Winter hiking in the mountains on snowshoes with a backpack and tent.
Utilizzare le “ciaspole” è sicuramente il miglior modo per continuare a fare trekking, senza eccessivo impegno e preparazione tecnica, anche nel periodo invernale.
Prima di intraprendere qualsiasi escursione sulla neve, anche la meno impegnativa, è necessario informarsi sulle condizioni del manto nevoso, tramite guide alpine, gli appositi bollettini telefonici o via internet.
Ogni regione ha un suo numero telefonico apposito che descrive la condizione della neve e il pericolo valanghe (in scala da 1 a 5).
Per i neofiti la cosa migliore è sicuramente aggregarsi ad uno dei numerosi gruppi organizzati che sempre più spesso propongono escursioni con le racchette da neve, o ai programmi proposti dalle stazioni turistiche invernali.
Le ciaspole vanno utilizzate con i bastoncini telescopici che aiutano a mantenere equilibrio e ritmo.
Nello zaino, soprattutto se si esce dalle zone boscose, non deve mai mancare l’A.R.V.A.; per gli itinerari più impegnativi possono essere utili un paio di ramponi.
Le racchette da neve si scelgono in base al terreno ed al tipi di utilizzo.
A volte questi tratti, anche se non lunghi, sono faticosi da superare, per la scarsa consistenza del manto nevoso, soprattutto nel pomeriggio.
Pro: economiche e leggere, poco ingombranti. Ideali per stagioni intermedie.Contro: hanno una superficie d’appoggio non molto estesa e un sistema di fissaggio con corde e lacci. Non idonee con neve dura e pendii ripidi.
Pro: ideali su neve fresca e molto profonda. Vari modi di fissaggio.Contro: ingombranti, costose, non adatte a pendii ripidi e ghiaccio.
Ottime par avvicinamenti a pareti, quando si ritengono gli sci non indispensabili, e per raggiungere i luoghi ove discendere con lo snowboard.
Pro: Attacco con vari sistemi di fissaggio, anche automatico. Rampone incorporato. Ideali per terreni ripidi e ghiaccio.Contro: si sprofonda maggiormente che con le canadesi.
Prima di mettervi in viaggio, al fine di prevenire eventuali incidenti, verificate sempre il grado di pericolo di valanghe consultando il bollettino che fornisce un quadro dell’innevamento e del manto nevoso in un determinato territorio.
La scala europea del pericolo valanghe è la seguente:
1) Debole: condizioni favorevoli
Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su pochissimi punti sul terreno ripido estremo.
Sono possibili solo piccole valanghe spontanee e scaricamenti. Condizioni generalmente sicure per le gite sciistiche.
2) Moderato: buone condizioni, attenzione a zone localmente pericolose
Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati.
Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.
Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati.
In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale.
3) Forte: possibilità molto limitate, si richiede notevole capacità di valutazione
molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe.
Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.
>Sono da aspettarsi molte grandi valanghe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Le gite sciistiche non sono generalmente possibili.
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