Con oltre 133 km di piste ben tenute, la Val Gardena ha un “appeal” irresistibile per gli appassionati di fondo e per quelli che alla velocità dello sci alpino preferiscono la lentezza “meditativa” degli sci stretti.
Il comprensorio del Monte Pana era già meta di appassionati fondisti quando ancora il fondo non era così popolare come oggi.
Quando la strada che dal Monte Pana portava allo Zallinger e a Saltria la neve ancora non era spalata in inverno e i pochi fondisti in circolazione trovavano un ambiente ideale per dedicarsi alla loro passione nel silenzio delle montagne.
Col passare degli anni e l’incremento del turismo, si cominciarono a tracciare i primi percorsi nel bosco fino al prato di Palusc, luogo ideale per riposare, prendere il sole e godersi la splendida vista del Sassolungo e Sassopiatto.
Nel gennaio del 1975, il Monte Pana assurge a notorietà internazionale perché si svolge qui il recupero di una gara di staffetta di Coppa del Mondo.
Infine, negli anni ’80, arrivano i nuovi mezzi battipista e si provvede all’allargamento dei percorsi.
La mappa dei percorsi del Centro Fondo Monte Pana
I percorsi del Centro Fondo Monte Pana sono 5, per un totale di 25 chilometri di piste.
Per quanto riguarda il livello di difficoltà abbiamo due piste facili, Mont de Sot e Palusc (2,5 e 5,2 km, dislivello 89 e 191 metri), due piste di difficoltà media, Vedl Verzon e La Buja (3,3 e 6,7 km, dislivello 118 e 205 metri) e il percorso più duro ma anche più affascinante, la Val Scura, con ben 7,5 km e 270 metri di dislivello.
La partenza della pista della Val Scura è collocata presso i 1640 metri del centro fondo: da qui si inizia a sciare seguendo la segnaletica contraddistinta con il nr.5, che consente di affrontare questa pista dalle elevate caratteristiche tecniche, classificata come nera.
Subito dopo la partenza affrontiamo numerose serpentine che mettono a dura prova anche i più navigati sciatori e, per chi fosse stanco, non mancano le possibilità di rientro sfruttando alcuni anelli che si ricongiungono agli altri percorsi.
Questa è indubbiamente la caratteristica più importante e il pregio di questa area per il fondo che regala nuove e varie tipologie di tracciati modulati sulle diverse esigenze dei praticanti dello sci di fondo escursionistico ed agonistico.
Dopo aver oltrepassato i prati di Palusc, circa a metà percorso si incontra il punto più alto, località la Buja (m 1738). Ha inizio qui il collegamento per Saltria e per l’Alpe di Siusi, considerato particolarmente impegnativo.
Nel percorso del rientro si scia nell’affascinante Val Scura, che dà il nome al tracciato.
Vista l’attuale situazione legata al contagio da coronavirus suggeriamo, prima di organizzare il vostro viaggio nel silenzio delle piste di Santa Cristina, di contattare il Centro Fondo o l’Associazione turistica di Santa Cristina che vi sapranno dire con precisione se vi siano o meno restrizioni in corso
Info Centro Fondo: Tel. 331-722092 Associazione Turistica S. Cristina: Tel. 0471-777800