L’anello del monte Gariglione
Il percorso si snoda quasi interamente lungo il tracciato di una vecchia ferrovia a scartamento ridotto utilizzata nei primi decenni del secolo scorso per il recupero dellegname durante gli storici tagli della foresta primigenia del Gariglione.
Si tratta in sostanza, di un lungo anello – in foresta di faggi, pini larici ed abeti bianchi – attorno alla cima del Monte Gariglione. Anche la Caserma Forestale del Gariglione, un grande e bello chalet in stile alpino, fu costruito all’epoca dei tagli.
Provenendo da Villaggio Tirivolo, alla curva subito prima della Caserma Forestale del Gariglione, si imbocca la stradina a fondo naturale che scende a sinistra, lievemente, verso la Val di Tacina, a nord-ovest immersi nel bosco, lungo la pendice nord del Monte Gariglione. Qualche radura offre visuali sull’opposta dorsale del Monte Scorciavuoi.
Si passano, in sequenza, una fontanella e poi una sorgente, entrambe sulla destra della stradina, girando gradualmente verso est. Si tralascino le diramazioni a sinistra che scendono nella Val di Tacina e si prosegue sempre dritto a mezza costa, verso est, uscendo ed entrano in valloncelli laterali solcati da ruscelli che scendono da monte (a destra) verso valle (a sinistra).
Si compie poi una larga curva verso destra con, subito dopo, una radura, passando sul versante sud del Monte Gariglione e rientrando così gradualmente verso il punto di partenza, in direzione ovest.
La stradina compie prima vari zig-zag passando per la radura di Differenze (ruderi di una vecchia teleferica sulla sinistra) e per quella, pi ampia, di Macchia dell’Orso (baracche di pastori, sempre sulla sinistra).
Comincia l’asfalto che ci accompagnerà sino alla Caserma Forestale del Gariglione e, poco oltre, sino al punto di partenza.