11 film di viaggio, trekking e cammini nella natura: le storie per gli amanti dell’outdoor
Gli sceneggiatori, per spiegare il lavoro che fanno nella creazione di una storia, utilizzano la metafora del cammino, quello che il protagonista deve percorrere per raggiungereil suo obiettivo, superando insidie, sfide e ostacoli che lo fanno crescere fino a trasformarlo.
Per questo siamo affascinati dalle grandi narrazioni e ci innamoriamo dei loro protagonisti: gli ostacoli e le difficoltà che superano ci fanno identificare con la loro storia.
I film di cui parliamo in questo articolo prendono questa metafora del cammino e la rendono il tema centrale del racconto, i protagonisti di queste pellicole si trovano infatti ad affrontare lunghi trekking e cammini.
I protagonisti per varie ragioni decidono di sfidare la natura e i propri limiti per raggiungere una meta. Ogni personaggio è cambiato dal percorso, gli imprevisti lo forgiano, la fatica lo rafforza e la meta rende la sua motivazione più forte.
Sono molti i film che nella storia del cinema hanno parlato di natura, di cammini e di viaggiatori, quelli che vi presentiamo non sono i “più belli” ma quelli più significativi per l’approccio al tema.
Insomma se si vuole iniziare a farsi una cultura sul cinema di montagna e di viaggio queste sono senza dubbio ottime pellicole da cui partire.
Alcune di queste portano con sé messaggi molto forti, altre invece colgono l’anima più vera del viaggio, speriamo che tutti possano farvi venire la voglia di mettersi uno zaino in spalla e iniziare a camminare.
1. Wild
Reese Witherspoon interpreta Cheryl Strayed, una ragazza dal passato difficile e autodistruttivo, che cerca di mettere un punto nella storia della sua vita cercando di rialzarsi e rimettere ordine dentro e fuori di sé.
La morte della madre la fa entrare in una profonda depressione, le fa toccare il fondo, fino al punto di rischiare la sua stessa vita, trovare una via d’uscita è l’unica possibile soluzione per alleviare tutta quella sofferenza.
Il film è basato sul romanzo “Wild, una storia selvaggia di avventura e rinascita“.
Cheryl per lasciarsi alle spalle il suo difficile passato decide di mettersi alla prova con un’esperienza fino ad allora così distante dal suo mondo, una prova fisica e mentale, affrontare la Pacific Crest Trail praticamente senza nessuna preparazione o allenamento.
Le difficoltà durante il viaggio saranno molte, gli ostacoli duri da superare ma, per sua fortuna, sono molte le persone che l’aiuteranno.
Il successo di questo film ha reso celebre il Pacific Crest Trail al punto che le autorità hanno dovuto regolamentare l’accesso con appositi permessi, per evitare il sovraffollamento.
2. In to the wild
Un film che non ha bisogno di presentazioni, un successo internazionale e una delle migliori prove dietro la macchina da presa di Sean Penn, tratto dall’omonimo romanzo scritto da John Krakauer.
Emile Hirsch interpreta il giovane protagonista Christopher McCandless, figlio di genitori benestanti del ceto medio americano che, dopo due anni di college, decide di cambiare completamente vita.
Decide di scappare dalle convenzioni sociali e da tutti quei beni materiali che ritiene essere solo causa di infelicità e distrazione rispetto al senso vero dell’esistenza.
Vende tutto, dona in beneficenza il ricavato e inizia il suo viaggio verso una delle terre più selvagge e incontaminate del pianeta: l’Alaska.
La pellicola racconta il viaggio dal Massachusetts verso l’Alaska, lontano dai ritmi e dai dettami della vita moderna, un percorso accidentato e pieno di sfide e ostacoli che, però, non distolgono mai il ragazzo dal suo obiettivo.
Si dice che la Natura sia una madre severa e Christopher lo sperimenta sulla sua pelle, giorno dopo giorno, fino a quando non raggiunge la sua destinazione.
I luoghi in cui è stato girato questo film sono entrati nell’immaginario comune, diventando destinazioni di molti viaggiatori che voglio ripercorrere, almeno in parte, le gesta di Christopher.
3. Tracks: attraverso il desert
La scrittrice Robyn Davidson compie un viaggio epico da Alice Spring attraverso il deserto Australiano fino all’Oceano Indiano.
Percorrendo 2700 chilometri accompagnata dal suo cane e quattro cammelli, la donna ha affrontato zone selvagge e inesplorate. Un avventura che le ha mostrato le sue capacità di affrontare la solitudine e le condizioni più estreme.
Durante il suo viaggio incontra Rick Smolan un noto fotografo del New Yorker e del National Geographic che da quel momento in avanti documenta la sua traversata.
Robyn è decisa a viaggiare da sola e non desidera altri compagni di viaggio, per questo all’inizio la presenza del fotografo non le è affatto gradita.
Gradualmente però il rapporto tra i due si ammorbidisce, grazie anche alle prove che si affrontano durante il cammino, fino a diventare una vera amicizia.
4. Il Cammino di Santiago
Il protagonista di questa intensa pellicola è Martin Sheen, che interpreta il Dr. Thomas Avery, un dentista americano vicino alla pensione, che passa le sue giornate tra il lavoro e il circolo di Golf.
La sua routine viene improvvisamente spezzata da una chiamata dalla Francia, è la polizia che gli da una notizia terribile su suo figlio.
L’uomo parte per l’Europa, al suo arrivo lo accoglie la Polizia per il riconoscimento del corpo del figlio, morto per un incidente durante il cammino.
Il padre decide di farlo cremare per poter portare le spoglie in America, ma durante una notte insonne gli viene un’idea: vuole fare quello che non ha mai fatto, un viaggio con suo figlio.
Decide di raggiungere Santiago di Compostela, concludendo quel cammino che suo figlio ha dovuto interrompere.
Il percorso è occasione di incontri e di contaminazione, lungo il percorso incontra infatti persone che si riveleranno essere preziosi compagni di viaggio, ciascuno sulla strada per un motivo diverso.
Lungo il percorso Thomas capirà molte cose di se stesso e di suo figlio, riuscirà ad accettare l’accaduto e superare molti pregiudizi con i quali aveva convissuto per molto tempo.
Senza dubbio questa è una delle pellicole che meglio riesce a cogliere lo spirito del viaggio lento, la vera essenza del cammino per conoscere se stessi e il mondo che ci circonda.
5. Basilicata Coast to Coast
Quattro musicisti, un cavallo e un carretto questi sono gli ingredienti del viaggio di una band musicale che attraversa la Basilicata da Costa a Costa per partecipare ad un Festival musicale e farsi pubblicità.
I quattro protagonisti sono Rocco, Salvatore, Franco e Nicola, uniti dall’amore per la musica e da una profonda amicizia, partono a piedi da Maratea per partecipare ad una serata musicale a Scanzano Jonico.
L’idea di andarci a piedi nasce come iniziativa per far conoscere la loro musica, tanto che il viaggio viene seguito da una giornalista di una rivista molto locale.
Un viaggio terapeutico, ricco di incontri e ostacoli che rende il gruppo più affiatato e soprattutto consente a ciascuno di loro di indagare le proprie motivazioni.
Un vero e proprio Road Movie all’italiana, con le strade e i panorami del sud come sfondo inedito delle vicende dei protagonisti.
Uno dei meriti di questo film è di raccontare la storia sullo sfondo di una Lucania che sembra la Scozia con la colline verdi, gli alberi, i laghi, i piccoli borghi che la punteggiano, il cibo, il vino, il tempo fermo a qualche secolo fa.
6. Backcountry
I protagonisti sono Jenn (Missy Peregrym) e Alex (Jeff Roop) pronti ad affrontare la natura selvaggia nell’incontaminato nord dell’Ontario.
Backcountry è un film che immerge lo spettatore nella “wilderness” Canadese in cui il tempo è completamente assorbito dalla vastità naturale, con ‘obiettivo di far percepire la dimensione sensoriale del viaggio.
È un film che si trasforma, parte con un approccio quasi documentaristico per far salire gradualmente la tensione, mano a mano che ci si immerge nella natura, che gradualmente mostra i suoi lati più duri e spietati.
I protagonisti ad un certo punto perdono il sentiero e ogni riferimento spaziale e si trovano a vagare nei boschi, inizia qui una ricerca continua di punti di riferimento, la soluzione che si avvicina e che poi si rivela un’illusione in un crescendo di tensione.
Non è certo un film rilassante, ma è una pellicola che certamente fa capire a chi la guarda che la Natura deve essere rispettata, ha i suoi ritmi e le sue regole, e non perdona l’arroganza di chi pretende di dominarla o, peggio, la vive come fosse di suo dominio.
7. A spasso nel bosco
Il protagonista Bill Bryson è uno scrittore e giornalista che fa fatica ad accettare il passare degli anni, non vuole che tutta la sua vita sia legata solo ai ricordi degli anni passati, per questo decide di vivere ancora esperienze che possano donargli emozioni.
Decide di mettersi in cammino su uno dei sentieri escursionistici più famosi al mondo, l’Appalachian Trail, contro il parere della moglie che gli impone di partire con un compagno di viaggio.
Ma chi può seguirlo in questa impresa impossibile? Solo il suo amico Stephen Katz. Un’esperienza che li metterà a dura prova: fra incontri esilaranti, animali selvatici e pericoli mortali.
La storia è stata tratta dal racconto umoristico dello stesso Bill Bryson (il protagonista interpretato da Robert Redford), in cui narra il viaggio assieme all’amico Stephen.
Questo film si regge sull’interpretazione del sempre bravissimo Robert Redford, delude un po’ le aspettative in termini di scenografie e ambientazioni.
Un film che dovrebbe avere nella natura il filo conduttore della narrazione vede prevalere scene di interni oppure di esterni ricostruiti in studio senza troppe finezze.
Un film ironico e simpatico, che si regge sulla bravura degli attori, lo abbiamo voluto mettere in questa lista proprio per l’approccio ironico e scanzonato al racconto del viaggio nella natura.
8. 127 ore
In questa intensa storia James Franco interpreta Aron Ralston un giovane che ama l’avventura e la vita all’aria aperta.
Mettersi in cammino con in spalla solo uno zaino è il modo di vivere che Aron preferisce, avventurarsi su sentieri sconosciuti lo attrae e lo diverte con tutta la sfrontatezza e la spericolatezza della gioventù.
Il film è tratto dal romanzo intitolato “Between Rock and a Hard Place” (nella versione italiana “127 ore. Intrappolato dalla montagna”) narra appunto la storia di questo personaggio che affronta in solitaria un viaggio nella natura che lo porterà ai limiti della sopravvivenza.
Il protagonista parte alla scoperta solitaria del suo stato, lo Utah, decisione che costituisce proprio l’inizio del racconto della pellicola. Aron si mette in cammino da solo, senza senza avvisare nessuno della sua destinazione e del percorso che intende fare.
Viaggiare a piedi è affascinante, ma può essere anche rischioso, soprattutto quando ci si muove senza la giusta preparazione e senza prendere in considerazione alcune elementari regole di sicurezza.
Il protagonista si troverà ad affrontare diversi imprevisti che lo porteranno in situazioni molto rischiose.
Da solo e intrappolato in un canyon davanti a decisioni che possono fare la differenza tra la vita e la morte, si troverà a riflettere sulla sua vita e sul proprio futuro.
Questo film ha ricevuto ben sei nomination dall’Academy in diverse categorie, tra cui quella per il miglior attore protagonista e il miglior film. Disponibile in streaming su Prime Video.
9. Free Solo
Questo documentario racconta la passione e l’amore per le pareti rocciose.
Un film che documenta la scalata senza imbragatura (free solo) della famosa parete El Capitan, nello Yosemite Park in California, compiuta da Alex Honnold, uno dei più grandi free climber degli ultimi anni.
Questa pellicola non racconta solo una delle grandi imprese atletiche della storia, ma è anche una nuova frontiera del cinema documentario, con immagini mai girate prima.
Gli operatori e filmmaker che hanno lavorato a questo progetto si sono misurati con la scalate e le pareti rocciose, con l’obiettivo di accompagnare il protagonista lungo la parete più difficile d’America. Il film è disponibile in streaming su Disney+.
10. Senza lasciare traccia
Senza lasciare traccia, diretto da Debra Granik, racconta la storia di una ragazza adolescente che per anni ha vissuto col padre nascosta nella natura del Forest Park, un grande bosco situato alle porte di Portland, in Oregon.
Un incontro casuale li poterà allo scoperto, ed entrambi saranno costretti a lasciare il parco per essere affidati agli agenti dei servizi sociali.
Proveranno ad adattarsi alla nuova situazione, fino a che una decisione improvvisa li porterà ad affrontare un pericoloso viaggio in mezzo alla natura più selvaggia, alla ricerca dell’indipendenza assoluta.
11. Happy People: un anno nella taiga
Il racconto di un luogo ai confini del mondo realizzato in modo magistrale da Werner Herzog.
Un villaggio abitato in tutto da circa 300 persone, che mantengono tradizioni e costumi propri, che si trova nel cuore della taiga.
Nel film impariamo a conoscere gli abitanti attraverso le attività quotidiane del cacciatore Gennady Soloviev, i video di Vasyukov e l’inconfondibile voce del grande regista tedesco.
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