Come comportarsi se si incontra un cinghiale sul sentiero: consigli utili per evitare problemi
I cinghiali: un problema per chi fa trekking?
La popolazione di cinghiali, negli ultimi anni, è aumentata considerevolmente.
Sui giornali così come sui social sonosempre più frequenti video che riprendono questi ungulati camminare tranquilli nelle città, alla ricerca di cibo.
Oggi si stima che nel nostro paese vi siano circa 1 milioni di esemplari.
Secondo gli studiosi di ISPRA le ragioni sono molteplici: dall’introduzione di specie più prolifiche per finalità venatorie, oggi vietata, allo spopolamento delle campagne, fino all’incremento di estensione delle aree protette e all’ibridazione con maiali, che dà vita ad esemplari particolarmente fertili.
Quale che sia la causa, oggi incontrare un cinghiale è molto più facile, sia in città che nei pressi dell’orto di campagna, così come nell’ambito che ci interessa di più: mentre facciamo un trekking.
Cerchiamo allora di capire cosa fare se incontriamo un cinghiale lungo un sentiero e, ancora prima, come evitare di incontrarlo.
Come evitare di incontrare un cinghiale: dove è più probabile trovarli?
Come abbiamo visto, la popolazione di cinghiali è talmente aumentata che le probabilità di incrociarli lungo il sentiero non sono bassissime.
Non solo.
I nostri cari ungulati sono in grado di vivere praticamente in tutti gli ambienti.
Tuttavia ci sono ecosistemi nei quali è più facile trovarli e altri nei quali è più difficile.
Le aree più a rischio sono i boschi di querce e faggi perché i cinghiali, pur essendo onnivori, sono particolarmente golosi delle ghiande.
Le aree meno a rischio sono invece quelle di alta montagna.
Anche questo dato va però preso con le pinze.
Non sono infatti rari gli avvistamenti di branchi di ungulati non solo intorno ai 2000 metri, ma anche più su.
Recentemente c’è chi ha fatto il fatidico incontro intorno ai 3000 metri, nel Parco dello Stelvio.
I lupi, per quanto più presenti che in passato, non riescono a controllare la loro “esplosione demografica”.
In ogni caso, se proprio si ha timore di fare un incontro, una buona cosa da fare è innanzitutto quella di selezionare habitat meno favorevoli ai cinghiali, o nei quali gli avvistamenti sono meno frequenti.
Evitare i cinghiali lungo il sentiero: fate sentire che ci siete
La fondamentale cosa da sapere è che i cinghiali, come gran parte degli animali selvatici, ci temono.
Hanno paura di noi. Faranno di tutto per starci il più lontano possibile.
In altri termini: sono loro i primi a non volerci incontrare. La prima regola è quindi quella di farsi sentire.
Se ti trovi in un’area in cui sai che potresti trovare dei cinghiali, o addirittura riconosci il loro classico grufolare, fai di tutto per far capire che stai arrivando.
Cammina a passi fermi e rumorosi, magari con un bastone picchietta gli alberi lungo il sentiero.
I cinghiali ti riconosceranno e stai certo che cercheranno ogni modo per stare alla larga.
L’incontro con i cinghiali: mai fuggire, è una pessima idea
Nonostante tutti gli accorgimenti, può benissimo capitare di ritrovarsi nei pressi del nostro temuto ungulato.
Prima di vedere cosa fare, cerchiamo di capire cosa assolutamente non fare.
La cosa assolutamente da evitare è scappare a gambe levate. Fuggire da un cinghiale è controproducente per due ragioni.
La prima è che un movimento nervoso, precipitoso e veloce come quello di chi si mette a correre, potrebbe essere male interpretato dall’animale selvatico, inducendolo ad uno stress ansioso che renderebbe più probabile un attacco difensivo.
La seconda ragione è che cercare di correre via sarebbe inutile.
Se il cinghiale decide di rincorrervi, vi prenderà, perché è molto più veloce dell’uomo.
No panic! Mantieni la calma, la distanza e osserva
Dopo aver visto cosa non fare, vediamo invece cosa fare se incontriamo dei cinghiali lungo il sentiero.
La prima cosa da fare è fermarsi, mantenere la calma e distanziarsi dagli animali.
Già questo potrebbe essere sufficiente a sventare il pericolo. I cinghiali capiranno che non siete una minaccia e pacificamente se ne andranno.
La seconda cosa da fare è osservare. Ma osservare che cosa? Innanzitutto occorre capire chi abbiamo di fronte.
Può trattarsi di un cinghiale singolo, di un branco, oppure di una madre con dei cuccioli, che rappresenta la situazione più a rischio.
Già distinguere queste ipotesi ci consente di comprendere qual è il livello di rischio che stiamo correndo.
Altra cosa da osservare è se esistono vie di fuga, per noi e per il cinghiale. Normalmente, lungo un sentiero, gli ungulati avranno molte vie di fuga.
Sarà allora sufficiente fare un po’ di rumore per allontanarli, oppure aspettare pazientemente che se ne vadano da soli.
Diverso il caso se ci si trova in una situazione particolare, magari in un canalone. In questo caso gli animali potrebbero sentirsi in pericolo.
Prima di fare qualsiasi cosa occorrerà quindi osservare se ci sono luoghi nei quali possiamo riparare, come ad esempio un albero su cui salire e che ci metta al sicuro in caso di attacco.
A quel punto, messi al riparo, i cinghiali se ne andranno lungo la via che noi occupavamo.
Per questa ragione l’incontro con un cinghiale o un branco di cinghiali mentre si cammina per i sentieri è molto meno pericoloso dell’incontro che si può fare in altri ambienti, come può essere la città o il recinto di un orto.
In questi casi, per le caratteristiche dell’ambiente, aumenteranno le probabilità che il cinghiale si possa trovare in un vicolo cieco senza vie di fuga.
Nel caso dell’incontro in città in una strada chiusa occorrerà allontanarsi senza correre e dare le spalle, arrampicandosi su un muretto alto più di un metro, dove il cinghiale non potrà raggiungerti.
Incontrare un cinghiale con un cane
Una delle situazioni più a rischio nel caso di incontro con un cinghiale è quella di avere con sé un cane.
Il cane può essere vissuto dal cinghiale come una minaccia per varie ragioni, non ultima quella di ricordargli il suo predatore più pericoloso: il lupo.
Questo non significa che non si possa fare trekking col proprio cane per paura di incontrare un cinghiale.
Semplicemente occorrerà adottare un paio di accorgimenti.
Il primo è quello di tenere il cane al guinzaglio, cosa che peraltro in molte aree protette è obbligatoria.
L’incontro tra un cane e un cinghiale raramente si risolve a favore del cane e quindi lasciarli scontrare significherebbe mettere in pericolo l’incolumità del vostro fedele amico a quattro zampe.
Non solo.
Il cane potrebbe fare da detonatore dell’aggressività del cinghiale, correndo poi verso di voi e portandosi dietro l’animale impaurito e pericoloso.
Il guinzaglio, tuttavia, potrebbe non bastare.
Potrebbe capitarvi di camminare su sentiero, immersi in un bosco, col vostro cane al guinzaglio e incontrare un branco di cinghiali contro il quale il vostro cane ringhi, abbai e manifesti per paura la sua aggressività.
Se arrivate sul sentiero e il vostro cane ha quella pericolosa reazione, beh, il problema non è il cane, né il cinghiale, ma siete voi.
Significa che non avete educato il vostro cane a socializzare e reagire con calma alla presenza di altri animali.
Ma soprattutto, significa che non avete educato il vostro cane a rispondere ai vostri comandi.
E il comando, in questo caso, deve precisamente essere quello di stare fermo come voi e poi di distanziarvi silenziosamente e lentamente.
Conclusione: non temiamo i cinghiali più di quanto loro temano noi
In definitiva, il timore di incontrare un cinghiale non deve impedirci di fare trekking.
Gli attacchi a persone sono, anche oggi, rarissimi.
Come sempre, la cosa più importante da ricordare è che camminare nella natura significa rispettarla.
E la natura è fatta non solo di alberi, boschi e montagne, ma anche degli animali che ci vivono.
Con la giusta prudenza ed il rispetto per il mondo che attraversiamo, potremo goderci il nostro trekking senza paura.
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