MURGIA: Santeramo in colle

20 maggio 2018 - 12:39

Avventuriamoci alla scoperta degli stretti vicoli e delle case bianche dei centri storici di Altamura e Santeramo in Colle: se chiudiamo gli occhi e affiniamo il nostro udito, possiamo ascoltare gli echi della storia millenaria delle Murge, che continua ancora oggi a raccontarsi attraverso la solida pietra dei suoi borghi.

Armiamoci di zaino in spalla, scarpe comode e lasciamoci raccontare le mille vicissitudini di quest’angolo di Puglia, dove le vite e le storie di grandi uomini sono legate indissolubilmente a una terra schietta, solare e carica di amore per la tradizione, per l’arte, per il buon cibo. Siamo nelle Terre di Murgia: a darci il benvenuto, un sole che scalda la via e il cuore, due borghi eleganti e accoglienti, il profumo dei taralli e del pane buono appena sfornato.
Attraversare piazza Di Vagno e imboccare via Netti. Svoltare a destra in via Sant’Eligio. Al civico 33 troviamo la chiesetta di Sant’Eligio, del XIII secolo, originariamente dedicata ai Santi Efrem ed Erasmo. Sulla stessa via troviamo palazzo Netti, casa natale del pittore Francesco Netti, tra i massimi esponenti della pittura pugliese dell’Ottocento, e poi la casa natale di Bartolomeo Paradiso, scultore di fama internazionale. Sempre in via Sant’Eligio incontriamo palazzo Colonna, uno degli edifici più caratteristici del centro storico.

La struttura principale ha oltre duecento anni e ingloba una torre circolare che risale all’XI-XII secolo. Mantenendo la destra si imbocca via Amenduni e poi a sinistra via Toti fino a imbattersi nella chiesa del Carmine, fino al 1741 chiesa madre di Santeramo. Girare a sinistra in via Carmine, poi a destra fino a largo Piazzolla, dove troviamo la chiesa del Purgatorio. Imboccare via S. Antonio, dove incontriamo palazzo De Luca, per girare a destra in via Buonarroti, e ancora a destra in via Patroni Griffi De Laurentis, fino a trovare, in via Ladislao, l’ingresso di palazzo De Laurentis.
Alla fine della strada troviamo palazzo Sava, costituito da una parte adibita a abitazione, una cappella, un’ala utilizzata dai Padri Monfortiani e un giardino. Proseguire fino in piazza Garibaldi, dove troviamo il palazzo Marchesale, il più significativo monumento architettonico di Santeramo. Di fronte troviamo la chiesa matrice dedicata a S. Erasmo, costruita nel 1729 su un’antica cappella dedicata a Santa Maria della Lama. L’interno conserva opere di valore, mentre nell’archivio parrocchiale sono custodite pergamene e registri che vanno dal 1200 fino ad oggi. Al fianco destro della chiesa troviamo palazzo Disanto, in stile neo-classico.
Da piazza Garibaldi si svolta a destra per imboccare via Roma. Nei pressi del civico 75 troviamo la chiesa di S. Giuseppe. Proseguire fino a raggiungere piazza Simone. Qui troviamo il Palazzo Municipale, una massiccia costruzione, quasi cubica, inaugurata come sede del Comune nel 1865. Proseguire in via Roma, dove incontriamo la chiesa di S. Lucia, fino ad incrociare via Altamura, dove si trova la chiesa del SS. Crocifisso con annesso convento dei Padri Riformati. Dopo la soppressione degli ordini, i locali furono utilizzati come caserma dei Carabinieri, carcere, mattatoio comunale e canonica. L’arrivo è in largo Convento

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