Monte Bianco: lo spettacolare trekking dei Grands Balcons di Chamonix

19 maggio 2022 - 6:50

Trekking con vista sul Monte Bianco: i Grands Balcons di Chamonix

I Grands Balcons sono due grandiosi itinerari escursionistici che consentono, in traversata, di risalireo discendere la valle al di sopra di Chamonix, in Francia, e sono ambedue raggiungibili con mezzi di risalita e bus di linea.

Si tratta di due itinerari tra i i più spettacolari d’Europa che offrono viste indimenticabili sul gigante bianco e su tutte le montagne e i ghiacciai circostanti.

Lac Blanc, Ph. : Gettyimages / Josef Schafnitzel

 

Poche fra le vallate delle Alpi sono ricche di fascino e di storia come quella di Chamonix.

È la presenza dei grandiosi scenari che la circondano, oltre al Monte Bianco, a rendere ineguagliabile questo luogo delle Alpi.

Forse molti non sanno o non ricordano, che la scoperta della Valle di Chamonix è relativamente recente.

Nel 1741 due giovani viaggiatori inglesi, William Windham e Richard Pococke, mentre erano a Ginevra nel corso del Grand Tour, sentirono parlare di meraviglie che si trovavano al di là dei monti, decidendo di recarsi sul posto per verificare di persona.

Ph. : Gettyimages / imageBROKER/Moritz Wolf

Ingaggiati carovanieri e portatori, con un viaggio avventuroso arrivarono nella Valle di Chamonix (allora Priorato di Chamouni: un piccolo agglomerato di case), parte integrante del Regno di Sardegna.

Qui effettivamente scoprirono luoghi di inusitata bellezza e fra gli alti monti che facevano corona alla valle, una meraviglia fra tutte: un mare di ghiaccio in tempesta che scendeva imponente dai monti per arrivare fin quasi in valle.

Battezzata così la Mer de Glace, tornando in patria scrissero e raccontarono di quel che avevano visto, dando inizio alla fortuna turistica di quei luoghi allora remoti e di difficile accesso, fortuna che poi esplose con la prima ascensione del Monte Bianco nel 1786.

Chamonix: capitale dell’alpinismo, paradiso degli escursionisti

Chamonix giace ad un’altitudine di circa 900 metri ed ha perso da almeno due secoli le connotazioni dello sperduto villaggio di montagna.

È dotata di un fascino straordinario, e senza essere mondana come altre località analoghe delle Alpi quali Courmayeur e Cortina, a Chamonix possiamo respirare l’aria dell’alpinismo d’altri tempi: l’ufficio delle Guide è ancora il baricentro ed il luogo di ritrovo degli appassionati di montagna.

Per non citare l’annesso ufficio di Meteo France, che con scadenza plurigiornaliera ci permette di avere a disposizione bollettini meteo-montagna aggiornatissimi per programmare le nostre escursioni.

Ph.: Gettyimages/ imageBROKER/Moritz Wolf

La concentrazione di negozi di articoli per la montagna non ha eguali, e le taverne, i ristoranti ed i locali dove poter gustare le più rinomate specialità savoiarde a base di formaggio o di carne sono decine.

Fra le specialità più gustose: la Raclette e la Tartiflette, ambedue a base di formaggi locali, la Pierrade, a base di carne fatta cuocere sulla pietra. Nei numerosi negozi di gastronomia potremo trovare i formaggi savoiardi quali il già citato Raclette, il Reblochon, il Montfort e profumati salumi ed insaccati di ogni genere.

L’Alta Savoia infatti si contraddistingue per i pascoli lussureggianti e la conseguente produzione di latticini, carni e formaggi.

Le strade di Chamonix sono animate in tutte le stagioni, anche in quelle che vengono tradizionalmente considerate “morte” e questo ci consente di gustarla appieno anche quando vogliamo evitare la ressa di luglio e agosto.

Luglio, agosto e settembre però sono i mesi ideali per alcune escursioni classiche che consentono a chiunque, con un minimo di allenamento, di gustare panorami che fino ad alcuni anni fa erano riservati solo agli alpinisti.

 

Come arrivare a Chamonix dall’Italia

Gli accessi dall’Italia alla Valle di Chamonix sono innumerevoli: dal più semplice e diretto, il tunnel del Bianco, a quelli storici che passano dal Grande o dal Piccolo San Bernardo.

Qualunque sia il nostro percorso, il panorama che ci appare è di incomparabile bellezza.

Il Monte Bianco, l’Aiguille du Midi, les Aiguilles de Chamonix, la Mer de Glace, i Dru solo per citarne alcuni, offrono ai nostri occhi qualcosa che non ci stancheremmo mai di guardare.

Ma il modo senz’altro migliore per assaporare tanta bellezza è, per chi ama camminare, quella di percorrere i due Grand Balcons.

 

Il Grand Balcon Sud 

Si tratta di un itinerario che consente di godere da un punto di vista privilegiato di un panorama fra i più straordinari delle Alpi.

È un’escursione in traversata, di grande respiro, consigliamo quindi di affrontarla con un buon allenamento fisico per la lunghezza del percorso che richiede un’intera giornata.

È quindi indispensabile che la giornata sia molto bella, non solo per una generale questione di sicurezza, ma anche perché le nubi ci priverebbero dello scopo principale di questa gita: il panorama.

Quest’escursione, essendo in traversata, si può affrontare nel senso inverso a quello della nostra descrizione.

Consigliamo vivamente però di farla nel senso descritto, in quanto nel senso inverso, alla lunghezza del percorso si aggiungerebbe anche un dislivello importante che prolungherebbe di molto la durata e l’impegno complessivo della gita.

 

Camminare a 2000 metri: lo spettacolo del Monte Bianco

Il Balcon sud corre a mezzacosta sul fianco delle Aiguille Rouges de Chamonix, intorno ai 2.000 -2.300 metri di quota.

Non presenta particolari difficoltà tecniche: vanno ben valutate le condizioni meteo tenendo conto della lunghezza e della quota.

Partiamo da Les Praz de Chamonix, raggiungibile in auto o bus, e prendiamo la funivia per la Flégère.

Durante la salita il panorama è già entusiasmante ma è solo un piccolo anticipo.

Da La Flégère proseguiamo con la seggiovia dell’Index la cui stazione a monte è a 2.385 m.

Qui una breve sosta per acclimatarci e per inquadrare il percorso ci consentirà una bellissima vista sul Gruppo del Monte Bianco a partire all’Aiguille Verte fino alla vetta sommitale e oltre.

Iniziamo a camminare in leggera discesa attraverso una pista sciistica in direzione nord-est. Il percorso è su buon sentiero e attraversa vasti ghiaioni.

Sempre in leggera discesa ci inoltriamo nella Combe des Aiguilles Crouches.

Dal fondo della quale risaliamo dolcemente e in uscita dalla combe entriamo nella Riserva Naturale delle Aiguilles Rouges.

Ancora un breve tratto e, dopo circa due ore dalla partenza, raggiungiamo il Lac Blanc.

A lato del lago, in splendida posizione, si trova un rifugio, che prende il nome dal lago.

Qui una breve sosta per rifocillarci e per osservare la catena del Bianco è pressoché d’obbligo.

Un paio di binocoli ci regaleranno particolari straordinari, magari mentre gustiamo un’ottima tarte aux mirtilles.

Avendo un poco di tempo è consigliabile raggiungere il fondo del piccolo lago.

Da qui la vista sulla Mer de Glace e sulla Nord delle Grandes Jorasses entusiasmerà ogni fotografo di montagna.

Ripartiamo, prima verso est e poi progressivamente verso nord, per un lungo tratto in leggera discesa e sempre molto panoramico.

Il sentiero attraversa praterie alpine e rocce montonate.

Ph.: Gettyimages/ Christopher Pillitz

È sempre molto evidente e in un tratto supera alcune rocce con facili scalette.

Chi è abituato a camminare fuori sentiero potrà facilmente deviare sulla sinistra e raggiungere i Lacs des Chéserys.

Si tratta di un gruppo di laghetti meravigliosi la cui posizione è ben segnata sull’ottima carta topografica dell’IGN, Chamonix-Mont Blanc.

Arrivati al Cairn a quota 2053 si aprono davanti a noi i grandi bacini glaciali di Argentière e di Tour.

Il percorso prosegue in leggera discesa, che diventa sempre più ripida quando inizia la lunga serie di tornanti che ci porta al Col des Montets.

Qui troviamo la Casa Laboratorio della Riserva naturale che merita una visita, come l’adiacente sentiero botanico.

Al Col des Montets con il frequente servizio di bus possiamo rientrare a Les Praz.

 

Il Grand Balcon Nord

Si sale sulla funivia dell’Aiguille du Midi, famosa in tutto il mondo.

Si scende alla stazione di Plan de l’Aiguille e si seguono le indicazioni per Montenvers.

Ph.: Gettyimages/ Gregory_DUBUS

Scendendo oltre il Refuge du Plan de l’Aiguille, il sentiero devia orizzontalmente a destra verso La Tapia (non verso Chamonix via Plan du Trois o Pre du Rocher).

Non dimenticate di fare una pausa per ammirare i panorami dell’Aiguille du Midi e del Monte Bianco.

Superata l’indicazione per gli Chalets du Blaitière e proseguito dritto, si giunge ad un bivio.

Ph.: Gettyimages/ JEAN-PIERRE CLATOT

A sinistra c’è un sentiero più breve ma molto stretto che porta a Montenvers attraverso ripidi canaloni che possono essere pericolosi se innevati.

Questo percorso non è consigliato con bambini piccoli con te o se non sei sicuro dell’altezza poiché il sentiero scende bruscamente in alcuni punti.

Il percorso migliore e più panoramico è il sentiero che sale a destra al Signal Forbes (2198 m).

La fatica è ripagata da panorami mozzafiato su Les Drus e la Mer de Glace.

Una volta in cima, il sentiero prosegue in discesa fino al belvedere di Montenvers.

Da qui si può fare ritorno con il piccolo treno su ferrovia a cremagliera che riporta a Chamonix.

 Notizie Utili

Gli uffici del Turismo della Valle di Chamonix sono 5, ben organizzati,  e forniscono tutti gli orari dei mezzi pubblici che sono molto frequenti e passano per la maggior parte anche nei pressi delle Stazioni degli impianti di risalita.

Il numero di telefono dell’ufficio turistico di Chamonix centro è +330450530024.

A questa pagina si possono trovare tutte le informazioni su alloggi e trasporti.

 

 

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