10 regole fondamentali per preparare lo zaino da trekking: la guida completa
Regole fondamentali per preparare lo zaino
Preparare lo zaino è un’arte. Un’arte che s’impara poco a poco da chi è più esperto e si raffina coltempo e gli anni.
Occorre avere pazienza e umiltà, come in ogni cosa della vita.
Apprendere da un escursionista esperto o da una guida è sempre la cosa migliore.
Se proprio parti da zero e sei un principiante, ecco 9 consigli (più uno)da mettere in pratica, per affrontare i tuoi primi trekking nel comfort e nella sicurezza.
In questo modo, lo zaino sarà davvero un insostituibile compagno di viaggio.
1 – Cosa portare nello zaino: essenziale vs. superfluo
Sei pronto per la tua escursione. Hai deciso cosa portarti dietro. Attento, però: “portarti dietro” nel trekking va inteso letteralmente.
Quello che metterai nello zaino lo avrai sulle spalle per tutta l’escursione, e, in alcuni casi, qualche chilo può fare tutta la differenza tra una bella camminata e una tortura prolungata.
Ecco cosa puoi fare: disponi tutte le cose che hai deciso di portare per il tuo primo trekking sul pavimento o sul tavolo.
Guardale bene: chiediti quante siano davvero essenziali. E sii sincero con te stesso: essenziali vuol dire essenziali.
Vedrai che, in questo modo, ti renderai conto ben presto di quello che davvero vale la pena di portare con te.
Inoltre, avrai anche visivamente la consapevolezza dello spazio che i singoli oggetti occuperanno. Ed eviterai di dimenticare l’attrezzatura davvero importante.
2 – Le caratteristiche dello zaino: come scegliere quello giusto
Se hai già letto il nostro articolo sulle caratteristiche dello zaino sai già che non si tratta di un semplice sacco dove buttare dentro quello che credi ti servirà per il tuo trekking.
In realtà, lo zaino è parte dell’attrezzatura per escursionisti ed è un dispositivo che può essere anche molto complesso, come nel caso di quelli per escursionisti avanzati.
Diciamo però che, da questo punto di vista, un principiante deve ricordare che lo zaino non ha solo lo spazio interno ma anche dispositivi che consentono il trasporto di oggetti o attrezzi all’esterno.
Ad esempio, ci sono zaini pensati per appassionati di sci alpinismo e ciaspole, che prevedono specifici attacchi per gli sci e le racchette da neve, come puoi leggere in questo articolo.
Al di là dei casi specifici, il criterio da seguire è: usa la parte esterna dello zaino (cinghie, tasche laterali, etc) per fissare oggetti che occuperebbero troppo spazio all’interno (ad esempio un materassino nel caso di trekking plurigiornalieri).
Oppure per oggetti che possono servirti al volo: bottigliette d’acqua, uno snack.
Avvertenza: non esagerare coi pendagli, ricorda che se appendi fuori dallo zaino oggetti troppo ingombranti rischi di impigliarti se, ad esempio, attraversi un bosco.
Inoltre, non deve trattarsi di oggetti preziosi, perché aumenta ovviamente il rischio di perderli lungo il sentiero.
3 – Organizzare il caso a seconda dell’utilizzo delle attrezzature
Dovrebbe essere intuitivo che mettere la bottiglietta d’acqua o di sali minerali in fondo allo zaino sia controindicato e soprattutto controproducente.
Al di là di questo caso pacifico, tuttavia, chi prepara uno zaino per la prima volta potrebbe incorrere nell’errore di organizzare gli oggetti per omogeneità funzionale e non per frequenza d’uso.
In altri termini: nel disporre le cose chiediti: “quante volte la userò?” piuttosto che “a quale famiglia di oggetti appartiene?”
Si capisce che questo criterio vada utilizzato con flessibilità, perché ciascuno potrebbe avere esigenze particolari diverse da altri.
4 – Proteggi la schiena con un carico equilibrato
Lo zaino fa sognare grandi escursioni e viaggi indimenticabili nella natura, ma se male organizzato può essere fonte anche di grandi mal di schiena.
Per evitare inconvenienti, è opportuno organizzare il carico in questo modo:
- l’attrezzatura più leggera sul fondo dello zaino
- l’attrezzatura più pesante in modo che faccia carico sulla parte centrale della schiena
- l’attrezzatura di uso più frequente in cima allo zaino
Questa organizzazione dei pesi consentirà un migliore equilibrio nell’andatura e la tua colonna vertebrale te ne sarà grata
5 – Lo zaino deve essere impermeabile e dotato di copertura
Non c’è niente di peggio che ritrovarsi, dopo essere stati colti dalla pioggia lungo il cammino, con vestiti ed altra attrezzatura bagnata.
Allora, vai di sacchetto impermeabile (anche i sacchetti della spazzatura sono ottimi).
Si tratta di un accorgimento semplice che tra l’altro non occupa praticamente spazio e ti salva l’escursione, a maggior ragione se si trattasse di un trekking di più giorni.
Già che ci sei, aggiungi qualche sacchetto vuoto, potrà tornare utile per riporre indumenti sporchi o, appunto, bagnati.
_ Leggi l’articolo dedicato ai trekking sotto la pioggia.
6 – Proteggere gli apparecchi elettronici
Che si tratti di un caricabatteria portatile o di una macchina fotografica, la posizione di questa attrezzatura richiede una particolare cura.
Il contatto con i liquidi di questi oggetti può essere devastante, così come urti durante il cammino.
Anche qui: disponi questi oggetti tenendo conto da un lato della loro salvaguardia, dall’altro di quanto spesso penserai di utilizzarli.
7 – Adegua lo zaino al meteo
Guardare il meteo è sempre un must per ogni escursionista, a maggior ragione se alle prime armi.
Una delle ragioni è che ti consente di adeguare anche lo zaino alla bisogna. Questo vale ovviamente per le escursioni giornaliere.
A differenza dei trekking di più giorni, in quelli che si fanno in giornata puoi ancora permetterti il lusso di ottimizzare lo zaino in rapporto alle previsioni meteorologiche.
Dalle informazioni meteo puoi ad esempio capire quale sia la probabilità di pioggia.
Se ci sono e sono medio alte (ma anche se sono solo medio – basse…considerale alte) avere la giacca antipioggia in cima allo zaino sarà un’ottima idea, per poterla recuperare al volo in caso di acquazzone.
Se si preannuncia un caldo esagerato, avere la crema solare velocemente a disposizione sarà anche quella un’ottima idea.
8 – Non riempire lo zaino per forza
Sembra una banalità ma non è così. Ricordi il punto 1? La selezione degli oggetti essenziali per capire cosa non è necessario portare con te?
Bene, se dopo aver preparato con cura il tuo zaino ti avanzasse dello spazio, potresti cadere in tentazione.
Potresti interrogarti se non sia il caso di andare a recuperare un paio di quelle cose che avevi considerato non essenziali.
Ecco, la risposta è semplice: non è il caso. Se sei riuscito a farti avanzare dello spazio, vuol dire che hai fatto un ottimo lavoro, senza perdere niente di importante.
9 – Testa il tuo zaino prima di metterti in cammino
Ora che hai seguito i consigli e hai preparato il tuo zaino, testalo!
Il giorno prima del tuo trekking scendi in strada e fai qualche centinaio di metri.
Concentrati su come ti senti, cerca di capire se la disposizione dell’attrezzatura e degli oggetti rende il contenuto stabile.
Se il carico sulla schiena ti sembra buono e ti fa capire che non soffrirai, puoi riporre lo zaino in attesa del tuo trekking.
Bonus: consiglio numero 10
Se sei alle prime armi, non perderti la nostra guida al trekking per principianti
_ Leggi gli altri nostri articoli con consigli sul trekking e l’outdoor
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