Trailhead Rest Stop. Young Caucasian Woman with Backpack on the Alpine Trail. Summer Time Hiking.
Intraprendere un’escursione in montagna significa partire, soprattutto, dall’attrezzatura di base.
In questo senso, preparare lo zaino in modo adeguato è fondamentale.
Si tratta forse di un’operazione banale per chi è abituato a camminare sui sentieri e a frequentare la montagna con una certa assiduità, tuttavia, non lo è per chi lo fa soltanto in modo occasionale.
Ph.: Gettyimages/Cleardesign 1
In ogni caso, l’attrezzatura e lo zaino in particolare, non devono rappresentare un peso per l’escursionista.
Mantenere la leggerezza, portare con sé soltanto gli oggetti fondamentali e sceglierli accuratamente, sono tutti aspetti di notevole importanza se l’intenzione è quella di affrontare un’avventura nella natura senza preoccupazioni.
In aggiunta, preparare lo zaino nel migliore dei modi può aiutare a scongiurare eventuali pericoli che potrebbero presentarsi lungo la traversata: portare con sé l’equipaggiamento adeguato sicuramente rappresenta un valore aggiunto.
Per decidere cosa si deve portare è necessario capire, innanzitutto, che cosa si farà.
È bene cominciare la preparazione considerando, in primo luogo, la tipologia di escursione che si dovrà affrontare.
Questo significa capire la durata, la distanza, l’arrampicata, la difficoltà tecnica e le condizioni che ci si aspetta di trovare (clima, stagione, meteo).
Conoscendo la natura dell’escursione e le condizioni meteo sarà sicuramente più facile scegliere l’attrezzatura e l’abbigliamento adatti.
Un aspetto da considerare, poi, è il fatto che l’equipaggiamento di base non varia molto tra un’uscita di mezza giornata o di una giornata intera (tranne per la quantità di cibo e acqua da portare).
La scelta dell’attrezzatura diventa invece più complessa per le escursioni plurigiornaliere.
Sia la distanza che la salita previste per il proprio percorso sono aspetti che influiranno sulla difficoltà dell’escursione più della durata complessiva.
Maggiore sarà la distanza, e sempre più fondamentale sarà viaggiare leggeri: un minor peso si traduce in più energia e meno stress sulle gambe, soprattutto alla fine del percorso.
Ph.: Gettyimages/warrengoldswain
Infine, le condizioni metereologiche potranno influenzare le vostre scelte nell’abbigliamento.
Il clima, ad esempio, varia notevolmente fra la costa e la montagna.
Dunque, è importante proteggersi dal freddo o dal caldo, oppure dalla pioggia e dal sole.
Il clima, inoltre, sarà certamente un valido punto di partenza per scegliere la stagione migliore per la propria escursione.
Le condizioni possono variare molto all’interno dello stesso itinerario (neve, freddo, caldo e via dicendo)
È fondamentale controllare le previsioni per il giorno della partenza o per il periodo dell’escursione.
Se esiste anche solo la minima possibilità di maltempo, allora è bene portare con sé strati extra di abbigliamento (una giacca impermeabile o una giacca a vento, pantaloni da pioggia oppure un cambio di vestiti).
Sembra banale a dirsi, ma l’equipaggiamento necessario non è trasportabile se non si parte dall’elemento più importante: lo zaino da escursionismo.
In questo senso, un volume di 10 litri per escursioni di alcune ore può essere l’ideale, mentre una capacità 70 litri rappresenta la soluzione migliore se si devono affrontare trekking di più giorni senza la possibilità di alloggio.
Alcuni zaini da trekking già possiedono un coprizaino in dotazione, tuttavia in caso opposto è bene acquistarlo a parte.
La copertura impermeabile può essere fondamentale: si sovrappone allo zaino, si fissa con appositi ganci o elastici, e serve a far sì che la pioggia scivoli sullo zaino senza che il contenuto si bagni.
La scelta dell’abbigliamento è molto importante, sia quello che si indossa, sia quello che si andrà a mettere nel proprio zaino.
In questo senso, le calze di buona qualità sono fondamentali per un comfort ottimale e per evitare sfregamenti ed eventuali vesciche.
Shorts o pantaloni vanno poi scelti a seconda del meteo che si dovrà affrontare: in ogni caso sono consigliati dei pantaloni modulabili, adatti a tutte le necessità.
È consigliato anche un intimo traspirante realizzato in fibre sintetiche o lana merino.
Infine, uno strato intermedio in pile o un piumino sottile è importante per affrontare le mattine più fredde ed è l’ideale da indossare in vetta.
Ci sono, poi, anche gli articoli opzionali.
Una maglietta di ricambio per cambiarsi una volta raggiunta la vetta o prima della discesa, in quanto certamente ci si ritroverà sudati.
Un intimo di ricambio in caso di escursioni di più giorni, e una giacca a vento o impermeabile in caso le previsioni diano pioggia.
Dopodiché, potrebbero essere utili dei sovrapantaloni impermeabili in caso di pioggia e un piumino nel caso faccia più freddo.
Sono indumenti caldi con un ottimo rapporto tra peso e spazio.
Infine, ci si potrebbe portare con sé anche un cappellino con visiera, una bandana, un berretto scelto in base al meteo e alle proprie preferenze, e dei guanti nel caso le temperature si facessero più rigide.
Siamo pur sempre nel pieno del periodo estivo, quindi proteggersi dal sole è certamente fondamentale.
In questo senso, potrebbero essere utili degli occhiali da sole con lenti polarizzate, e una crema solare per proteggersi dai raggi UV da applicare più volte durante il corso della giornata.
Infine, un cappellino a falda larga può essere ottimo per proteggere non solo la testa ma anche la zona del collo.
Il proprio sistema di idratazione dovrebbe riuscire a contenere almeno 1 litro d’acqua.
Dunque, meglio optare per uno zaino con uno scomparto separato dedicato al trasporto dell’acqua, come una camelbag, che sia presente all’interno oppure sugli spallacci.
Si tratta di una soluzione utile e comoda per mantenersi idratati continuando a bere senza doversi fermare per estrarre la borraccia.
Una bottiglia termica o un thermos di tè, invece, sono sempre apprezzati durante una pausa quando le temperature sono più rigide.
Per i trekking in luoghi remoti, poi, conviene portare con sé delle pastiglie o filtri per la potabilizzazione dell’acqua.
Infine, è bene assicurarsi di avere con sé cibo, barrette energetiche e frutta secca sufficienti per tutta la durata dell’escursione.
Bisognerebbe mangiare regolarmente per evitare cali glicemici e altri inconvenienti che potrebbero rallentare il passo.
Meglio tenere in serbo i pasti disidratati e le razioni per la colazione per i trekking senza appoggio per la sistemazione.
È una buona idea avere sempre un gel o barretta energetica in più nello zaino (o anche nel kit di pronto soccorso).
Ph.: da www.camelbak.eu
Durante un’escursione può essere sempre di grande utilità portare con sé il proprio cellulare con un’app GPS, ricordandosi di scaricare le mappe prima di partire, in modo che siano accessibili anche offline.
In aggiunta, sarebbe giusto dotarsi di un orologio GPS che possieda altimetro e barometro, una carta topografica e una mappa escursionistica del percorso che si vuole intraprendere.
Il kit di pronto soccorso è fondamentale durante le uscite.
Magari sarebbe bene preparare un sacchetto impermeabile con tutto l’occorrente o, per lo meno, tutto l’indispensabile per prestare le prime cure a chi si è fatto male oppure ha bisogno di essere medicato.
Dai cerotti contro le vesciche ai piedi, fino alle pinzette anti zecca, ai medicinali e alla coperta termica, tutto può essere fondamentale.
Un aspetto importante da considerare: è sempre bene controllare in anticipo la data di scadenza dei medicinali o di altri prodotti presenti nel kit.
Un pacchetto di fazzoletti non è molto pesante e può salvarti in diverse situazioni.
Mentre un buon repellente per zanzare potrebbe rivelarsi utile nelle aree colpite.
Sempre più persone, in questo senso, usano il repellente per zecche.
Oltre a questi, possono essere altrettanto utili delle salviette umidificate biodegradabili, utili per l’igiene intima oppure per pulirsi le mani prima di una medicazione.
Anche se la vostra escursione avvenisse durante le ore diurne, avere una torcia con sé può tornare utile in diverse situazioni.
Ad esempio, se si stanno percorrendo sentieri che attraversano grotte e gallerie è necessario fare delle segnalazioni luminose a distanza in caso di emergenza.
In questo modo si potranno evitare situazioni di pericolo nel caso in cui ci si dovesse attardare e aver bisogno di illuminare il percorso.
Avendo una torcia con sé, poi, è possibile risparmiare gran parte della batteria del proprio cellulare.
Un power bank, invece, che sia leggero e potente, garantisce sempre la possibilità di ricaricare il telefono (quando questo finisce la copertura, infatti, c’è caso che si scarichi più rapidamente).
Si tratta di un oggetto utilissimo per i tragitti più lunghi ma anche nei vari rifugi dove le prese di corrente non sono sempre numerose.
Sia che si tratti di una breve uscita oppure di un trekking esposto, meglio evitare di andare da solo e informare almeno una persona sul proprio itinerario.
Questi semplici accorgimenti potrebbero rivelarsi molto importanti in circostanze impreviste.
In questo senso, mettere un piccolo fischietto nello zaino può essere salvifico: in caso di emergenza, infatti, sarà più facile segnalare la propria posizione, attirare l’attenzione e far sì che i soccorsi accorrano più velocemente sul posto.
Convenzionalmente, 6 fischi al minuto (dunque 1 ogni 10 secondi) comunicano una richiesta d’aiuto.
Infine, è bene ricordarsi che è importante mantenere pulito l’ambiente.
Quindi, meglio portare con sé una borsetta per raccogliere e portare a casa i propri rifiuti.
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