La costa delle Cinque Terre - Foto di Massimo Clementi
La rete sentieristica del Parco Nazionale delle Cinque Terre non consente di apprezzare e visitare tutto il territorio, perché permane la chiusura di alcuni sentieri per motivi di sicurezza, pertanto invitiamo gli escursionisti a contattare il Parco Nazionale per aggiornamenti in tempo reale (Tel. 0187/762600 E-mail: info@parconazionale5terre.it).
Aggiornamento luglio 2019: dal 2013 l’ex Sentiero Azzurro (l’attuale sentiero CAI 592 SVA2) non è più percorribile nella sua integrità a causa delle interruzioni che permangono da anni sui sentieri di collegamento tra Riomaggiore e Manarola (Via dell’Amore chiusa dal 2013, Via Beccara/sentiero nr 531 chiuso a seguito di ordinanza sindacale n. 18/2017) e tra Manarola e Corniglia lungo il sentiero CAI 592 SVA2.
Per completare il quadro, relativamente alla rete sentieristica del Parco Nazionale è interrotto anche il sentiero alto nr 507 (ex nr 7) tra Vernazza e Corniglia. Attualmente sono in corso opere di messa in sicurezza sul sentiero nr 531 (via Beccara), su entrambi i versanti di Riomaggiore e di Manarola, lavori che dovrebbero concludersi nella stagione autunnale del 2019.
In attesa degli interventi di ripristino della prima parte dell’Ex Sentiero Azzurro (l’attuale 592-1 SVA2), per consentirne la futura percorribilità nel tratto compreso tra Riomaggiore, Manarola e Corniglia, la redazione ritiene di lasciare la descrizione ufficiale al quale si riferisce la scheda tecnica sopra specificata (da Riomaggiore a Monterosso al Mare, quindi nella sua integrità).
Purtroppo i tempi di recupero saranno lunghi, turisti ed escursionisti desiderosi di percorrere il sentiero 592-1 SVA2 possono pertanto incamminarsi lungo “Via Beccara” – quando i lavori di messa in sicurezza saranno conclusi – quella che ancora prima degli anni ’30 era l’unico itinerario di collegamento tra Riomaggiore e Manarola.
Questo sentiero, bello, panoramico, contrassegnato dal segnavia CAI nr 531, consente di aggirare dall’alto la Via dell’Amore.
La seconda variante che permette di dare continuità al percorso da Corniglia a Monterosso al Mare è la mulattiera che da Manarola sale a Volastra per poi ridiscendere a Corniglia.
Si ricorda che la percorrenza sui tracciati del Parco nazionale delle Cinque Terre dovrà sempre avvenire in condizioni meteo climatiche buone, con calzature adatte e da parte di persone dotate di buona pratica escursionistica.
Nell’ordine, qui di seguito, inserimo prima la variante da Riomaggiore a Manarola e Corniglia, segue la descrizione del percorso ufficiale dell’ex Sentiero Azzurro.
L’itinerario dura poco più di un’ora, però la salita è ripida e impegnativa.
Dalla stazione ferroviaria di Riomaggiore, prima ancora di percorrere la strada principale che sale attraversando il “quartiere nuovo”, si può raggiungere in pochi minuti l’inizio della Via dell’Amore: da qui è possibile scorgere attraverso la cancellata la passeggiata realizzata sulle arenarie caratterizzate dall’alternanza di strati più scuri a quelli grigio-chiari.
Tornati nella piazza antistante la stazione saliamo lungo la strada prendendo poco dopo la scalinata contrassegnata dal segnavia CAI nr 531 (ex nr 6 Riomaggiore – Manarola, un’ora, lunghezza 1250 metri), che accompagna gli escursionisti ai piedi del castello che si erge sul borgo, edificato dai marchesi Turcotti nel 1260 e portato al termine dai genovesi nel XV e XVI secolo.
Siamo così giunti nella parte alta del centro storico, dove, superato il rio iniziano i ripidi e alti scalini in pietra che tagliano i terrazzamenti dei viticoltori, diretti verso costa di Corniolo, il crinale secondario che separa la valle del Rio Finale da quella del torrente Groppo dove sorge il borgo di Manarola.
Giunti sul punto panoramico la vista spazia su tutta la linea di costa, nelle giornate limpide è possibile addirittura vedere a ponente la silhouette del Monviso e verso il mare l’isola d’Elba, la Gorgona, la Capraia e la Corsica.
La discesa verso Manarola offre splendide vedute sul borgo e il celebre Presepe di Mario Andreoli, che si estende sulla collina delle “Tre Croci”.
Il presepe luminoso più grande del mondo è opera della fantasia, della tenacia e della fatica di Mario Andreoli, ex ferroviere per professione, viticoltore per vocazione e personaggio ormai divenuto “ambasciatore” nel mondo del piccolo borgo delle Cinque Terre.
Il visitatore che giunge a Manarola è accolto da una schiera di case colorate e dalla piazza dove si scopre il magnifico rosone della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel Trecento con la pietra dura locale.
Buona parte dell’ex Sentiero Azzurro è sovrastato da fronti collinari a rischio cedimenti e frane, soprattutto nel tratto compreso Manarola e Corniglia si registrano importanti fenomeni di erosione e attualmente è inaccessibile.
I lavori di messa in sicurezza del versante franato nel 2011 sono risultati inutili, infatti un nuovo smottamento del 2013 non consente più il passaggio degli escursionisti: nonostante la realizzazione dei “bypass” delle porzioni franate con ponti sospesi, le frane si susseguono e la scogliera compresa tra Manarola e Corniglia è in condizioni alquanto precarie.
Bisognerebbe intervenire su tutta la collina con piastre metalliche, reti e paramassi.
Pertanto, il percorso alternativo per raggiungere il secondo tratto dell’ex Sentiero Azzurro, da Corniglia a Monterosso al Mare, l’unico fruibile dai trekker, è quello che da Manarola sale a Volastra per poi scendere a Corniglia lungo i sentieri CAI:
_ nr 506 (ex n. 6) da Manarola al Bivio n. 1 (Sella di Monte Marvede)_ nr 586 (ex n. 6D) da Volastra a Case Pianca_ nr 587 (ex n. 7A) da Case Pianca / Piana di Corniglia a Corniglia
Prendiamo ora in esame la descrizione delle tappe.
_ Tempo di percorrenza: 1.30 ore _ Difficoltà: E – Escursionistico_ Dislivello: + 350 metri
Tornando al nostro itinerario, giunti a Manarola si segue la bandierina CAI rossa-bianca, direzione monti, risalendo la strada dove s’innesta il sentiero CAI nr 506 sul lato idrografico sinistro del torrente Groppo.
L’itinerario fiancheggia orti, canali d’irrigazione e un’edicola mariana, in località Piè di Fiesse converge sulla strada asfaltata: la si segue per poche decine di metri per poi prendere l’antica mulattiera che sale ripidamente verso Volastra (334 m), in bella posizione panoramica e nata sull’antica via Romea, strada anteriore alla romana via Aurelia.
_ Tempo di percorrenza: 1.15 ore_ Difficoltà: E – Escursionistico_ Dislivello: 200 metri
A Volastra, presso il piazzale del Santuario di Nostra Signora della Salute si abbandona questo pugno di case disposte a chiocciola, totalmente circondate da vigneti, per proseguire in costa (Sentiero CAI nr 586), tenendosi sotto la strada provinciale dei Santuari, attraverso i vigneti all’origine del vino Cinque Terre Doc prodotto con uve delle qualità Albarola, Bosco e Vermentino.
Il panorama regala belle vedute sul mare e il sottostante borgo di Manarola.
Il sentiero “aereo” segue i terrazzamenti sospesi sul mare, ottenuti dalla roccia e che ancora oggi richiedono impegno e sudore per risistemare la terra strappata dal libeccio.
Giunti sopra a Corniglia, presso località Case Porciano prevale il bosco misto a castagno, leccio e pino marittimo, a discapito della coltura della vite.
Dal sentiero 586 (ex 6/d), impastato di mare, di roccia e profumi di macchia mediterranea e del vino, una volta iniziata la discesa, presso un bivio (344 m), poco sotto località case Pianca, si prende la mulattiera che scende (Sentiero CAI nr 587, ex 7/a) verso il borgo e la bella Chiesa di San Pietro, adagiata sulle pieghe delle argilliti del complesso di Canetolo.
Corniglia rivela subito la sua diversità rispetto agli altri borghi delle Cinque Terre: pur essendo a soli 85 metri di quota qui il mare sembra lontano, in fondo ad una interminabile scalinata. Il profumo della montagna e della vite sembra dominare su quello della salsedine.
Vale la pena di affrontare la fatica della discesa e della risalita dalla spiaggia di Guvano, una delle più belle del levante ligure.
Se volete ricongiungervi ai borghi di Manarola e Riomaggiore non resta che scendere lungo i 377 scalini della “Lardarina” fino alla stazione e prendere un treno che fermi nei due borghi costieri. Altrimenti, meglio ancora, proseguite da Corniglia lungo l’ex Sentiero Azzurro, direzione Vernazza e Monterosso.
_ Tempo di percorrenza: 3.30 ore _ Difficoltà: EE – Per escursionisti esperti _ Dislivello: + – 450 metri
Corniglia (m 250)sormonta le pieghe delle argilliti del Complesso di Canetolo. Superato il paese, i vigneti prima, la macchia argentea degli ulivi dopo, accompagnano l’escursionista verso Vernazza.
Si oltrepassa Casa Zattera, si raggiunge un primo punto panoramico sulla sottostante spiaggia del Guvano, il secondo a Prevo (m 200) verso la costa orientale.
Il paesaggio è dominato da pergolati bassissimi, protetti dai venti di scirocco e libeccio da paratie formate dagli intrecci di rami di erica arborea.
Vernazza, ormai vicina, appare come un vascello proteso verso il mare, il suo albero maestro è la cilindrica torre di avvistamento del Castello Doria.
Scesi in paese, un pittoresco vicolo si stacca dal carruggio principale di Via Roma: ci si allontana da Vernazza toccando la Costa Messorano, la valle di Cravarla, Costa Linaro e la piccola valle del Fosso Mulinaro, fino alla conca dell’Acquapendente, dove tra vigneti e orti di limoni il sentiero nr 2 inizia a scendere rapidamente verso il bunker di Punta Corona.
Giunti a Monterosso al Mare, in Piazza Garibaldi si affaccia lo splendido rosone che si apre nella facciata gotica a righe bianche e nere della Chiesa di San Giovanni Battista (il campanile, in origine, era una torre anti-pirati).
Nelle stazioni ferroviarie della Spezia, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare i turisti potranno acquistare le Cinque Terre Cards (per accedere a tutti i sentieri e usufruire di tutti i servizi offerti dall’Ente Parco).