

Ciaspolare in montagna: 12 consigli che possono salvarti la vita
Gli appassionati di ciaspole conoscono la sensazione magica di camminare sulla neve. Occorre però farlo in sicurezza: ecco alcuni consigli per evitare guai seri
I consigli salvavita per ciaspolare in sicurezza
Ciaspolare in montagna permette di esplorare paesaggi innevati in modo affascinante, ma l’ambiente invernale presenta rischi che non vanno sottovalutati.
Per questo abbiamo messo insieme 12 dei consigli salvavita, alcuni indicati anche dal Soccorso Alpino.
Seguirli significa ridurre i rischi e godere al meglio dell’esperienza sulle ciaspole.
Ma attenzione: ridurre non significa azzerare, occorre sempre prudenza e, soprattutto, mai avventurarsi da inesperti sulle racchette da neve.
1 – Pianifica con attenzione il percorso
Ogni escursione deve essere adeguata alle capacità del ciaspolatore e del gruppo
Valuta dislivello, difficoltà e lunghezza del tragitto, tenendo conto dell’esperienza e della preparazione fisica di tutti i partecipanti.
Una buona pianificazione aiuta a evitare situazioni impreviste e riduce il rischio di incidenti.
_Se sei alle prime armi, ecco i consigli per le prime esperienze sulle ciaspole
2 – Controlla le condizioni meteo e della neve, attenzione alla nebbia
Le previsioni meteorologiche sono essenziali per un’escursione sicura.
Consulta i bollettini locali per conoscere il rischio valanghe, la temperatura e i cambiamenti atmosferici previsti.
Anche una giornata serena può trasformarsi rapidamente, creando condizioni difficili.
In caso di scarsa visibilità, l’orientamento diventa più difficile e il rischio di smarrirsi aumenta.
La nebbia può alterare la percezione delle distanze e nascondere segnali di pericolo.
Seguire con attenzione la traccia e consultare la mappa o il GPS aiuta a non perdere la direzione.
_Il bollettino Meteonivologico emesso quotidianamente dall’Arma dei Carabinieri
3 – Scarica l’app GeoResq del Soccorso Alpino
GeoResq è l’app sviluppata dal Soccorso alpino in collaborazione con il Cai.
Consente, oltre al tracciamento della ciaspolata, l’invio di un segnale SOS.
Il segnale viene ricevuto direttamente, unitamente alle coordinate del richiedente aiuto, dalle centrali GeoResq, gestite da tecnici del Soccorso alpino a cui spetta di inviare le squadre nel minor tempo possibile.
_Il sito ufficiale di GeoResq dove si può scaricare l’app
4 – Comunica il tuo itinerario
Premesso che ciaspolare da soli è sconsigliato sempre, se accade è tassativo, prima di partire, informare un familiare o un amico sul percorso scelto e sull’orario previsto di rientro.
In caso di ritardo o emergenza, o malfunzionamento dello smartphone e della app GeoResq, questo permetterà ai soccorsi di intervenire più rapidamente e con maggiore precisione.
5 – Vestiti a strati per adattarti al clima
Indossare un abbigliamento “a cipolla” consente di regolare la temperatura corporea in base allo sforzo e alle condizioni esterne.
Tessuti tecnici traspiranti e impermeabili aiutano a mantenere il corpo asciutto, evitando il rischio di raffreddamenti o surriscaldamento.
_Tutto quello che c’è da sapere sulla tecnica della cipolla
6 – Partire presto e rientrare presto
Le condizioni in montagna possono cambiare rapidamente nel pomeriggio.
Partire la mattina presto consente di sfruttare le ore migliori e riduce il rischio di trovarsi in difficoltà con il buio o il maltempo.
Un buon margine di tempo è fondamentale per la sicurezza.
7 – Porta sempre con te l’attrezzatura di sicurezza
L’ARTVA (Apparecchio per la Ricerca dei Travolti in Valanga), la pala e la sonda sono strumenti obbligatori ed essenziali in caso di emergenza.
Saperli usare correttamente può fare la differenza in una situazione critica.
Un video del CAI: come si usa l’attrezzatura di soccorso
Prima di partire, verifica il loro funzionamento e fai pratica nell’utilizzo.
8 – Scegli con attenzione i compagni di ciaspolata
La montagna è spesso un’esperienza di gruppo, e in caso di necessità i tuoi compagni saranno i primi a prestarti soccorso.
È importante condividere l’escursione con persone affidabili e preparate, capaci di affrontare eventuali difficoltà con lucidità e collaborazione.
9 – Ricorda che la montagna in inverno è diversa
Un sentiero conosciuto in estate può essere irriconoscibile in inverno.
La neve modifica il paesaggio, copre i punti di riferimento e rende il terreno più impegnativo.
È essenziale valutare ogni percorso come se fosse completamente nuovo.
10 – Non dimenticare accessori fondamentali
Guanti, berretto e occhiali da sole proteggono dal freddo e dai raggi UV, che in montagna possono essere molto intensi.
Anche la crema solare è indispensabile, soprattutto nelle giornate di sole, per evitare scottature dovute al riflesso della neve.
_Tutto quello che c’è da sapere sull’abbigliamento per andare sulle ciaspole
11 – Controlla i pendii e il rischio valanghe
Le valanghe si staccano solitamente su pendii con inclinazioni superiori ai 25 gradi, ma possono proseguire la loro corsa anche su tratti pianeggianti.
Valuta sempre la morfologia del terreno e osserva attentamente eventuali segnali di instabilità della neve.
_Tutto quello che c’è da sapere sul rischio valanghe
12 – Il buon senso è il miglior compagno di viaggio
Ogni decisione in montagna deve essere guidata dal buon senso.
Se le condizioni meteo peggiorano o il percorso si rivela più impegnativo del previsto, è meglio tornare indietro piuttosto che rischiare.
La prudenza è la chiave per vivere un’escursione piacevole e sicura.
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