Sacche idriche per il trekking: guida all’uso e i migliori modelli

Sempre più escursionisti scelgono le sacche idriche per bere lungo i sentieri. Scopriamo come funzionano le camelback, quali vantaggi offrono rispetto alle borracce tradizionali, come sceglierle e mantenerle al meglio

26 marzo 2025 - 14:26

Che cos’è la sacca idrica e perchè è utile per il trekking

Mantenersi idratati durante un’escursione è essenziale in qualsiasi stagione dell’anno, specialmente se si decide di fare dell’attività fisica ad alta intensità oppure dei lunghi cammini.

Quando si è in movimento, però, fermarsi per bere da una borraccia può essere talvolta scomodo e poco pratico.

Per questa ragione sempre più atleti, escursionisti, runner, ciclisti e perfino militari scelgono di utilizzare un particolare sistema di idratazione: la sacca idrica.

Ma che cos’è esattamente?

Una sacca idrica è un sistema di idratazione portatile composto da un serbatoio flessibile e un tubo di aspirazione che consente di bere senza che ci sia bisogno di usare le mani e di interrompere quindi la propria attività.

Marchi come Camelbak hanno reso le sacche idriche una scelta popolare, tanto che oggi, per estensione, la parola “Camelbak” viene utilizzata per indicare qualsiasi sistema analogo, indipendentemente dalla marca.

Le componenti 

Un sistema di idratazione di questo genere si compone, generalmente, di quattro elementi:

  1. Serbatoio (“o reservoir”): si tratta di un contenitore flessibile, realizzato solitamente in poliuretano termoplastico (TPU), un materiale resistente e sicuro per il contatto con l’acqua che, nella maggior parte dei casi, si può inserire in uno scomparto dello zaino.
  2. Tubo di aspirazione: è un tubicino in silicone o TPU che collega la sacca alla bocca dell’interessato.
  3. Valvola a morso (o “bite valve”): è una valvola in silicone che si apre con una leggera pressione dei denti evitando perdite accidentali.
  4. Zaino o marsupio: di solito, ma non sempre, la sacca è integrata in un supporto ergonomico per il trasporto, con spallacci traspiranti e comparti extra per gli oggetti personali.

Il funzionamento 

Il meccanismo della sacca idrica, di norma, è semplice e intuitivo, e può essere riassunto in quattro passaggi.

1- Riempimento: la sacca viene riempita con acqua oppure, se necessario, con bevande isotoniche, anche se bisognerebbe evitare gli zuccheri dato che possono lasciare dei residui.

2- Chiusura ermetica: a seconda del modello il serbatoio può avere una chiusura a tappo a vite oppure una zip ermetica per evitare delle perdite.

3- Aspirazione tramite tubo: l’acqua viene aspirata attraverso il tubo il quale termina con una valvola a morso: è sufficiente mordere leggermente e succhiare per bere evitando delle fuoriuscite.

4- Sistema di trasporto ergonomico: la sacca è integrata all’interno di zaini progettati per bilanciare il peso e ridurre l’affaticamento complessivo.

I vantaggi della sacca idrica rispetto alle borracce tradizionali

Rispetto alle borracce tradizionali una sacca idrica consente di idratarsi senza dover interrompere forzatamente l’attività.

Il tubo di aspirazione, infatti, permette di bere con un semplice morso della valvola, senza che ci sia il bisogno di estrarre una borraccia dallo zaino fermandosi.

In aggiunta, le borracce tradizionali hanno una capacità media che va dai 500 ml fino ai 2 litri, mentre le sacche idriche possono contenere fino a 3 litri di liquido.

Questo significa meno soste per il rifornimento e una maggiore autonomia in ambienti che non prevedono delle fonti d’acqua.

Non da meno, il peso dell’acqua in una borraccia è spesso concentrato in un unico punto, magari nelle tasche laterali dello zaino oppure nel porta borraccia della bici, e questo non può che causare uno sbilanciamento del carico.

La sacca idrica, contrariamente, è posizionata lungo lo schienale: in questo modo il peso è distribuito in modo più uniforme a vantaggio dell’equilibrio e del comfort complessivo durante il movimento.

Se si fa uso di una sacca, poi, non si corre il rischio di perdite o fuoriuscite di liquido.

Le borracce, se non vengono chiuse bene, possono perdere liquidi nello zaino mentre le sacche, avendo delle valvole autochiudenti e sistemi anti-perdita, permettono  di evitare questo problema.

Bisogna anche sottolineare che le sacche idriche sono compatibili con bevande isotoniche e, in alcuni modelli, con filtri per l’acqua, e questo consente di riempirle da fonti naturali in totale sicurezza.

Infine, l’acqua nelle borracce tradizionali tende a scaldarsi rapidamente se esposta al sole. Molti zaini con sacca idrica hanno invece degli scomparti isolanti che aiutano a mantenere l’acqua più fresca e più a lungo.

Come sceglierla: le caratteristiche tecniche essenziali

Prima di acquistare una sacca idrica è bene considerare alcune caratteristiche tecniche di base essenziali.

1- Capacità del serbatoio

La capacità della sacca idrica è un elemento cruciale in quanto determina quanta acqua si può trasportare e, soprattutto, per quanto tempo si potrà rimanere idratati senza doverla ricaricare.

Se bisogna affrontare un’escursione lunga ma non si vuole trasportare troppo peso allora il consiglio è quello di optare per un modello da 2 litri che offre un buon compromesso tra autonomia e leggerezza.

2- Materiali e sicurezza

Le sacche idriche devono essere realizzate con materiali sicuri, durevoli e privi di sostanze tossiche come il BPA, il BPS e il PVC.

Meglio prediligere i materiali più comuni come il TPU (flessibile, resistente e leggero), il silicone alimentare (morbido e sicuro), e il polietilene che evita odori e sapori sgradevoli nell’acqua.

3- Sistema di chiusura

Le sacche idriche possono avere due principali sistemi di chiusura: tappo a vite e zip ermetica.

Il primo è affidabile e sicuro, ma può essere meno pratico per la pulizia e il riempimento. Il secondo, invece, consente un’apertura più ampia facilitando pulizia e asciugatura, tuttavia potrebbe essere meno resistente nel lungo periodo.

4- Tubo di aspirazione

Il tubo di aspirazione è uno degli elementi più importanti della sacca. Le caratteristiche da valutare sono la lunghezza, l’isolamento termico e il sistema di sgancio rapido.

Un tubo deve essere abbastanza lungo da consentire un utilizzo comodo, ma senza che sia di intralcio, e il suo rivestimento deve essere isolante per far sì che l’acqua sia sempre fresca o che non congeli in ambienti freddi.

Non da meno, un sistema di sgancio rapido permette di staccare il tubo semplificando la pulizia.

5- Valvola a morso

La valvola è il punto da cui si beve ed è progettata per erogare acqua solo quando viene morsa leggermente.

Il consiglio è quello di optare per una valvola a morso con chiusura automatica per evitare delle fuoriuscite di liquido nello zaino.

6- Compatibilità con lo zaino

Se si acquista una sacca idrica bisogna assicurarsi che questa sia compatibile con il proprio zaino, ovvero che possa essere inserita facilmente nello scomparto dedicato e fissata con gli appositi supporti.

Se invece si sceglie uno zaino con sacca idrica inclusa è necessario valutare che gli spallacci e che la vestibilità siano ergonomici per ridurre al minimo il peso sulla schiena, e che i pannelli siano traspiranti per evitare un eccessivo surriscaldamento.

7- Facilità di pulizia e manutenzione

Un aspetto spesso sottovalutato è la facilità di pulizia della sacca idrica. Per evitare la proliferazione di batteri e muffe è importante che il serbatoio sia semplice da lavare e asciugare.

Tra le caratteristiche da considerare ci sono: l’apertura ampia, che facilita la pulizia interna; il tubo removibile, che permette di pulire più facilmente il condotto di aspirazione; la compatibilità con spazzola e kit di pulizia.

Il consiglio per una manutenzione semplificata è quello di optare per un modello che sia antibatterico e dotato di ampia apertura.

8- Compatibilità con i filtri per l’acqua

Se si prevede di utilizzare la sacca in zone remote dove l’acqua potabile non è sempre disponibile allora meglio valutare dei modelli compatibili con filtri o sistemi di purificazione.

Alcune sacche consentono di collegare filtri a carboni attivi oppure sistemi di filtrazione UV, questo per garantire che l’acqua prelevata da fonti naturali sia sicura da bere.

Come pulire correttamente una sacca idrica

Una corretta manutenzione della sacca idrica è essenziale per evitare la formazione di batteri, muffe e cattivi odori. Per farla non ci vuole molto, è sufficiente tenere in considerazione questi passaggi e procurarsi un buon kit di pulizia.

1- Pulizia ordinaria dopo ogni utilizzo

Una pulizia ordinaria della sacca idrica è fondamentale.

Per farlo è sufficiente svuotare completamente la sacca, sciacquarla con acqua tiepida e sapone neutro, utilizzare uno scovolino per pulire il tubo di aspirazione e, infine, risciacquarla abbondantemente lasciandola asciugare aperta e capovolta.

2- Pulizia profonda

Una pulizia profonda ci vuole, meglio se una volta al mese o dopo l’uso di bevande diverse dall’acqua.

Per farla nel migliore dei modi si può utilizzare il bicarbonato di sodio: basta mescolare due cucchiai di bicarbonato in un litro d’acqua lasciando agire il tutto per circa 30 minuti.

Alternativamente si può optare per l’aceto bianco: creando una soluzione di acqua e aceto (in rapporto 3:1) e lasciandola agire per circa un’ora si andranno a eliminare tutti gli odori.

Eventualmente esistono anche delle pastiglie detergenti specifiche: si tratta di compresse pulenti progettate appositamente per la pulizia delle sacche.

3- Asciugatura corretta

Per asciugare la sacca occorrerà inserire un asciugamano pulito e arrotolato all’interno della stessa per fare in modo che l’umidità venga estinta.

Il tubo andrà lasciato appeso in un luogo ventilato, mentre la sacca necessiterà di un supporto per far sì che resti aperta durante il processo di asciugatura.

4- Conservazione a lungo termine

Per una buona conservazione nel lungo periodo bisogna sempre assicurarsi che la propria sacca sia completamente asciutta nel momento in cui andiamo a riporla.

Eventualmente la si può mettere nel freezer per evitare la proliferazione di batteri.

Un aspetto fondamentale è quello di evitare sempre ambienti bui e particolarmente umidi.

 

I modelli consigliati

 

Osprey Hydraulics 3L Reservoir

Questa sacca idrica da 3 litri di Osprey è realizzata in TPU resistente e privo di BPA, quindi garantisce sia sicurezza che durabilità.

Il design ergonomico facilita l’inserimento nello zaino, mentre la piastra posteriore rigida  mantiene la forma evitando eventuali pieghe che potrebbero ostacolare il flusso dell’acqua.

L’ampia apertura superiore consente un riempimento facile e semplifica la pulizia.

Il tubo di idratazione, inoltre, è dotato di una valvola a morso magnetica che previene le perdite e facilita l’accesso all’acqua durante il movimento.

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Salomon Soft Reservoir 2l 

Questa sacca idrica Salomon, comoda e flessibile, ha una capacità di 2 litri ed è progettata per adattarsi facilmente allo spazio disponibile nello zaino riducendo il movimento dell’acqua durante l’attività.

È realizzata in materiali privi di PVC e BPA ed è leggera e comprimibile mano a mano che si svuota.

Il tappo superiore scorrevole consente una pulizia e un riempimento piuttosto rapidi, mentre la valvola ad alto flusso si attiva con un semplice morso e si autosigilla dopo ogni sorso prevenendo le perdite.

Il nuovo slider, inoltre, è più morbido a contatto con la schiena.

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CamelBak Crux 3L

Questa sacca idrica del marchio CamelBak ha una capacità di 3 litri e garantisce un flusso d’acqua aumentato del 20% per sorso rispetto ai modelli precedenti offrendo un’idratazione efficiente.

È realizzata in materiali privi di BPA, BPS e BPF e per questo assicura un gusto abbastanza puro dell’acqua.

Il design ergonomico facilita l’inserimento nello zaino, mentre l’ampia apertura a vite consente un riempimento semplice e una pulizia rapida.

La valvola di morso, inoltre, è dotata di una leva on/off che previene le perdite quando la sacca non viene utilizzata.

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