molto tempo rischia di vedere degradare i propri tessuti, anche quelli impermeabili, con le conseguenze che potete immaginare in caso di pioggia.
Ph.: Gettyimages/sigurcamp
La polvere o i resti di sostanze organiche – e non – possono inoltre farsi strada tra cerniere e fibbie, aumentando le possibilità che si rompano o si rompano.
I residui di cibo attirano piccole creature che non esiteranno a rosicchiare anche quello che non dovrebbero.
Inoltre, come vedremo, uno zaino sporco crea rischi per la salute.
Lavare periodicamente lo zaino è quindi una questione di sicurezza, oltreché di risparmio: uno zaino ben tenuto durerà più a lungo e avrà più storie da raccontare di uno zaino troppo “vissuto”.
Ecco 8 consigli fondamentali su come, perché e quando lavare lo zaino da trekking.
Quanto vale per il lavaggio di capi comuni vale anche per lo zaino.
La regola aurea è che sporco e macchie si rimuovono più facilmente quando sono freschi.
Per prevenire danni irreparabili, meglio quindi optare per lavaggi delicati dopo ogni escursione, piuttosto che un lavaggio profondo dopo un’intera stagione di trekking.
Lo sappiamo, la tentazione è forte: arrivi a casa dopo un trekking e ti viene da buttare lo zaino in lavatrice e chi s’è visto s’è visto.
Purtroppo non è così semplice.
L’abrasione delle lavatrici può danneggiare lo zaino degradando la protezione esterna in poliuretano, anche se hai l’accortezza di impostare un ciclo delicato.
Ph.: Gettyimages/Photology1971
Non solo: quando i residui di detersivo e il sudore entrano in contatto tra loro, formano una reazione chimica che aumenta la velocità di deterioramento dei tessuti, a causa anche dell’esposizione alle radiazioni solari.
Inoltre i residui di detergente possono causare irritazione cutanea, un tipico punto di contatto sono gli spallacci.
Insomma, l’hai capito, devi lavare il tuo zaino a mano.
Vediamo cosa ti serve per un lavaggio a mano adeguato.
Innanzitutto un sapone delicato: niente profumi o additivi.
Il sapone di Marsiglia o comunque a pH neutro va benissimo e sul mercato esistono anche saponi specifici per la pulizia dei tessuti tecnici.
Procurati anche un panno o una spugna e una spazzola con setole morbide.
Prima di tutto, assicurati di aver svuotato completamente lo zaino.
Scuotilo bene, verifica di aver fatto fuoriuscire briciole e residui da tutte le tasche.
Controlla le etichette per verificare le specifiche istruzioni di pulizia del produttore: ciò che è adatto per uno zaino potrebbe non esserlo per un altro.
Usa un panno umido per eliminare le briciole residue all’interno dello zaino.
Applica una piccola quantità di sapone su una salvietta e usala per le macchie superficiali.
Usa acqua tiepida (non calda) per risciacquare il sapone dallo zaino. Controlla le cerniere per sporco, briciole o qualsiasi cosa che potrebbe danneggiarle nel tempo.
Usa un panno asciutto o una spugna per spazzolarle.
Rimuovi cintura e spallacci (se il tuo zaino lo consente) e lavali separatamente con sapone e asciugamano o spazzola per i punti particolarmente sporchi.
Immergi lo zaino in una vasca da bagno, una bacinella o un lavandino riempito con acqua tiepida e una piccola quantità di sapone liquido.
Lascia lo zaino in ammollo per un minuto o due.
Muovi energicamente lo zaino nell’acqua per pulirne sia l’interno che l’esterno.
Se hai punti problematici o macchie incrostate che non si puliscono solo con acqua e sapone, usa delicatamente la spazzola o un panno.
Stai attento a non strappare tasche a rete o scomparti esterni.
Getta via l’acqua sporca. Riempi di nuovo la vasca con acqua tiepida e pulita.
Risciacqua bene e ripeti tutte le volte necessarie per eliminare completamente lo sporco.
Fare arieggiare correttamente lo zaino è fondamentale. Occorre aprire le cerniere e appenderlo a testa in giù, in un luogo asciutto.
Da evitare l’esposizione alla luce diretta del sole oppure le fonti di calore.
Una volta asciutto, lo zaino va riposto con tutte le cinghie e fibbie allacciate in un luogo asciutto, ad esempio un armadio.
Non custodirlo in luoghi umidi, come nel caso degli scantinati.
Il fango indurito, la polvere e i residui di cibo sono un pericolo per le cerniere.
E’ quindi importante ripulirle per bene: inumidisci una salvietta e, aggiungendo del sapone neutro, strofina fino a eliminare la sporcizia.
Le setole della spazzola devono essere morbide: setole troppo dure potrebbero erodere i rivestimenti protettivi della cerniera.
Attenzione ai detergenti troppo aggressivi: potrebbero addirittura corroderne il metallo.
I calzini sporchi e sudati possono essere fonte di infezioni da funghi, avrai certamente sentito parlare del “Piede d’atleta”.
Questi funghi possono transitare agevolmente dai calzini allo zaino e da qui magari ai calzini puliti.
Come diseinfettare lo zaino, quindi? Anche in questo caso, meglio non utilizzare sostanze troppo aggressive.
Esistono in vendita nei negozi specializzati salviette disinfettanti con cui pulire interno ed esterno dello zaino. E ora che sai tutto, buon lavoro e buona pulizia del tuo zaino da trekking!
_ Leggi gli altri articoli con consigli sul trekking e l’outdoor:
Seguici sui nostri canali social! Instagram – Facebook – Telegram