Cropped of woman tying hiking boot outdoors on trail in forest while travel with her boyfriend.
Trovare le giuste calzature per le proprie escursioni, spesso, può essere un’impresa ardua.
Esistono infatti diverse tipologie di scarpe da trekking e scarponi disponibili sul mercato, ognuna di esse con le proprie caratteristiche e vantaggi.
Scegliere le calzature adatte, in ogni caso, è sempre fondamentale a prescindere dal fatto di essere dei trekker esperti oppure alle prime armi.
Sono diversi i fattori da considerare quando si decide tra scarpe da trekking e scarponi, tuttavia, tre sono quelli principali: durata, fattura e peso.
Ad ogni modo, quale può essere l’opzione ideale, meglio optare per degli scarponi oppure per delle scarpe basse? La risposta è alquanto banale: dipende da diversi fattori.
Ph.: Gettyimages/Zbynek Pospisil
Gli scarponi da trekking tendono a essere più pesanti ma anche più durevoli delle scarpe da trekking.
Questo significa che sono adatti a persone che intraprendono regolarmente lunghi percorsi e sono alla ricerca di calzature che possano offrire la massima protezione.
Se l’intenzione è quella di camminare anche fuori dai sentieri oppure si vuole optare per delle calzature che siano costruite per resistere in tutte le condizioni, anche durante l’inverno, allora gli scarponi da trekking potrebbero essere una buona scelta.
Molti modelli di scarpe da trekking e da trail proteggono il piede e hanno caratteristiche simili a quelle che si potrebbero ritrovare negli scarponi.
Alcuni ritengono che il taglio più basso delle scarpe da trekking sia più comodo di quello degli scarponi.
In ogni caso, le caratteristiche a cui prestare attenzione sono più o meno queste: materiali resistenti all’acqua, fodera impermeabile, tomaia in mesh traspirante, intersuola in EVA, ammortizzazione e supporto della suola per una buona tenuta sul terreno.
La scelta della calzatura più adatta a noi non può certamente prescindere dalla tipologia di escursione che dovremo affrontare.
Per quanto riguarda l’attività escursionistica, tre sono le tipologie di terreno che si possono identificare.
Vi sono i sentieri semplici, ovvero il fondo valle, la pianura oppure ampi spazi aperti di varia natura. La superficie di questi terreni è solitamente stabile e uniforme con alcuni leggeri dislivelli.
Esistono poi i sentieri irregolari, dunque terreni tecnici tipici della montagna e degli ambienti collinari. In questo caso bisognerà prestare attenzione a rocce, radici e fango.
In aggiunta, gradini, sentieri in pendenza e terreni scoscesi metteranno a dura prova sia le gambe che le caviglie.
Infine ci sono i fuori sentiero: il terreno risulta irregolare, spesso instabile, ed è papabile la presenza di pietre smosse e sentieri non segnalati.
Quest’ultima tipologia di sentiero, pertanto, richiederà estrema concentrazione per potersi muovere efficientemente. Si dovranno superare ostacoli, attraversare corsi d’acqua e aiutarsi con le mani in certi punti.
Ph.: Gettyimages/anyaberkut
Quindi, sui sentieri semplici una scarpa flessibile favorisce il naturale movimento del piede.
Se è leggera, poi, sarà anche comoda da indossare e ridurrà la sensazione di fatica. L’ammortizzazione è un ulteriore comfort, ma è meno importante che in una scarpa da trail running.
Più il terreno sarà tecnico e più la suola della scarpa dovrà essere rigida per assicurare maggiore stabilità.
Una scarpa più alta vi proteggerà e vi sosterrà la caviglia. I rinforzi (punta in gomma, protezione del tallone, protezione laterale, del collo del piede ecc.), inoltre, e una suola più spessa, aumenteranno la durata delle proprie scarpe da trekking rendendole, tuttavia, più pesanti.
Infine, la resistenza all’acqua delle scarpe sarà influenzata dalle condizioni meteo. Una membrana impermeabile, come il Gore Tex, protegge il piede dall’umidità anche se rende la scarpa meno traspirante.
Il peso del proprio zaino avrà un impatto sulla scelta delle scarpe da trekking. Tutto dipenderà anche da quanto è lontano il punto d’arrivo della propria escursione e da quanto tempo si prevede di camminare.
Il consiglio è quello di provare a mantenere lo zaino il più leggero possibile, caricandolo solo con l’essenziale.
Uno zaino leggero, infatti, è meno faticoso e più agile da trasportare, anche per un tempo prolungato, e diminuisce il rischio di eventuali infortuni.
Si può quindi optare per una scarpa da trekking leggera e flessibile, sempre che il terreno lo consenta. Se, invece, si deve portare una tenda, un fornellino e del cibo, allora meglio optare per scarpe più robuste per avere una stabilità extra.
Una scarpa alta garantirà un supporto ulteriore in caso di caviglie deboli oppure nell’eventualità di intraprendere un terreno tecnico.
La durata e l’andatura della propria escursione, oltre alla distanza dal punto d’arrivo, influenzeranno il peso dello zaino.
Ad ogni modo, il concetto di durata di un’escursione è piuttosto relativo. Un’escursione di un’ora su un tracciato semplice non vi sfinirà come passare un’ora su delle rocce instabili.
Si potrebbe interpretare la parola “lungo” in modo diverso dagli altri escursionisti, in base al proprio livello di allenamento e alle distanze che si è abituati a percorrere.
Il punto è chiedersi se il proprio obiettivo sembra “corto” oppure “lungo”, in modo da scegliere scarpe leggere con maggiore flessibilità o scarpe che offrano stabilità e sostegno.
Infine, se si usano molto le proprie scarpe da trekking, allora è bene cercare scarpe rinforzate con suole spesse in modo che possano durare più a lungo.
Sembra una domanda banale da porsi, tuttavia è fondamentale: qual è il mio livello di preparazione?
Ph.: Gettyimages/sportpoint
Per identificarlo al meglio è sufficiente chiedersi tre cose fondamentali: quanto spesso si fanno delle escursioni, quanta esperienza si ha nel campo escursionistico, e su quale tipologia di terreno si cammina solitamente.
Individuare il vostro livello vi aiuterà a scegliere le scarpe più adatte, dunque scarpe più pesanti con un buon supporto alla caviglia, oppure scarpe più leggere (più basse e con meno rinforzi per un movimento più libero della caviglia).
Quale sarà la mia condizione fisica di partenza? Questa è un’altra domanda da porsi per valutare il proprio livello tecnico e per evitare di commettere errori nella scelta della scarpa.
Dunque, meglio valutare il proprio livello di allenamento in modo obiettivo.
Ad esempio, fate escursioni da pochi mesi, tuttavia non avete ancora molta esperienza anche se state progredendo rapidamente perché uscite regolarmente.
Le escursioni che fate sono sempre più ambiziose e tecniche e non vi è mai capitato di storcervi una caviglia durante un’escursione e, in ogni caso, siete in buona forma fisica perché vi piace praticare altri sport di resistenza.
In questo caso, meglio scegliere una scarpa bassa e leggera che garantirà al piede un movimento più libero.
Un ulteriore esempio: siete un escursionista esperto e, da diversi anni, intraprendete delle escursioni su sentieri di montagna, ma una distorsione alla caviglia vi ha obbligato a una pausa di alcuni mesi.
Se eravate abituati alle scarpe basse, allora significa che queste non forniscono più il supporto necessario alla vostra caviglia.
Quindi, meglio optare per scarpe alte e stabili che forniranno sostegno alle caviglie. Dopodiché, una volta che sarete di nuovo in forma potrete tornare a indossare le vostre vecchie scarpe.
Parlando della scelta delle scarpe, una premessa è doverosa: è fondamentale provarle in loco. Dopodiché, indipendentemente dal prezzo, anche quando le scarpe sono nuove, non si dovrebbe sentire alcun punto di pressione sul piede.
La calzata della scarpa, ovvero la forma e il volume della parte interna, dovrebbe essere adattata all’anatomia del proprio piede, e non viceversa.
Bisognerebbe essere in grado di regolare facilmente la scarpa senza tirare i lacci con forza, qualsiasi sia il sistema di allacciatura, classico o oppure Quick Lace.
In aggiunta, indossando calze da escursionismo, il consiglio è quello di provare stili diversi, meglio se a fine giornata dal momento che il piede tende a gonfiarsi un po’ di più.
Quando la scarpa è slacciata, tenendo le dita dei piedi a contatto con la parte anteriore della scarpa, si dovrebbe riuscire a infilare un dito della mano dietro il tallone.
Se poi si è indecisi fra due misure, allora meglio scegliere quella più grande, perché i piedi tenderanno inevitabilmente a gonfiarsi durante l’escursione.
È possibile ridurre facilmente la taglia di una scarpa troppo grande aggiungendo una soletta nell’eventualità, tuttavia fare questa operazione con una scarpa troppo stretta risulta sicuramente molto difficile se non impossibile.
Un moderno tuttofare, con una propensione per l’alpinismo. Mostra infatti le sue vere qualità in terreni difficili, che mettono a dura prova la resistenza della scarpa.
Oltre all’allacciatura a due zone garantiscono un equilibrio tra tenuta laterale stabile e comfort elevato, oltre all’allacciatura a due zone, anche gli occhielli arrotolabili, i ganci a morsetto e la dotazione con pelle scamosciata resistente.
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Trango Alp Evo Gore-Tex è uno scarpone robusto e confortevole ideale per escursioni e trekking impegnativi e di più giorni.
La fodera in Gore-Tex Performance Comfort garantisce inoltre impermeabilità e traspirabilità.
La suola con tasselli a spessore differenziato lavora con l’intersuola in poliuretano ed EVA morbida per garantire un’ammortizzazione di grande efficacia.
Le Topo Athletic Terraventure 3 sono scarpe da trail running e trekking leggero con ammortizzazione media, progettate per l’uso su sentieri accidentati.
Hanno un dislivello di 3 mm e una punta larga che offre ampio spazio per far allargare naturalmente le dita dei piedi.
Le suole Vibram Megagrip con tacchetti ben distanziati garantiscono un’ottima aderenza sia su superfici bagnate che asciutte, mentre la tomaia in mesh si asciuga rapidamente quando si bagna.
Una piastra flessibile sulla parte anteriore protegge su sentieri tecnici, ma offre poca protezione per le dita nella parte anteriore della scarpa.
È comunque una valida scarpa da trail running, ma sarà necessario capire come utilizzare una ghetta di terze parti se non si sceglie quella di Topo.
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Mountain Trainer GTX è la la risposta di Salewa per chi cerca una scarpa con un ottimale rapporti fra comfort e robustezza, da utilizzare per trekking giornalieri o su terreni più tecnici come le vie ferrate.
Molto efficace il supporto laterale dato dal sistema 3F, all’Alpine fit e alla suola Vibram® Alpine Approach.
La calzata personalizzabile grazie al sottopiede MFF+ e la tomaia in morbida pelle scamosciata rendono questa scarpa adatta anche nell’uso quotidiano.
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