È davvero una natura potente quella che domina le Murge e se questa forza riesce ad incutere un po’ di timore anche al turista di passaggio, figuriamoci quale doveva essereil sentimento di quegli uomini che nei secoli passati hanno voluto dare il nome di casa a questo territorio.
Forse è anche da questa “minaccia latente” (oltre che da quelle ben più reali rappresentate dalle bramosie di principi, baroni e mariuoli assortiti) che sono nate le architetture possenti delle masserie fortificate disseminate fra le contrade di Altamura e Santeramo. Forse questo stesso sentimento ha plasmato la geometria dei due borghi, con le case addossate le une alle altre a guardarsi le spalle e i claustri, spazi aperti dove tutto però è sotto il controllo dell’uomo, pure l’acqua che cade dal cielo, incanalata dal terreno scosceso della piazzetta verso le cisterne sotterranee, pronta all’uso in caso di assedio o siccità. A guardare lo splendido portale della Cattedrale d’Altamura e poi le geometrie dei palazzi nobiliari o i gioiosi affreschi delle chiese rupestri, però viene da pensare che ad aver generato tanta bellezza non sia paura, ma solo meraviglia e il senso della bellezza ispirato proprio dall’armonia della natura circostante.
Il primo degli elementi di interesse è l’insediamento altomedievale di San Michele La Rizza, nel centro urbano di Altamura, a breve distanza dal punto di partenza del percorso. Uscendo dal centro di Altamura lungo via Mura Megalitiche e poi per la SP18 si ci si porta presso Sant’Angelo di Curtaniello, un complesso rupestre medievale, nell’ambito del quale è considerevole la grotta dell’Angelo, nella quale è affrescato San Michele Arcangelo in vesti bizantine. Da qui, percorrendo la comunale esterna 77 Bovio l’itinerario raggiunge il villaggio altomedievale di Belmonte, un insediamento paleocristiano di probabile origine Longobarda.
La Contrada Corrente e la comunale esterna Fornello segnano il percorso verso la chiesa grotta di Sant’Angelo in Fornello e da qui alla Cava Pontrelli, luogo dell’eccezionale rinvenimento di circa 30.000 orme di dinosauri vissuti nel Cretaceo. L’alta concentrazione di orme fa di cava Pontrelli uno dei più importanti siti fossiliferi al mondo. Dalla cava il percorso riprende lungo la comunale 107 Barone che porta presso l’interessante complesso della Masseria Jesce (tipico esempio delle masserie fortificate del XV secolo) sotto la quale si trova una cripta decorata da pregevoli affreschi. Risalendo verso Altamura lungo la SP41 si incontra la chiesa rupestre di San Giorgio di Carpentino, una piccola cappella di forma trapezoidale dove sono ancora visibili parti degli antichi affreschi. Prima di rientrare in paese si incontra un complesso sistema di grotte lungo il torrente Pisciulo a sudovest del promontorio “Murgia Catena”. Qui si possono osservare testimonianze abitative e funerarie dell’Età del Ferro.