L’ultimo incidente è avvenuto domenica 3 luglio, a Marettimo, isola dell’arcipelago delle Egadi, dove un escursionista bergamasco di 57 anni ha perso la vita scivolando in una scarpata di 80 metri.
Negli ultimi tre mesi in Sicilia e nelle diverse isole minori, si sono verificati numerosi incidenti in ambiente outdoor, che hanno avuto come vittime turisti italiani e stranieri infortunati durante escursioni e trekking.
Sono state decine gli interventi del Soccorso alpino siciliano, spesso in ambienti impervi, condotti in sinergia con l’82° Csar dell’Aeronautica Militare e il IV Reparto Volo della Polizia di Stato per portare in salvo escursionisti italiani e stranieri.
Gli episodi più gravi si sono verificati nella riserva naturale integrata dello Zingaro, ad Alicudi, a Salina, a Panarea, a Marettimo, a Erice, a Cassibile e sulle pendici del vulcano Etna.
Per questo il Soccorso alpino siciliano ha deciso di diramare un ‘vademecum’ con alcuni consigli utili per affrontare le escursioni estive in sicurezza.
Per ridurre al minimo i rischi durante le escursioni in ambiente impervio, sia esso in montagna o in un’isola, il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano ricorda come sia importante affrontarle con responsabilità, consapevolezza ed attenzione, seguendo alcuni semplici accorgimenti.
Durante la stagione estiva, in particolare alle nostre latitudini, i rischi di disidratazione, colpi di sole e di calore, affaticamento sono frequenti.
Per questo, è necessario affrontare le escursioni con un’adeguata scorta di acqua e abbigliamento tecnico traspirante, evitando di affaticarsi nelle ore più calde della giornata.
Anche se d’estate, controlliamo il meteo nei giorni precedenti e nel giorno dell’escursione. In caso di improvvisi temporali e di pericolo di fulmini, teniamoci lontani da rocce appuntite, condutture elettriche e metalliche, alberi o rupi isolate, mantenendo distanti da noi gli oggetti metallici.
Evitiamo di uscire da soli e sempre comunichiamo ai familiari o al gestore dell’alloggio il percorso che si intende intraprendere e la zona di attività, calcolando bene il tempo di percorrenza in andata e ritorno.
Per le escursioni notturne è fondamentale conoscere perfettamente i sentieri che si intendono percorrere e dotarsi di sistemi d’illuminazione funzionanti e affidabili, come lampade frontali con batterie di ricambio (da evitare la lampada del telefonino).
Impariamo ad utilizzare il GPS, anche quello degli smartphone e relative applicazioni tra le quali ricordiamo GeoResQ, che fornisce un servizio di geolocalizzazione e di inoltro delle richieste di soccorso, dedicato a chi frequenta la montagna, gestito dal CNSAS e promosso dal CAI.
In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti impervi, in grotta e gole fluviali o in caso di dispersi in ambiente impervio e ostile, è allertabile il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, chiedendo esplicitamente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico #CNSAS.
Il #NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, la quale provvederà ad allertare il SASS.